Sarai contenta di come hai reagito nel momento di massima difficoltà.
Sì, chiaramente sono molto contenta di come ho combattuto. Per me questa è una delle cose più importanti che ho sempre pensato di dover migliorare, perché prima avrei accettato la sconfitta in una certa maniera, adesso voglio solo imparare dalla sconfitta che ho subito a Brisbane.
C’è stato un momento in cui sei stata sotto nel secondo set e ad un certo punto sembrava che ridessi di te stessa. Poco dopo, la partita ha cambiato inerzia a tuo favore. Non so se sei riuscita a scaricare un po’ di tensione, o se hai avuto modo di rilassarti da quel momento in poi, o se hai accettato il fatto che lei (Hsieh, ndr) è una giocatrice imprevedibile che fa cose imprevedibili mentre tu eri in campo cercando di fare il possibile.
Sono entrata in campo sapendo che lei avrebbe fatto molte cose strane, senza offesa (sorride, ndr). Ma, semplicemente, stava giocando davvero bene, e credo di essere stata sopraffatta da questo. Poi all’inizio del secondo set ho cercato di snaturare il mio gioco, ad esempio ho cercato di alzare la traiettoria. Non lo faccio nemmeno in allenamento. Così ho capito che stavo buttando via molti punti. Ma dopo un po’, ho iniziato a pensare che sto giocando un torneo dello Slam. Non dovrei essere triste, dovrei godermi il momento, provarci, e utilizzare tutte le mie energie nel dare il massimo in ogni punto. Credo sia questo il motivo per cui ho riso in quel frangente.
Cosa rende Hsieh un’avversaria difficile?
Gioca sempre colpi differenti rispetto a tutte le altre. Non saprei mai dirti dove piazzerà la palla. Gioca un lungolinea, e subito dopo gioca uno strano incrociato. È, molto, molto difficile scambiare con lei.
In allenamento hai provato a giocare colpi come quelli che gioca la tua avversaria, e cercare di capire com’è giocare in quella maniera?
Sì, ho provato le palle corte, se contano, ma avrei dovuto cambiare la mia impugnatura per colpire come fa lei. Sì, non ho mai visto nessuno giocare il quel modo, per cui…
Quando sei caduta verso la fine del secondo set, è stato il giudice di sedia ad urlarti qualcosa? E poi, scherzare su quell’episodio ti ha aiutato a rilassarti?
Sì, è stata una cosa divertente. Lui mi ha detto: “Naomi, tutto ok?”. Beh, sì, stavo bene, ma avrei voluto vedere la sua reazione se gli avessi detto il contrario (sorride, ndr).
L’anno scorso hai raggiunto gli ottavi di finale di questo torneo. Adesso lo scenario è diverso, sei testa di serie e con un ranking molto alto. Senti una maggiore pressione a causa di tutto ciò?
Non sento la pressione. Mi sento nervosa. Non so se mi spiego. Mi sentivo molto nervosa al primo turno, ma dopo la situazione è migliorata. Sto giocando molto bene, per me gli Slam sono più che altro eventi molto entusiasmanti per me. Penso che gli Slam godano di maggiori attenzioni e sono seguiti da molte più persone del solito. Perciò chiaramente questo mi rende molto felice. Cerco di incanalare tutto questo entusiasmo nel mio tennis
Giochi contro Sevastova nel prossimo turno. Ha vinto il suo match. Puoi parlare di ciò che ti aspetti da un match come questo?
Sì, ci ho giocato due settimane fa a Brisbane. È stato un match molto difficile. Lei è una grande giocatrice. Se non sbaglio abbiamo già giocato contro tre volte, quindi dovremmo conoscerci abbastanza bene. Sono certa che questa partita sarà difficile. L’ultima volta abbiamo giocato tre set e prima ancora mi aveva battuto in due. Perciò sarà sicuramente una grande sfida per me.
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