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WTA Stoccarda, Kvitova: “Sono orgogliosa di come ho girato la partita”

Petra, è stata una dura battaglia oggi. Come l’hai vissuta in campo?
Penso che oggi senza aver lottato così duramente l’avrei tranquillamente persa. Nel primo set ho cominciato molto molto male, non ricordo una partenza così brutta da molte partite a questa parte. Ero lenta, il mio braccio non si muoveva, lei faceva tutto bene e io no. È stato un primo set molto rapido, almeno sono riuscita a non subire un 6-0. Poi finalmente ho cominciato a servire bene e i primi punti del secondo set mi hanno aiutata calmarmi. Vinto il secondo set ho ricominciato il terzo allo stesso modo. Lei si è ripresa, mischiava bene le carte, si muoveva bene, ma alla fine ce l’ho fatta.

Avevate giocato l’ultima volta contro circa 8 anni fa. Ti ricordavi qualcosa, che magari possa averti aiutato oggi?
No, nulla. Non ricordo francamente dove sia migliorata. Ci siamo allenate assieme lo scorso anno a Cincinnati. Sapevo potesse essere pericolosa, ha un gioco molto complicato da gestire, palle lente, per nulla facile.

Guardando il match da fuori è sembrato che dopo quella brutta partenza tu abbia cominciato a colpire con più margine. È stato tutto merito del servizio che ti ha aiutato?
È un po’ tutto, una connessione tra tutti i colpi. Ho cercato di spingermi a giocare meglio, e a caricarmi sempre. Dopo il primo set ero molto nervosa, poi ho colpito qualche vincente all’inizio del secondo set e mi sono tranquillizzata.

Come è diversa la situazione quando sei senza il team?
Devo fare tutto da sola (ride, nda). Cambiare le corde alle racchette, organizzarmi, prepararmi per le partite. Poi ovvio, li contatto per chiedere qualche consiglio… È abbastanza diverso, non so dire se meglio o peggio.

Cosa vuol dire per te, Petra Kvitova, due volte campionessa Slam, essere a un torneo da sola e dover fare tutto da sola.
È tutto ok, anche se non sono qui col mio team non ho problemi a organizzarmi. Sono io, come anche in campo, e sono molto orgogliosa di come oggi abbia vinto ribaltando la partita.

Petra, quarta semifinale dell’anno. Lo scorso anno ne facevi 6. Puoi raccontare cosa vuol dire per la terza semifinale a Stoccarda e chi vorresti tra Kerber e Bertens?
È piacevole, davvero. Non sono ancora riuscita a raggiungere la finale, spero stavolta sia il caso buono. Come dicevi Kiki o Angie… Una delle due sarà la mia avversaria… Ma perché ridete?
Lo stai dicendo come se fossi frustrata di giocare contro una delle due.
Lo sono, assolutamente! Ma sarà divertente, ci sarà lo stadio pieno e sarà un match molto interessante quello di stasera, forse lo guarderò un po’”

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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