Il primo Slam della stagione emette un verdetto inequivocabile.
La Next Gen nel complesso continua la sua avanzata ma la strada per il paradiso è ancora lunga in quanto a presidiarne le porte continuano saldamente ad esserci i Fab Three (Djokovic, Federer e Nadal) che dandosi il cambio con incredibile sincronismo, non lasciano il passo a nessuno.
In Australia a dominare la scena sono stati Djokovic e Nadal, i primi due favoriti del seeding, che hanno passeggiato in crescendo fino alla finale, impartendo lungo il cammino severe lezioni agli esponenti più ambiziosi del nuovo che avanza: il greco Stefanos Tsitsipas aveva impressionato negli ottavi di finale riuscendo a eliminare in rimonta un Roger Federer non particolarmente centrato, ottenendo così il successo più importante della sua giovane carriera, ma dopo aver superato anche la prova del nove nei quarti contro Bautista Agut si è liquefatto al cospetto di Nadal che in semifinale gli ha lasciato solo 6 game.
In precedenza il maiorchino aveva tritato allo stesso modo l’australiano De Minaur al terzo turno (6-1 6-2 6-4) e l’americano Tiafoe nei quarti (6-2 6-4 6-2) mentre dall’altra parte del tabellone un Djokovic perfetto nella sua performance di semifinale contro un ritrovato Pouille (cinque errori gratuiti in tutto il match e un 6-0 6-2 6-2 finale), aveva in precedenza pensato ad addomesticare prima il canadese Shapovalov e poi il russo Medvedev pur cedendo ad entrambi un parziale. Il tedesco Zverev, che pure ha già dimostrato con i fatti di riuscire a competere con i tre Maestri (5 su 10 le vittorie complessive negli scontri diretti), ha confermato anche in questa occasione di essere allergico alla lunga distanza, facendosi strapazzare in modo sconcertante dal canadese Raonic che negli ottavi gli ha lasciato solo 8 game.
In finale Nole Djokovic ha sfoderato una prestazione stellare sovvertendo completamente il piano tattico di Nadal fino a mandarlo in confusione. Il punteggio finale (6-3 6-2 6-3) è il più severo che lo spagnolo abbia mai subito in una finale Slam e negli scontri diretti con il serbo sulla lunga distanza. Con il successo di ieri Djokovic conquista il record assoluto di 7 vittorie in altrettante finali disputate nello Slam australiano staccando Federer e l’australiano Emerson:
Salgono a 9 gli Slam vinti consecutivamente dai Fab Three a partire dal 2017, equamente distribuiti. Di seguito il dettaglio:
Per effetto dei risultati del torneo, Djokovic ha preso il volo in classifica superando la soglia dei 10000 punti (10955) e staccando Nadal (8320) che a sua volta allunga su Zverev (6475), sul podio al posto di Federer che ha perso 1820 dei 2000 punti che aveva in scadenza per effetto della vittoria dello scorso anno. Il serbo conserverà certamente la testa della classifica a lungo ove si pensi che fino alla fine del Roland Garros avrà in scadenza soltanto 875 punti mentre Nadal ne dovrà difendere ben 4680.
Altri numeri:
3 – Gli Slam vinti consecutivamente da Djokovic a partire da Wimbledon 2018. Il serbo è l’unico tennista nella storia del tennis maschile a essere riuscito nell’impresa tre volte. Tra il 2015 e il 2016 riuscì a vincerne addirittura quattro di seguito, unico nell’Era Open oltre a Laver che nel 1969 completò il suo secondo Grande Slam.
5 – Le finali disputate da Nadal a Melbourne, con un unico successo ottenuto nel 2009.
10 – Gli Slam vinti consecutivamente da tennisti over 30. Agli ultimi 9, tutti vinti come detto dai Fab Three, c’è da aggiungere lo Us Open 2016 in cui si impose Wawrinka che all’epoca aveva 31 anni.
11 – Le finali disputate a Melbourne nell’Era Open che hanno visto protagonisti le prime due teste di serie. Complessivamente nei quattro Slam in calendario, l’evento si è verificato 47 volte.
24 – Le partite decise al quinto set. Furono 23 nel 2018.
52 – I successi dei Fab Three negli ultimi 63 tornei dello Slam, a partire dal torneo di Wimbledon del 2003.
53 – Gli scontri diretti tra Djokovic e Nadal. Il bilancio aggiornato è di 28 a 25 (14 a 10 in finale) a favore del tennista serbo.
67 – Gli ace messi a a segno dall’americano Opelka nel match di secondo turno perso contro l’italiano Fabbiano.
73 – I tornei vinti in carriera da Djokovic in 106 finali disputate. È sesto tra i più vincenti dell’Era Open alle spalle di Mc Enroe che arrivò a 77 vittorie.
105 – Record di tie-break giocati nel torneo (solo quattro i super tie-break a 10 punti giocati al termine del quinto set, secondo la formula introdotta da quest’anno).
5h11m – La durata del match di ottavi di finale vinto da Nishikori contro spagnolo Carreno Busta. È il terzo match più lungo giocato nel torneo nell’Era Open.
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