Finalmente è arrivata la 100sima vittoria di Roger Federer che si è imposto all’ATP 500 di Dubai, in un crescendo esponenziale di forma che lo ha portato a dominare, tra semifinale e finale, due dei più forti esponenti della Next Gen (Coric n.12 e Tsitsipas n.11) che lo avevano battuto negli ultimi tre precedenti (Coric ad Halle e a Shanghai 2018 e Tsitsipas agli ultimi Australian Open).
È una vittoria dal sapore particolare.
Intanto pone fine ad uno stato di ansia per un traguardo che tardava ad arrivare (tre sconfitte a Parigi Bercy, alle ATP Finals di Londra e a Melbourne dopo il successo a Basilea dello scorso anno), e dà al giocatore ulteriori certezze sulla sua longevità, suffragata dall’ennesima dimostrazione della classe immensa dello svizzero che, a 37 anni suonati, è ancora in grado di tenere avversari del calibro di quelli incontrati, “con la testa nell’acqua” dall’inizio alla fine delle partite, senza dar loro chance alcuna di rientrare nel match.
Diventano otto i successi di Federer a Dubai così come a Wimbledon. Nella classifica delle vittorie nei singoli tornei Nadal resta saldamente in testa grazie alle 11 vittorie ottenute a Montecarlo, Barcellona e soprattutto al Roland Garros:
Col successo di questa settimana, ottenuto all’età di 37 anni e 6 mesi, Federer è per anzianità secondo solo all’americano Riessen tra i vincitori di tornei a partire dal 1973.
Ma se Federer ci ha regalato la sua centesima meraviglia, anche Stefanos Tsitsipas compie un’impresa ragguardevole entrando tra in top ten a soli 20 anni e 6 mesi. Federer ci era riuscito a 20 anni e 9 mesi.
Dal 2008, quando del Potro approdò nell’Olimpo del tennis a 20 anni e 13 giorni, solo Alexander Zverev è stato più precoce del tennista greco (20 anni e un mese). Complessivamente dal 1973, anno dell’istituzione del ranking computerizzato, sono 28 i tennisti entrati tra in top ten a meno di 20 anni e 6 mesi e di questi ben 16 sono diventati numeri 1 del mondo.
È stata una settimana ricca di contenuti grazie anche all’acuto di Nick Kyrgios, che non alzava un trofeo dal torneo di Brisbane dello scorso anno, unica vittoria ottenuta negli ultimi 29 mesi. Il tennista di Canberra ha sbancato Acapulco alla grande battendo ben tre top ten: Nadal (n.2) al secondo turno, Isner (9) in semifinale e Alexander Zverev (3) in finale, oltre a superare Wawrinka nei quarti e il nostro Seppi al primo turno. Un risultato sorprendente se si pensa che dopo aver battuto Dimitrov nella semifinale del torneo vinto a Brisbane lo scorso anno, il tennista australiano è incappato in ben 7 sconfitte consecutive contro top ten, senza riuscire più ad avvicinare una semifinale e precipitando in classifica fino alla 72sima posizione della scorsa settimana. Il mondo del tennis plaude al ritorno dell’australiano sperando di poterlo rivedere stabilmente protagonista.
Settimana deludente per gli italiani che tra uomini e donne portano a casa un solo match a fronte di nove sconfitte. Sonego ha sconfitto Delbonis a San Paolo difendendosi egregiamente anche contro il più esperto Leonardo Mayer, a cui ha strappato un set. Seppi ad Acapulco nulla ha potuto contro Kyrgios, ma la delusione maggiore è costituita dalla resa di Berrettini che a Dubai si è fatto sorprendere dall’americano Kudla dopo aver dominato il primo set (2-6 7-5 7-5 il punteggio finale). L’americano a questo punto, rischia di diventare una bestia nera per il tennista romano che si è imposto in uno solo dei quattro scontri diretti fin qui disputati.
In compenso però continua la favola del 17enne Jannik Sinner che dopo aver sbalordito tutti vincendo il Challenger di Bergamo, non si è distratto e nel torneo ITF di Trento (cat. 25000 $), dove erano presenti 12 italiani (compreso Musetti), ha messo in fila tre francesi e due tedeschi, lasciando per strada un solo set al secondo turno contro il 27enne francese Olivetti, ex numero 103 del mondo. Con i 3 punti ATP spettanti al vincitore, il tennista altoatesino salirà da lunedi al 322simo posto nel ranking.
In campo femminile Sara Errani, campionessa uscente al torneo minore di Indian Wells (cat. 125k) è stata battuto all’esordio dall’americana Kiick con effetti catastrofici in classifica (dal 143simo al 242simo posto).
Altri numeri
1 – Quello di Tsitsipas è il primo nuovo ingresso in top ten in questa stagione. Lo scorso anno in tutto ce ne furono due: Anderson e Pouille.
3 – I tie break decisivi vinti da Coric nei primi tre turni contro Vesely, Berdych e Basilashvili, prima di cedere nettamente a Federer in semifinale.
4 – Il ranking aggiornato di Federer, che scavalca in un colpo Nishikori, Anderson e Juan Martin del Potro.
5 – Le vittorie in carriera di Kyrgios (in 8 finali disputate): Marsiglia, Atlanta e Tokyo nel 2016, Brisbane nel 2018 e Acapulco questa settimana.
6 – I vincitori over 30 in questa stagione: Anderson (Pune), Bautista Agut (Doha), Djokovic (Australian Open), Tsonga (Montpellier), Monfils (Rotterdam) e Federer (Dubai).
29,61 – L’età media dei top ten dopo l’ingresso al decimo posto di Tsitsipas, che ha sostituito il croato Cilic. La settimana scorsa è stato stabilito a 30,58 anni il record assoluto di età media più alta dei top ten, sette dei quali over 30.
10 – Le finali disputate da Federer a Dubai, con 8 vittorie in 14 partecipazioni.
11 – I match vinti consecutivamente da Jannik Sinner nelle ultime due settimane.
14 – Gli scontri diretti tra Federer e Kohlschreiber, risoltisi tutti a favore dello svizzero.
18 – Gli anni trascorsi tra la prima e la centesima vittoria di Federer. Iniziò tutto al torneo di Milano nel febbraio 2001, quando in finale lo svizzero superò il francese Boutter.
19 – Il nuovo ranking di Monfils, che a 32 anni e mezzo torna nei top 20 dopo 19 mesi.
34 – Le nazioni ad aver avuto nell’Era Open almeno un tennista tra i top ten, dopo l’ingresso della Grecia grazie all’exploit di Tsitsipas.
39 – Le posizioni recuperate in classifica da Kyrgios che passa dal 72simo al 33simo posto.
40 – Gli anni compiuti il 28 febbraio da Karlovic, che occupa l’89sima posizione del ranking. Solo 3 tennisti alla stessa età erano ancora tra i top 100 (Rosewall, Connors e il danese Ulrich che fu tra i top 100 a 45 anni e 8 mesi, al numero 98).
53 – i match vinti da Federer al torneo di Dubai, a fronte di 6 sconfitte.
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