[2] N. Djokovic b. [4] A. Zverev 6-2 6-1
Novak Djokovic travolge Alexander Zverev infliggendogli la peggior sconfitta della stagione, mette a segno la diciassettesima vittoria consecutiva e raggiunge la quarta finale in carriera a Shanghai. Se questo non è il miglior Nole poco ci manca. Solido, convinto e determinato, atleticamente in forma strepitosa e mentalmente inattaccabile. L’impressione è che il suo livello possa ancora salire o che almeno oggi non abbia avuto bisogno di alzarlo troppo nonostante giocasse contro il numero quattro del mondo e non contro il numero cento e questo la dice lunga.
La partita stenta a decollare, i due pur conoscendosi bene si studiano e dopo i primi due game d’assestamento chiusi a quindici da entrambi, nel terzo game iniziano a vedersi i primi duri scambi. Serve Nole e perde i primi due punti giocati sulla diagonale del rovescio. Entrambi cercano le angolazioni spostandosi l’un l’altro da una parte all’altra ma i colpi di Sascha sono più profondi e alla fine Nole sbaglia.
Al primo momento di difficoltà però il serbo serve gran prime, alza il muro e mette a segno quattro punti consecutivi facendo capire a Sascha che aria inizia a tirare e che presto diventa un vento travolgente che lo spazza via dal campo. Nel sesto game c’è il break per Nole che poi prenderà il largo. Sascha sbaglia in uscita dal servizio, non controlla una volée di rovescio sottorete su una palla bassa e senza peso del serbo, fa un doppio fallo e cede il servizio sbagliando con il dritto dopo un lungo scambio.
Non c’è più partita, Zverev entra in stato confusionale, Nole mette il pilota automatico, una palla a destra e una a sinistra con precisione millimetrica, ogni tanto un contropiede, rimandando sempre tutto dall’altra parte senza mai scendere d’intensità per cinque game consecutivi. Nel secondo set la sua superiorità diventa imbarazzante e la frustrazione di Zverev, che tiene solo il suo primo turno di servizio e vince qualche punto solo se tira ad occhi chiusi e prende la riga, diventa sempre più evidente.
Nel secondo set il break per il serbo arriva nel quarto game e anche se Zverev prova a fare qualcosa per rientrare, ogni volta che Nole avverte un minimo pericolo, serve gran prime e non lo fa giocare. Non c’è più storia, solo tre match point annullati con un sussulto d’orgoglio del tedesco ma Nole non si scompone e al quarto chiude.
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