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WTA Montreal: Sabalenka strepitosa contro Wozniacki. Avanti Svitolina, fuori Kvitova

A. Sabalenka b. [2] C. Wozniacki 5-7 6-2 7-6(4) (di Diego Barbiani)

Sembrava non crederci più nel momento in cui mancava un importante 0-30 sul 4-3 e servizio per Caroline Wozniacki nel terzo set, e invece Aryna Sabalenka ha avuto la forza per riemergere e battere Caroline Wozniacki in una partita bellissima, dove a fare la differenza è stato l’elevato rendimento della bielorussa che ha messo a segno 64 vincenti, 3 sui rispettivi match point concessi.

Classe 1998, grande prospetto della scuola bielorussa e probabilmente la maggiore indiziata a ricavare il testimone importante di Victoria Azarenka, la nativa di Minsk ha speso oltre due ore e mezza in campo a fare il bello e il cattivo tempo, confrontandosi senza paura contro una delle migliori ribattenti del circuito, subendo non di rado passanti grandiosi e letali, ma portando avanti quell’idea di gioco che alla fine l’ha portata ala vittoria più importante della carriera.

Rispetto a un po’ di tempo fa, sembra che Sabalenka stia provando a cambiare pelle. Lo accennava anche a Indian Wells, quando la intervistammo dopo la bella vittoria contro Svetlana Kuznetsova, e ci diceva che per quanto la sua indole fosse quella di aggredire in ogni occasione voleva provare ad adottare più vie per arrivare al punto. Stasera contro Wozniacki si è avuta un’ottima dimostrazione di tutto ciò, con il “capolavoro” del rovescio con una traiettoria molto alta rispetto alla rete giocato sulla palla break per il 3-1 in suo favore nel secondo parziale. Questa è la medicina che spesso la danese usa per mandare fuori tempo chi colpisce forte, per farle prendere un rischio ancor più grande e aumentare la probabilità di arrivare a vincere il punto. Stavolta, Aryna è diventata la giocatrice che ragionava, creando questa trappola su cui Caroline ha abboccato subito con un rovescio terminato largo e dando grande speranza alla sua avversaria, un po’ frastornata da come fosse finito il primo set.

Non aveva affatto giocato male, il saldo era già di 23 vincenti e appena 17 errori gratuiti, simbolo di un’ottima prova, ma nel momento decisivo il servizio aveva smesso di funzionare. Due doppi falli sul 5-3, altrettanti sul 5-5. La danese, recuperato da un 15-40 sul 6-5, si portava un set avanti. Nel secondo, però, la musica è radicalmente cambiata. Non c’era più modo per la numero 2 del seeding di far male, di farsi sentire, perché Sabalenka aveva ritrovato grande efficacia alla battuta e preso il break non solo lo ha confermato ma è andata all’attacco di un secondo, trovato sul 5-2 quando pure era sotto 40-0, aprendosi le porte di un terzo set dove almeno come inerzia sembrava essere lei la favorita.

Si stava vedendo il meglio di Sabalenka, che mischiava benissimo le carte tra accelerazioni frenetiche, palle profonde e palle molto più cariche. Spesso lei, in questa fase della carriera, ha bisogno di trovare il giusto equilibrio tra le varie fasi della sua partita, soprattutto per eliminare gradualmente i momenti cosiddetti bui dove può staccare la spina e lasciarsi andare. I primi game del set decisivo sono stati molto intensi e quell’accenno di tensione sul 3-3, dove tra un dritto sotto al nastro e un nuovo doppio fallo aveva concesso il break alla sua avversaria (che ha comunque messo la sua firma con uno dei tanti passanti di dritto della sua partita), sembrava dover rovinare una fase finale che ha invece regalato enormi emozioni. Bravissima la bielorussa a continuare a crederci, vincendo l’importantissimo game sul 3-5 con 3 match point salvati. Il servizio andava forse a fasi alterne (11 doppi falli totali, ma con 15 ace messi a segno) ma ha sempre messo la prima quando contava rifiutandosi di mollare la presa. L’ultimo servizio vincente che le ha garantito il 4-5 è stato accolto da una standing ovation e dopo il cambio campo ha ricevuto l’incredibile regalo della sua avversaria con 2 doppi falli che l’hanno spinta sul 5-5 e al nuovo vantaggio. Nel tie-break ha preso subito un importante mini-break con uno dei suoi tanti schiaffi al volo della serata e si è portata 4-1. Un nuovo doppio fallo rovinava il vantaggio ma dal 5-4 ha messo insieme due punti in risposta chiudendo il match. Tra qualche ora dovrà essere di nuovo in campo contro Elise Mertens, ma questa vittoria può essere uno spartiacque fondamentale.

[1] S. Halep b. A. Pavlyuchenkova 7-6(9) 4-6 7-5 (di Giovanni Putaro)

Il verdetto del campo, alla ripresa successiva al cattivo tempo che aveva fatto sospendere il match nella serata di mercoledì, sorride a Simona Halep, che si sbarazza di Anastasia Pavlyuchenkova in tre set e accede al prossimo turno della Rogers Cup, torneo che l’ha vista campionessa nel 2016.
Si ricomincia dal 4-3 in favore della russa e, fino al 5-5, entrambe tengono la battuta senza troppi patemi, concedendo le briciole a chi risponde. Subisce lo schema della rumena nel frizzante undicesimo gioco, la russa, che ogni volta che viene attaccata con una palla un po’ scomoda da sinistra, e succede tre volte, perde il punto, mandando l’avversaria a palla break. Non sarà quest’occasione che le varrà il break, ma la terza, anche se sarà tuttavia inutile perché, avvertendo la pressione, non riuscirà a chiudere la frazione, venendo controbrekkata e rimandando tutto ad un bellissimo e tesissimo tiebreak, iniziato bene e in maniera ordinata da Anastasia, che riesce anche a strappare portandosi 5-3, salvo prima essere recuperata per via di un suo doppio fallo e vedersi graziata da una risposta in rete della Halep su set point, poi mancare due chance di mettere la testa avanti e infine regalare il parziale con due errori piuttosto netti, dettati anche dalla pesantezza dei colpi della regina di Parigi 2018, mai andata in affanno mentalmente, nemmeno quando le condizioni di punteggio la vedevano costretta a rincorrere, indice, ancora una volta, del suo percorso di crescita personale (qualche anno fa avrebbe probabilmente reagito di nervi, d’impulso).

È sempre Simona a salire a break point per prima nel secondo, sbagliando meno della rivale (20 non forzati contro 40, 4 doppi falli contro 6) e avendo discrete percentuali di prima e seconda, ma è la russa a piazzare la zampata decisiva, nel momento più propizio. Nel nono gioco trova, infatti, l’allungo, e lo conferma, pareggiando i conti.

Durante la pausa trattamento per le vesciche che affliggono i piedi di Halep, che, pronti via, perde il servizio in apertura di terzo set e sembra molto più imballata. Al cambio campo tra terzo e quarto game il coach la istruisce sul fare ciò che serve, ma rimanendo coi piedi sulla linea di fondo. Indicazione utile, certo, ma Pavlyuchenkova continua a non faticare nel mantenere il vantaggio, anche grazie ad un lungolinea particolarmente efficace e sciorinato diverse volte. Soffre la rumena, per il dolore, lo comunica anche all’allenatore, che risponde con un eloquente “lo so, lo vedo”, ma ha la forza di rimanere sempre attaccata e, sotto 2-4, infila tre game di fila, riprendendosi il break e rimettendo a posto le cose. Ed è solo l’inizio del suo comeback, che trova il culmine ad un gioco dal tiebreak, in cui va prima 0-30, si fa riprendere ma poi al primo MP utile archivia la pratica. Ora, ad attenderla, c’è Venus Williams.

Altri incontri

Solida prestazione della campionessa in carica, Elina Svitolina, che approda ai quarti di finale a Montreal con il successo per 6-3 6-4 ai danni di Johanna Konta. La britannica è una delle giocatrici che oggi è stata costretta al doppio avendo completato in mattinata l’impegno contro Victoria Azarenka, sospeso ieri sul 6-3 3-0 e terminato 6-3 6-1. La numero 5 del mondo è stata in totale controllo nel primo set, costretta ai vantaggi solo in un’occasione (nel primo game) e poi concedendo appena 5 punti. Il break sul 2-1 ha spezzato l’equilibrio e testimoniato una netta superiorità della giocatrice di Odessa che nel secondo set ha avuto un attimo di calo, sufficiente alla sua avversaria a imbastire una reazione importante, ma dal 4-2 e servizio Konta non è più riuscita a vincere un game e con un parziale di 4-0 Svitolina si è portata a casa un importante successo. Domani affronterà la vincente della sfida tra Elise Mertens e Aryna Sabalenka.

Sloane Stephens è la prima giocatrice a qualificarsi per i quarti di finale: 6-2 7-5 il punteggio contro Carla Suarez Navarro, che nonostante lo status da top-30 in questo torneo è dovuta passare dalle qualificazioni perché si era dimenticata di iscriversi. Nonostante il bel cammino, la spagnola si è arresa in due set come sempre era stato nei precedenti, trovando difficoltà ad arginare la potenza della sua avversaria. Se non altro ha reso un po’ più competitivo il secondo parziale quando sul 5-1 ha annullato 3 match point ed è risalita fino al 5-5, pagando lo sforzo nell’undicesimo game e cedendo al dodicesimo.

Venus Williams ha vinto con relativo agio il suo match contro Sorana Cirstea per 7-6(3) 6-4, rientrando nel primo parziale da 3-5 senza però dover salvare set point. Dominato il tie-break, nel secondo set dal 3-3 è cominciata una girandola di break arrestatasi proprio sul 5-4 per la statunitense, quando ha annullato una chance del 5-5 e ha chiuso al primo match point. Sorprendono invece in negativo Petra Kvitova e Julia Goerges uscite contro Kiki Bertens e Anastasija Sevastova. 6-3 6-2 il punteggio, netto, che ha premiato l’olandese contro la ceca frutto di un’altra partita eccezionale dopo quella dominata contro Karolina Pliskova al turno precedente, a conferma oltretutto di un cambio di rotta netto rispetto agli ultimi anni dove riusciva a fare molto bene sulla terra salvo poi sparire. Dopo i quarti di finale a Wimbledon, i quarti di finale in un importante Premier 5 sul cemento. Per Goerges invece una sconfitta 6-3 7-6(2) che è stata abbastanza inattesa e con un po’ di rimpianti per il secondo set sfuggito nonostante abbia avuto la chance di chiudere sul 5-3. Per la lettone è un primo buon risultato visti i quarti di finale dello US Open che a breve usciranno dal suo ranking.

Risultati

terzo turno

[1] S. Halep b. [13] V. Williams 6-2 6-2
[6] C. Garcia b. M. Sharapova 6-3 6-2
[15] A. Barty b. A. Cornet 7-6(4) 6-4
K. Bertens b. [8] P. Kvitova 6-3 6-2
A. Sevastova b. [10] J. Goerges 6-3 7-6(2)
[3] S. Stephens b. C. Suarez Navarro 6-2 7-5
[5] E. Svitolina b. J. Konta 6-3 6-4
[14] E. Mertens b. A. Sabalenka 2-6 7-6(3) 6-0

secondo turno

[1] S. Halep b. A. Palvyuchenkova 7-6(9) 4-6 7-5
[13] V. Williams b. S. Cirstea 7-6(4) 6-4
J. Konta b. V. Azarenka 6-3 6-1
A. Sabalenka b. [2] C. Wozniacki 5-7 6-2 7-6(4)

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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