Semifinalista un anno fa, campionessa nel 2015, ai quarti di finale nel 2016. Indian Wells è un luogo che ha sempre detto molto bene a Simona Halep che anche in questa stagione ha saputo trovare un’ottima partenza.
Non era facile, contro Barbora Strycova, perché malgrado i precedenti completamente a favore la giornata odierna nel deserto californiano è stata di quelle diametralmente all’opposto rispetto alla norma. In questo luogo l’inverno praticamente non esiste, eppure negli ultimi giorni le temperature stanno ballando parecchio e oggi sono drasticamente crollate. Freddo, con la temperatura mai vicina neppure ai 20 gradi, e un vento gelido che soffiava a raffiche, anche potenti, che hanno guastato molte delle partite in programma.
Halep ha dominato la situazione per un set e mezzo, tenendo duro nella fase finale del secondo parziale. 6-2 6-4 il punteggio finale, con ottimi segnali dal lato del dritto incrociato, almeno finché la partita non è stata guastata dal clima che è andato in peggioramento e ha afflitto anche la partita della prossima avversaria della rumena: Kateryna Kozlova. La qualificata ucraina si è imposta un po’ a sorpresa contro Aliaksandra Sasnovich, testa di serie numero 31, che malgrado il 4-0 nel primo parziale non ha più vinto un game fino all’inizio del secondo. Anche sfortuna per la bielorussa, che dal 4-3 in poi ha sempre avuto la palla game ma non riusciva mai a concretizzare. La partita, guastata in diversi momenti dal vento, qui laterale, che entrava e falsava la traiettoria di tanti colpi, doveva arrivare alla fine e qualcuna doveva vincere. Sasnovich, malgrado il bel 6-2 nel secondo set, ha subito ancora maggiormente gli effetti del vento ed è crollata poi nel terzo fino al 6-4 2-6 6-0 complessivo.
A proposito di teste di serie che perdono contro qualificate, brutta figura di Sloane Stephens che ha rimediato appena 3 game contro Stefanie Voegele. La svizzera, che al secondo turno di qualificazioni aveva eliminato Sara Errani, ha trovato una giornata fin troppo tranquilla, dove nel 6-3 6-0 conclusivo è stata brava soprattutto nelle fasi iniziali a prendere un break di vantaggio e a conservarlo fino al 5-3 quando la statunitense ha cominciato a deragliare fino a terminare la sua corsa con un secondo set a tratti inguardabile. Non è la prima volta che Stephens pesca giornate così negative, e adesso la sua classifica sarà a rischio visto che al prossimo torneo avrà 1000 punti da difendere a Miami. Come diceva anche Billie Jean King, tante volte non sai mai che Stephens apparirà in campo. Oggi c’è stata la versione peggiore.
Serena Williams, come vi abbiamo raccontato anche nel commento alla serata, speciale, vissuta tra lei e Victoria Azarenka, ha esordito con un 7-5 6-3 tutt’altro che facile. Si è salvata, alla fine, Elina Svitolina. L’ucraina però, per avere la meglio di una caparbia Sofia Kenin, ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie fino al 3-6 7-6(5) 6-4 finale in una partita che aveva tutti i contorni, per lei, per subire un clamoroso sgambetto. Kenin leggeva molto bene il gioco e non dava punti facili alla numero 6 del seeding, ritrovata ingarbugliata in una partita senza sbocchi. Ancora una volta, a fare la differenza è stata la mentalità dell’ucraina che ha comunque provato fino alla fine girando un secondo set molto complicato, vinto soltanto 7-5 al tie-break. Anche nel terzo set, malgrado il vantaggio di 4-1 e servizio, ha avuto bisogno di rimanere sempre con l’attenzione a mille per gestire il rientro della rivale, tamponando nell’ottavo game tenendo un fondamentale turno di battuta e poi concludendo sul 5-4.
Tra le altre teste di serie cadute, c’era la potenziale rivale di Stephens: Dominika Cibulkova. Numero 32 del seeding, la slovacca non ha potuto nulla contro la wild-card Bianca Andreescu, già a quota 23 vittorie in stagione. Troppo diverso il momento delle due per permettere alla ex top-5 di fare partita alla pari, troppo più grande la qualità al momento della canadese, che in un’ora ha chiuso la partita con un netto 6-2 6-2. Classe 2000, Andreescu può sognare anche gli ottavi di finale, là dove lo scorso anno arrivò Amanda Anisimova, quest anno fermata già al secondo turno contro Eiise Mertens. Prova molto concreta della belga, numero 16 del tabellone, che dopo un inizio traballante ha recuperato terreno, salvato una palla dello 0-4, e si è imposta 6-4 6-2. Ashleigh Barty ha avuto un inizio complicato, ma si è poi imposta 6-4 6-3 contro Tatjana Maria. Fuori, invece, la finalista dello scorso anno Daria Kasatkina, battuta con un netto 6-2 6-1 contro Marketa Vondrousova.
Risultati
[7] K. Bertens b. M. Linette 6-4 6-1
J. Konta b. [27] S. W. Hsieh 6-0 6-2
[20] G. Muguruza b. [WC] L. Davis 6-1 6-3
[10] S. Williams b. V. Azarenka 7-5 6-3
[16] E. Mertens b. [WC] A. Anisimova 6-4 6-2
[18] Q. Wang b. B. Pera 7-6(5) 6-2
[WC] B. Andreescu b. [32] D. Cibulkova 6-2 6-2
[Q] S. Voegele b. [4] S. Stephens 6-3 6-0
[6] E. Svitolina b. S. Kenin 3-6 7-6(5) 6-4
D. Gavrilova b. [29] M. Buzarnescu 6-2 6-2
[WC] J. Brady b. [19] C. Garcia 6-3 3-6 6-0
[12] A. Barty b. T. Maria 6-4 6-3
M. Vondrousova b. [14] D. Kasatkina 6-2 6-1
[22] A. Ostapenko b. S. Zhang 6-2 6-1
[Q] K. Kozlova b. [31] A. Sasnovich 6-4 2-6 6-0
[2] S. Halep b. B. Strycova 6-2 6-4
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