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WTA Charleston: Keys spettacolare, primo titolo dopo 2 anni. Wozniacki deve arrendersi

[8] M. Keys b. [5] C. Wozniacki 7-6(5) 6-3

Quando già a 15 anni Madison Keys si metteva in luce tra circuito ITF e World Tour Tennis, il campionato a squadre statunitense, battendo Serena Williams, in molti le pronosticavano un futuro più che roseo. Siamo nel 2019, lei è sempre una delle potenziali mine vaganti ma troppo spesso è stata bersagliata da problemi fisici e vittima, probabilmente, anche di un gioco che alla lunga potrebbe risultare “leggibile” soprattutto da una particolare tipologia di avversarie. Eppure, quando riesce a esprimersi come nella finale di Charleston, tutto diventa improvvisamente facile.

Caroline Wozniacki appartiene proprio a quella categoria di giocatrici contrattaccanti che spesso fanno la fortuna contro Keys. Solida da fondo, abile e tremenda nel girare lo scambio, bravissima nel portare una giocatrice così aggressiva ad andare fuori giri. Eppure, oggi, i numeri finali sono impietosi: 46 vincenti Keys, 6 Wozniacki. Addirittura 21 vincenti a 0 nel secondo set. Un 7-6(5) 6-3 che ha ribaltato buona parte delle aspettative della vigilia, quando la danese, a secco di titoli sulla terra battuta dal 2011 quando si impose prima a Ponte Vedra Beach e poi a Charleston, sembrava partire con una marcia in più per come aveva completato il percorso di avvicinamento a questa partita e per quella che è la storia di questi confronti diretti. Se consideriamo le tre grandi giocatrici in termini di solidità e contrattacco attuali (Simona Halep, Angelique Kerber e la stessa Wozniacki) Keys aveva vinto appena 3 incontri su 17.

Oggi invece Madison ha portato a casa una grandissima vittoria, attaccando fin dall’inizio e facendo tanto male all’avversaria, ma soprattutto rimanendo in grado di controllare i propri errori e non fare mai in modo che diventassero superiori ai propri vincenti. Pochissime pause, dunque, anche se una poteva quasi costarle cara. Nel tie-break è salita 6-3 grazie anche a una disattenzione della sua avversaria che ha lasciato andare una palla finita poi abbondantemente dentro, ma lei stessa stava perdendo la concentrazione dopo che credeva di aver concretizzato uno dei primi set point con un rovescio lungolinea finito invece fuori di poco. Per sua fortuna, la terza chance è stata quella decisiva e ha potuto ripartire all’attacco nel secondo set, forte del primo parziale vinto in carriera contro Wozniacki. Un break sul 3-2 e la scalata ha visto la sua fine: quello di oggi è il quarto titolo in carriera, tutti a livello Premier, uno per ogni superficie. Una gioia che mancava, a lei, da Stanford 2017.

Diego Barbiani

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