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ATP Shanghai: Zverev in semi contro Djokovic, Federer attende Coric

[1] R. Federer b. [8] K. Nishikori 6-4 7-6(4)

Obiettivo semifinale raggiunto per Roger Federer, lo svizzero ha superato il numero 1 d’Asia Kei Nishikori in soli due set, tuttavia non sono stati pochi i problemi causati dal giapponese. Il numero due del mondo ha chiuso in poco meno di due ore con un 6-4 7-6(4).

Parte subito forte il campione elvetico, ottenendo un break in apertura, nonostante ben cinque palle break annullate dal nipponico. I turni di servizio di Federer vanno in via in modo abbastanza agevole, specialmente grazie ad una seconda di servizio che causa non pochi grattacapi all’avversario di turno. Nishikori appare contratto e non pienamente in partita, la conferma arriva da un altro servizio perso, stavolta al quinto gioco, 4-1 Federer e servizio a sua disposizione. Il numero 4 della race si rilassa un po’ troppo in questa fase e lascia spazio al ritorno di Nishikori, il quale ottiene il primo break del match (peraltro a 0) e tiene il successivo turno di servizio, salendo così sul 3-4. Successivamente a Federer basta fare un po’ più di attenzione, specie nelle discese a rete, per poter portare a casa il primo parziale. 6-4 in favore del detentore del torneo.

Il secondo set, esattamente come quello nella partita di ieri contro Bautista Agut, inizia tutto in discesa per Federer, con break in apertura e servizio vinto senza particolari patemi. Nishikori, però, non si dà per vinto e comincia la propria rimonta, prima tenendo i propri turni di battuta, poi strappando il servizio, nel sesto gioco, al beniamino di Shanghai. Il nipponico si porta per la prima volta avanti nel match con il successivo turno di battuta, ma non riesce più ad impensierire lo svizzero nei propri turni di battuta. Si va così al tiebreak. Nishikori parte meglio, sfruttando una serie di gratuiti di Federer, salendo addirittura sul 4-1, sembra fatta per il terzo set, ma il campione di Basilea non è proprio d’accordo; prima mette a segno due aces, poi ottiene due mini-break con due grandi gesti tecnici. La chiusura con il proprio servizio è fin troppo semplice. 7-6(4) il risultato del secondo ed ultimo set.

Un Roger Federer decisamente più convincente quello visto nella giornata di oggi; l’elvetico nella seconda semifinale del Masters 1000 di Shanghai, troverà il Netx Gen Borna Coric.

[4] A. Zverev b. [11] K. Edmund 6-4 6-4

Con una straordinaria prova di forza Alexander Zverev domina Kyle Edmund, accede per la prima volta alle semifinali del Masters 1000 di Shanghai diventando il più giovane giocatore a centrare il traguardo nella storia del torneo e, ancora più importante, conquista la matematica certezza delle qualificazioni alle Finals di Londra per il secondo anno consecutivo.

C’è poco da raccontare per quanto riguarda il primo set deciso in un folle primo game di Edmund che ha servito due ace accompagnati da due doppi falli e ha ceduto il servizio con un rovescio in corridoio e un dritto in rete. Un suicidio permettere a Zverev di cominciare la partita con un break di vantaggio ottenuto senza fatica e contando i turni di servizio e il tempo minimo necessario a chiudere il set, il 6-4 arriva puntuale dopo trentasei minuti. Palle break non se ne vedono più, il gioco è condizionato dal servizio e nelle rare occasioni in cui parte lo scambio è Edmund a soffrire di più come dimostrano i quattordici errori non forzati commessi contro i cinque del tedesco che ha anche messo in campo nove vincenti, due in più del suo avversario.

Il dominio dei servizi continua anche nel secondo parziale anche se fin dall’inizio c’è un dato che suscita allarme. Il rendimento con la prima palla è altissimo e simile per entrambi mentre sulla la seconda in risposta Zverev realizza più del doppio dei punti del britannico dando la sensazione di essere pronto ad approfittare di ogni occasione che gli si possa presentare e nel quinto game non se le lascia scappare.

Edmund serve due seconde poco cariche, Sascha risponde con due vincenti, uno di dritto e uno di rovescio, lo trafigge a rete con un super passante lungo linea di rovescio con traiettoria a rientrare e poi con autorità impressionante passa ancora al comando delle operazioni da fondo e vince l’ultimo scambio che gli serve per mettere a segno il break a zero. Seguono un paio di occasioni in cui il britannico riesce a fare due punti nello stesso game con Zverev al servizio provando a mettergli un po’ di pressione ma lui è freddo e determinato e gli nega ogni speranza tirando prime violentissime.

Djokovic b. Anderson 7-6 6-3

E non ne vuole proprio sapere di perdere Novak Djokovic, che dopotutto dall’ormai famosa partita contro Cecchinato al Roland Garros, di partite ne ha perse solo una, a Toronto. Il serbo vola in semifinale, dove sfiderà proprio il tedeschino, dopo aver disputato una partita bella ed equilibrata (almeno per un set) contro il sudafricano Anderson.  Lo è stata fino al tie break perchè il finalista dell’ultimo Wimbledon (perso poi proprio contro Nole) era in una giornata assolutamente di grazia con il servizio: quasi impossibile strapparglielo. Almeno fino al tie break, dove poi il buon Kevin si è sciolto come neve al sole. Nel secondo set, Djokovic vola subito 3-0 sulle ali dell’entusiasmo con il primo break del match nel secondo game, tiene senza problemi i turni di battuta e chiude 6-3 in un’ora e 43′.

Redazione

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