Dal nostro inviato a Brisbane Diego Barbiani
A. Sasnovich b. [1] E. Svitolina 6-4 0-6 6-3
La più classica delle vendette. Un anno dopo la finale persa proprio qui a Brisbane, Aliaksandra Sasnovich fa suo il match contro Elina Svitolina e torna nei quarti di finale con ancora intatte le possibilità di salvare più punti possibili degli oltre 300 che perderà in questa settimana.
La bielorussa ha giocato un match di grande livello, con un primo set che valeva il biglietto da visita di una top-10. Forse Svitolina non riusciva a puntare troppo lo scambio sul dritto, ma la facilità con cui muoveva il corpo verso la palla, colpiva e direzionava palle negli angoli era strabiliante. Elina era invece piuttosto nervosa: per tutta la durata del match la sensazione era che anche lei, come altre big, non fosse arrivata a questa settimana già al 100% della condizione. Il che non deve essere un campanello d’allarme, ma in quei segni di frustrazione c’era il segnale che più di così questa sera non avrebbe potuto dare.
E non c’è riuscita, malgrado anche un secondo set dominato nel punteggio, a venirne a galla da vincitrice. Quel 6-0 però è molto più demerito, se vogliamo, della bielorussa che dopo aver giocato così bene (11 vincenti col rovescio, 18 totali, dominio territoriale e grande qualità nei colpi) ha avuto un netto e prevedibile calo. Lo sospettava il coach di Elina, chiamato a metà del primo set, mentre le diceva: “Guarda che lei sta rischiando, tu stalle vicino e vedrai che prima o poi lei andrà in difficoltà”.
Più che meriti ucraini, dunque, quel “cappotto” è da leggere nel verso opposto. E dopo il momento di difficoltà Sasnovich è ripartita verso la vittoria, forse aiutata un po’ dagli errori della numero 4 del mondo ma comunque meritevole di aver cambiato marcia ed essersi andata a prendere un successo di grande prestigio.
Altri risultati
Non ce l’ha fatta Petra Kvitova, salvatasi ieri per il rotto della cuffia contro Danielle Collins e apparsa anche oggi contro Anett Kontaveit in ritardo nella condizione atletica. L’estone ha una caratura maggiore della statunitense, e forse questo è il stato il fattore principale del 7-5 7-6(1) conclusivo.
La ceca non ha mai avuto continuità, non riuscendo a giocare nel primo set nei turni di battuta della sua avversaria (che metterà in campo l’84% di prime palle di servizio) e sul 5-5 ha commesso tre brutti gratuiti di dritto che le sono di fatto costati il set. Nel secondo ha reagito, ma anche lì dal 2-0 ha subito persola battuta. Kontaveit, sul 2-2, viveva il primo vero passaggio a vuoto, ma dal 2-5 ha saputo rientrare fino a trascinarsi al tie-break dove ha collezionato la seconda vittoria in carriera contro la ceca su 5 precedenti.
Donna Vekic ha annullato due match point a Kiki Bertens, vincendo 7-6(5) 1-6 7-5, mentre Anastasija Sevastova ha sconfitto 6-2 6-1 Harriet Dart e domani sfiderà Naomi Osaka.
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