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WTA Wuhan: Puig ancora fatale a Wozniacki, Siniakova elimina anche Muguruza

[16] A. Barty b. [3] A. Kerber 7-5 6-1 e A. Pavlyuchenkova b. [5] P. Kvitova 3-6 6-3 6-3

Non una bella giornata a Wuhan per le principali protagoniste della sessione diurna. Nel Premier 5 cinese escono di scena sia Angelique Kerber che Petra Kvitova, sconfitte rispettivamente da Ashleigh Barty e Anastasia Pavlyuchenkova.

Risultati neanche sorprendenti, a dir la verità, soprattutto da parte della numero 3 del seeding che nonostante la bella prova di ieri (e una Madison Keys infortunata) aveva di fronte un’avversaria completamente diversa, che la obbliga a fare tante cose diverse rispetto al semplice alzare il muro difensivo e ribattere sfruttando la potenza avversaria. Qui c’era da lavorare la palla, avere tanta pazienza e soprattutto attenzione, perché Barty ha velocità molto diverse: un dritto potente, carico, capace di far colpire l’avversaria in posizioni scomode e un rovescio in slice delicato, teso, che può rimbalzare molto basso e portare a una soluzione più attendista.

La Kerber attuale, ancora un po’ discontinua nella sua azione dopo aver macinato per 7 mesi come forse solo Simona Halep a livello di costanza, era chiamata a una partita dura e l’assoluta mancanza della prima di servizio ha contribuito a rendere il tutto ancor più difficile. 7-5 6-1 il punteggio finale che ha avuto il suo momento chiave tra la fine del primo set e l’inizio del secondo: dopo aver preso un immediato break di vantaggio Barty non è stata in grado di chiudere il set sul 5-3 e Kerber, nonostante un 40% di prime palle in campo riusciva a riportarsi in parità. In risposta, nell’undicesimo game, ha avuto anche due chance per andare a servire per chiudere il set ma in entrambi i casi l’australiana ha servito molto bene, chiudendo alla sesta parità un game molto equilibrato.

Per lei non ci sono stati game al servizio facili, ma riusciva sempre a trovare il guizzo giusto per portarli a casa. Kerber, dall’altro lato, no. Due doppi falli regalavano il 7-5 alla sua avversaria che salvate altre palle break nel primo e nel terzo game del secondo, unito al break nel primo turno di battuta della tedesca, hanno creato una forbice che ha spazientito e innervosito la sua avversaria, che non ha più tenuto un livello di gioco accettabile per il confronto. Quantomeno ha evitato il 6-0 finale, ma la giornata negativa resta.

Ai quarti di finale Barty, finalista qui nel 2017 e che a quanto pare ha un buon feeling con questi campi, avrà di fronte a sé Anastasia Pavlyuchenkova, vincitrice della partita contro Petra Kvitova. 3-6 6-3 6-3 il risultato finale che premia il coraggio della russa con una vittoria che prova ad addolcire la delusione di un 2018 con tante belle partite giocate, ma che la vedeva prima di questo torneo addirittura fuori dalle prime 60 della Race.

Un premio, quest oggi, al continuo pressing che ha esercitato senza paura contro un’avversaria che invece al servizio mostrava enormi difficoltà. I 13 ace di ieri sono diventati appena 2, contro 10 doppi falli. Quasi nessun turno di battuta risultava essere semplice, anche perché Pavlyuchenkova si gettava con grande bravura su ogni seconda palla dell’avversaria, rispondendo nei piedi o anticipando il colpo piazzando la palla in lungolinea. Con una Kvitova piuttosto lenta nell’uscita dal servizio, era un’arma importantissima.

Il passaggio a vuoto della seconda metà del primo set, quando dal 3-2 e servizio si è trovata a perdere i successivi 4 game, è esploso in un piccolo sfogo a bordo campo mentre Simon Goffin, fratello di David e tornato a lavorare con lei da questa settimana, cercava di ricordarle i piani su cui avevano lavorato e lei picchiava con la mano sul bracciolo della sedia. Da quel momento, però, è riuscita a trasformare tutta l’energia da negativa a positiva, continuando a pressare e a colpire vincenti contro un’avversaria molto più irregolare e fallosa.

Riequilibrata la situazione, nel terzo set ha preso il vantaggio sul 2-2 e l’ha mantenuto saldo fino a un rocambolesco nono game dove le sono serviti 5 match point per chiudere. Alla fine, però, il colpaccio è arrivato e ora c’è una chance, perché contro Barty, e soprattutto se riuscirà a mantenere questo livello, ha le sue carte da giocare.

[Q] M. Puig b. [2] C. Wozniacki 7-6(10) 7-5

Fuori un’altra big, con però alle spalle una brutta tradizione a Wuhan. Caroline Wozniacki, numero 2 del seeding, non è mai riuscita a ottenere due vittorie consecutive nella città cinese e anche nel 2018 il dato si è rispettato con la sconfitta 7-6(10) 7-5 contro Monica Puig, premiata in un momento molto positivo di forma. Dopo i vari problemi fisici avuti nella prima parte della stagione, e in generale un livello che si stava appiattendo al limite tra dentro e fuori la top-50, da questa estate la portoricana sta giocando un tennis molto efficace, fatto dei soliti rischi ma con tanta resa. Non è un caso questo successo, visto che già a Miami aveva saputo imporsi contro la danese in una rimonta che esaltò (anche troppo, viste le successive rivelazioni della giocatrice che sta meditando se boicottare le future edizioni del torneo) il pubblico latino americano. Non è però neppure un caso vederla ai quarti di finale visto che già a New Haven raggiunse questo livello partendo dalle qualificazioni, allo US Open perse una partita tiratissima contro Caroline Garcia e poi fece i quarti di finale anche nel torneo del Quebec.

Wozniacki non ha saputo mantenere un vantaggio di 3-0 nel primo set e 3-1 nel secondo, subendo la continua pressione da fondo campo e non riuscendo sempre a gestirla con il suo ritmo. Puig ha avuto bisogno di tante chance per chiudere ogni parziale: nel primo ha servito sul 6-5, mancato un set point, mancati altri 5 nel tie-break prima della chiusura al ventiduesimo punto; nel secondo ha avuto tre match point sul 5-4, con un grave errore sul secondo, e nel dodicesimo game ha rischiato di vanificare uno 0-40 riuscendo a evitare il tie-break e concretizzando il quarto match point del game, il settimo totale. Domani sarà lei ad affrontare Qiang Wang per un posto in semifinale.

[Q] K. Siniakova b. [14] G. Muguruza 7-6(3) 7-6(1)

Nella serata delle qualificate, brilla anche la stellina di Katerina Siniakova. Classe 1996, scuola della Republica Ceca, bi-campionessa Slam in questa stagione in doppio in coppia con Barbora Krejcikova, eccola cogliere il risultato più importante in carriera a Wuhan, dove da qualificata ha raggiunto i quarti di finale di un WTA Premier 5.

Dopo i successi in rimonta contro Kristina Mladenovic e Caroline Garcia, Siniakova si è imposta con due super rimonte anche ai danni di Garbine Muguruza in una sfida che ha ricordato da molto vicino quella del primo turno contro Mladenovic. Come in quella circostanza, la qualificata ceca era indietro 5-1 nel primo set e in totale la sua avversaria ha avuto tre chance per chiudere il parziale, venendo sempre brekkata nel momento chiave. Dopo la grande rimonta, la conclusione nel tie-break: al primo turno fu un 7-5 tirato, oggi un 7-3 molto più netto.

Il secondo set ha visto Muguruza continuare a non darsi per vinta, rientrare da 2-1 e servizio per la sua avversaria fino al 4-2, ma non riuscire a capitalizzare le proprie occasioni tornando a mostrare quella fragilità che era stata solo nascosta nelle prime due uscite a Wuhan. Siniakova è rientrata, non è riuscita a sfruttare il servizio a disposizione per chiudere l’incontro ma al tie-break è stata nuovamente lei quella coi nervi più saldi e ha approfittato, sul primo match point, di un nastro molto fortuito per arrivare a un successo comunque nuovamente meritato.

Il bel cammino della ceca ora spalanca le porte per una parte bassa del tabellone completamente aperta a ogni soluzione: Siniakova affronterà Anett Kontaveit, con la vincente che in semifinale avrà una tra la wild-card Qiang Wang e la qualificata Monica Puig. Sono in ballo punti pesanti, e un posto nella finale più importante della carriera di queste quattro ragazze.

Altri risultati

In un programma rovinato dalla pioggia, le partite sui campi secondari sono iniziate soltanto 5 ore dopo l’orario previsto. Sul campo centrale, invece, Qiang Wang diventa la prima cinese a raggiungere i quarti di finale deliziando il rumoroso pubblico locale con un nuovo successo. Dopo Karolina Pliskova e Maria Sakkari, è la volta di Daria Gavrilova, battuta 7-5 6-2. Per lei, è ormai vicino l’ingresso in top-30.

Aryna Sabalenka centra un’altra vittoria con il doppio 6-3 inflitto alla coetanea Sofya Kenin. Nella sfida tra giocatrici classe 1998 la bielorussa si è imposta in maniera non così scontata come può sembrare per la buona opposizione che la statunitense (di origini russe) ha imposto per almeno un set e mezzo, costringendo Sabalenka a rientrare in diverse circostanze dallo 0-30 sul proprio servizio e di mettere la freccia grazie a un difficile game tenuto sul 4-3 nel secondo set prima di chiudere grazie anche a un doppio fallo della rivale sul primo match point. Domani Aryna sfiderà Dominika Cibulkova, che ha regolato 6-3 7-6(3) Daria Kasatkina.

Diego Barbiani

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