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Federer e Kyrgios: speriamo in un altro grande match

Finalmente ci siamo. Il giorno della grande sfida è arrivato. Il supermatch della prima settimana newyorchese che tutti volevano, Roger Federer vs Nick Kyrgios, davanti ai nostri occhi sarà servito. L’eterno fuoriclasse svizzero che al netto dei suoi 37 anni è ancora lì a meravigliare il pubblico grazie alla classe e all’eleganza dei colpi in grado di fargli vincere tornei o comunque di essere considerato tra i favoriti, amato e ammirato per via anche del suo comportamento. E dall’altra parte del campo invece il giovane (anche se non giovanissimo, tennisticamente parlando) australiano, il cattivo ragazzo al centro sempre di furiose polemiche come quella di queste ultime ore causata però non da lui ma da un Lahyani che per un momento ha dimenticato di rimanere al posto dove dovrebbe un arbitro, cioè seduto sulla sedia; lo svogliato monellaccio Nick, il quale in un’intervista su due dichiara che avrebbe preferito di gran lunga dedicarsi al basket piuttosto che alle racchette, con le quali però a volte è capace di essere protagonista in match pazzeschi.

Come quelli che ha sempre disputato finora proprio contro Federer, che ovviamente da par suo non sì è mai tirato indietro di fronte all’esplosività e al talento dell’aussie rispondendo colpo su colpo e dando vita a battaglie incerte fino all’ultimo punto, che si siano giocate sul rosso di Madrid o sull’erba di Stoccarda; nella Laver Cup o a Miami, quest’ultima probabilmente la più bella tra le quattro giocate tra i due.

Solo che fino ad oggi i loro scontri non si erano verificati in uno slam e questo aggiunge ancora più trepida attesa: se hanno creato scintille in tre set, figuriamoci cosa potrebbero combinare in una partita al meglio dei cinque. È lecito aspettarsi un grande spettacolo. Certo, non è detto che l’elvetico e il nativo di Canberre si ripetino: non tanto il primo, il quale forse non ha brillato nelle prime due apparizioni in questo Us Open ma sappiamo capace di alzare il livello in un match potenzialmente parecchio pericoloso; quanto il secondo, capacissimo di buttare tutto in vacca. Già, questo è il quesito: riuscirà Kyrgios anche stavolta ad esaltarsi nel trovarsi davanti Federer oppure sbaglierà tutto il possibile, bestemmiando tutti gli dei antichi, presenti e futuri, litigando con mezzo mondo oltre che con se stesso, magari distratto dalle polemiche furiose riguardanti il caso Lahyani con tweet di Murray ed Herbert annessi? Noi appassionati speriamo proprio di no, perché questo è un match che aspettavamo da un po’. Un terzo turno non è come una semifinale o una finale, ma di questi magri tempi ci accontentiamo. E speriamo che Roger e Nick ci accontentino con un match epico come i precedenti.

Salvatore De Simone

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Salvatore De Simone

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