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WTA 125k Houston: Bencic vince un match surreale tra vento gelido e zero gradi

Incredibili le condizioni di gioco di ieri a Houston, in Texas. Se nell’ovest degli Stati Uniti si registra un’emergenza incendi come forse mai successo prima, con tanti paesi evacuati nella zona tra San Francisco e Los Angeles, lo stato centrale ha vissuto una giornata con il picco di temperatura avuto sui 4 gradi e vento gelido. Non raffiche saltuarie e potenti, ma un soffio d’aria quasi continuo e forse ancor più fastidioso.

Il torneo WTA 125k, inserito nella catena della Oracle Challenge Series che da punti per il futuro evento di Indian Wells del 2019 (e che quindi vede anche un Challenger maschile) ha visto le giocatrici andare in campo con abbigliamenti inusuali. Marie Bouzkova, tennista ceca classe 1998, era impegnata sul campo 8 con un berretto di lana, Belinda Bencic e Allie Kiick avevano 2 o 3 paia di maglie e 2 paia di pantaloni.

Proprio il match tra la svizzera, numero 1 del seeding, e la statunitense ha suscitato maggiormente l’attenzione per il suo surreale sviluppo. Dopo un inizio difficile, Bencic è sembrata mollare la presa. Il doppio break per il 4-1 Kiick l’ha particolarmente innervosita e invece che spronarla a tentare un recupero ha cominciato a giocare quasi non provandoci. Se la statunitense colpiva un dritto in lungolinea lei quasi non partiva a rincorrerlo. Costantemente coi piedi dentro al campo colpendo senza un’idea, sul 2-5 e servizio Kiick (15-30) ha sbagliato un rovescio colpendolo talmente male che è sembrato un segnale di resa anticipata.

Il secondo set stava confermando le sensazioni negative. Gli errori della ex top-10 aumentavano, così come il modo di fare in campo era quello di chi voleva andarsene sotto la doccia e dimenticare tutto. Sullo 0-2 ha perso un turno di battuta colpendo dritti a tutta forza senza che ce ne fosse bisogno, soprattutto per quella che è la sua idea di gioco naturale, e tra un punto e l’altro faceva passare forse meno di 5 secondi. Sullo 0-3 altri 4 punti regalati con 4 risposte tirate con noncuranza. Sotto 2-6 0-4 un primo segnale di risveglio: continuava a giocare in maniera iper aggressiva, ma le è bastato mettere in campo un paio di accelerazioni per riportare alla luce il divario che c’è tra le due. Non soltanto in termini di classifica, ma anche di qualità della palla: Kiick, che è ripartita da zero come ranking nel giugno del 2017, è una a cui piace far muro, correre ovunque, lavorare la palla e mostrarsi solida, ma al momento non può avere la stessa efficacia di altre giocatrici motivo per cui Bencic, che sta continuando a giocare per salvare la top-50 visti i tanti punti in uscita in questo periodo, aveva comunque tutto il tempo per rimettere in piedi la situazione.

Pur non giocando il suo miglior tennis, ma colpendo la palla con un po’ più di tranquillità e convinzione (il body language era notevolmente migliorato e ora cercava anche di scaldare le mani tra un punto e l’altro mettendole davanti alla bocca o sotto le ascelle), la svizzera ha cominciato a mettere dubbi nella testa della rivale che in un attimo si ritrovava avanti solo 3-4, poi indietro 5-4. Nel decimo game la statunitense è partita male, ma dallo 0-15 ci ha pensato la sua avversaria tornando a sbagliare nel momento meno indicato. Sul 5-5 15-0, Bencic ha sbagliato la direzione di uno schiaffo al volo e dopo esser stata passata si è infuriata scagliando la pallina con tanta rabbia verso le reti. Tornata a regalare, si è trovata sotto 6-5 e servizio, ma in risposta pur scegliendo di colpire in maniera molto aggressiva è salita immediatamente 0-40. Sul 30-40 una prima di servizio di Kiick sembrava aver toccato la riga centrale ma l’arbitro, vestito con piumone, coperta di lana e cappuccio ben imbottito, ha chiamato l’out. Allie ha perso la concentrazione, cominciando a lamentarsi, e ne è nato un doppio fallo. Nel tie-break ha avuto un allungo sul 4-2, ma nell’ottavo punto ha perso uno scambio di una quarantina di colpi passato tutto sulla difensiva. Sul 6-5 ha avuto il match point ma di nuovo un lungo scambio si è concluso con Bencic a esultare in maniera anche troppo plateale rispetto a quella che era stata la situazione fin lì. Nel punto successivo la svizzera ha mosso l’avversaria a destra e a sinistra per tre volte finché ha trovato il lungolinea di rovescio vincente e Kiick, nel frattempo, crollava a terra sfinita dalle lunghe corse negli ultimi 6 punti. Facile, ora, immaginare la conclusione del tie-break a favore della numero 1 del seeding che ha poi dominato il terzo set chiudendo 2-6 7-6(6) 6-0.

Al prossimo turno avrà la rientrante Shuai Peng, al torneo del rientro dalla squalifica per aver tentato di corrompere la propria compagna di doppio (all’epoca Alison Van Uytvanck) prima di Wimbledon dello scorso anno.

Diego Barbiani

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