Come sei riuscita a compiere questa rimonta?
Sentivo che stava succedendo tutto molto di fretta. Lei era 3-0, 5-1, mi sembra di averci messo un po’ prima di ripartire.
Hai cominciato a giocare liberamente?
Sentivo che potevo farlo. Ho giocato il meglio nel primo set, ma invece che giocare liberamente mi sono detta di giocare più liberamente.
Ti sei sentita a tuo agio con le scivolate?
Sì, direi di sì. Soprattutto quando scivolavo verso la palla e non perdendo campo. Questa è una delle cose migliori che sto migliorando.
Ti si è accesa la spia del panico nel terzo set?
No, a dir la verità non ho mai voluto sentirmi così, anche perché in questo modo spendevo tante energie. Ho cercato di stare tranquilla e di lavorare così.
Volevi giocare senza rimpianti, pensi di avercela fatta?
Sì, credo. È passato tanto dall’ultima volta che ho vinto una partita rientrando, forse dall’Australia. Credo si sia sbloccata questa parte di me, oggi, che era un po’ arrugginita.
Parlando dell’Australia, il tuo temperamento oggi che dicevi essere stata una chiave oggi è sembrato molto simile ad alcuni match proprio dell’Australian Open. Nel terzo set contro Petra Kvitova sei stata molto silenziosa, era così che volevi sembrare? Perché questo è parso da fuori.
Penso di sì. È passato un po’, volevo pensare a come spendere meno energie in campo e fare quello che volevo. A un certo punto sento che tutto ha clickato perché ho cominciato veramente a ragionare punto dopo punto.
Naomi, è la tua prima semifinale in carriera sulla terra. Il torneo non è ancora finito, ma che cosa vuol dire per te questo?
Vuol dire tanto, proprio perché siamo su terra… Sto pensando a qualcosa di sarcastico, vorrei dirlo ma preferisco di no.
Puoi descriverlo con una gif?
No, è proprio che non saprei come fare. Qualcosa tipo “salverebbe la mia stagione”.
Pensi ci siano dei benefici a vivere momenti così difficili a inizio stagione e poi a venirne fuori così da avere l’esperienza in mente?
No ok, voglio dirla. Non mi interessa, mi metterò nei guai magari ma fa lo stesso: non capisco come mai le persone dicano che io stia avendo una brutta stagione. Cioè, ho vinto gli Australian Open. Lo scorso anno no. Ho vinto Indian Wells, ma ora sono qui e alle volte sento ancora persone dire “Oh, Naomi farà fatica..”.
Scusa, avrei dovuto essere più specifica: intendevo di oggi quando eri sotto nel terzo set.
Oh, ok… Oh… Qual’era la domanda? (mano sul volto e risata. nda)
Se vivere un momento del genere ora, di difficoltà, ti potrà secondo te aiutarti in futuro.
Ok, questo è imbarazzante. Scusami tanto. Penso che per me sia meglio conoscere questa situazione ma soprattutto perché magari capitano contro avversari che non affrontavo da tempo e mi aiutano a capire dove sono migliorati. Se io perdo un set contro di loro, e queste rimonte arrivano in un terzo set dove comunque verrebbe chiaro parlare di partita tirata, questo mi darebbe un’idea di dove io effettivamente miglioro o posso migliorare.
Azarenka o Kontaveit al prossimo turno, che partita ti aspetti in ogni caso?
Ho affrontato Azarenka a Roma lo scorso anno, so già però che questa volta sarà una partita diversa in caso perché lei è molto migliorata da allora. Con Kontaveit invece non saprei. Penso che abbiamo giocato contro ma non ricordo quando, forse abbiamo anche giocato diverse volte l’una contro l’altra, non ricordo. Però lei fa sempre molto bene qui, in caso sarebbe una sfida molto interessante.
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