Roger Federer sfodera una prestazione praticamente perfetta e si avvicina ancora di più al titolo numero 100 in carriera, avendo la meglio sul croato Borna Coric con il punteggio di 6-2 6-2 in appena 70 minuti di gioco (e che gioco, verrebbe da aggiungere). C’era molta apprensione prima dell’inizio del match nell’angolo dell’elvetico, dal momento che il croato aveva vinto le ultime due sfide, lo scorso anno ad Halle e Shanghai.
Ma il Federer di questa sera non ha dato modo al suo avversario di entrare realmente in partita, brekkandolo sin da subito, sia nel primo che nel secondo set, e dando sempre l’impressione di essere in pieno controllo di quanto stesse succedendo sul terreno di gioco. Non è possibile invece dire la stessa cosa del croato, spesso in ritardo e colto in controtempo dalle giocate dello svizzero, che ha alternato con sapienza drop shot, gioco profondo e venute a rete, obbligando Coric a una partita che forse non si aspettava, ma che sicuramente non ha gradito. Unica attenuante, se vogliamo, per il croato, il fattore stanchezza: Borna era sempre stato costretto al tiebreak del terzo nei precedenti incontri, e ne ha pagato evidentemente in dispendio di energie psicofisiche.
[5] S. Tsitsipas b. G. Monfils 4-6 7-6(4) 7-6(4)
Il match si apre con un break in favore di Tsitsipas, che in un attimo sale 3-0, non consapevole però che il suo avversario ha appena scaldato i motori. Il francese inizia infatti a trovare il tempo in risposta e a farsi sempre più solido negli scambi da fondo, che spesso terminano con una steccata di rovescio da parte del greco. Il break di svantaggio viene recuperato quindi da Monfils, che cerca di rendere il suo gioco quanto più imprevedibile possibile. Ecco che esegue diversi serve&volley, o che contiene il suo avversario con lunghi scambi difensivi, seguiti da accelerazioni brucianti. Il greco è nervoso, scaglia la racchetta per terra una volta, per poi rifarlo qualche punto dopo. Il pubblico fischia, ma Tsitsipas non fa una piega, cercando almeno di limitare i danni. Il primo parziale si chiude 6-4 per il francese.
Il secondo parziale si apre con due potenzialmente letali palle break in favore del francese. È bravo però Tsitsipas ad annullarle, prima di essere lui ad usufruire di una preziosissima occasione nel gioco successivo. Stavolta la spunta li francese costringendo il greco ad una lunga trama di scambi, terminata poi da un errore di dritto. La grande chance sciupata, un rocambolesco punto perso da Tsitsipas in apertura di terzo game ed una inutile volèe in tuffo con caduta su un fianco, fanno scivolare il greco nella frustrazione più totale. Arriva il break, con Monfils che mette la testa avanti per 2-1. La partita sembrerebbe conclusa, ma il francese mette in fila una serie di errori durante il sesto game, regalando il contro-break al suo avversario, 3-3.
Il tiebreak è la soluzione più ovvia per l’epilogo di questo set, complessivamente equilibrato nonostante le sue due facce. Scambio di mini-break in apertura, ma è un altro errore di Monfils a generare il primo vero strappo, con Tsitsipas che sale 4-2. Il greco non amministra al meglio, restituendo il favore, prima di ingranare un’altra marcia e chiudere il set con una risposta vincente di dritto.
Il terzo parziale si configura subito come una lotta senza quartiere con i due che si danno battaglia, anche se principalmente durante i game di servizio di Tsitsipas. Il greco dà più volte l’impressione di essere completamente a corto di energie, ma riesce comunque a gestire ottimamente i momenti difficili, aggrappandosi al servizio e scegliendo la via della rete. Monfils continua nella sua gara di resistenza, soffrendo sempre meno al servizio e rendendosi molto pericoloso in risposta nell’ottavo game, quando spreca ben quattro palle break. Il greco sopravvive ad un altro game critico ed approda al tiebreak, la sua migliore prospettiva viste le premesse. Monfils sa di aver gettato alle ortiche parecchie occasioni e tale consapevolezza lo porta ad irrigidirsi sin dall’inizio del tiebreak, perdendo fluidità e portando il suo avversario sopra di un mini-break. Tsitsipas non commette più errori e continua nel suo schema offensivo fino all’ultimo punto, quando vede il passante di rovescio di Monfils terminare lungo sulla sua destra.
Tsitsipas firma un’incredibile rimonta, non solo per il set recuperato, quanto per la storia di questa partita e per il tasso tecnico mantenuto per ben tre ore (anche da Monfils). Resta l’amaro in bocca al tennista transalpino per la grande occasione persa, ma il suo avversario è stato molto più lucido di lui, sia nelle criticità che nei momenti di stallo di entrambi i tiebreak.
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