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Wimbledon: Ostapenko in semifinale, Cibulkova battuta. Bene anche Goerges

[12] J. Ostapenko b. D. Cibulkova 7-5 6-4

Poco più di un mese fa Jelena Ostapenko aveva vissuto forse il contrappasso più pesante della sua giovanissima carriera da professionista quando usciva dal campo centrale del Roland Garros sconfitta 6-3 7-5 contro Kateryna Kozlova. Dodici mesi prima, sempre sul Philippe Chatrier, aveva colto il momento più luminoso con la vittoria in finale e passare così dal paradiso all’inferno poteva avere un contraccolpo su tutto il resto della stagione. Il team della lettone si era diviso: David Taylor, finito il contratto iniziale di 15 settimane, non era stato confermato. La decisione, secondo la mamma della lettone, era quella che non vedevano nell’esperto australiano la persona giusta per il futuro della figlia. È arrivato Glen Schapp, fino a poco tempo fa accanto ad Anett Kontaveit, e lei stessa ha subito adottato la giusta mentalità per riemergere: “Se dovessi pensare che ho perso al primo turno, la mia carriera sarebbe finita”. In quella circostanza, Ostapenko era delusa e arrabbiata per non essere riuscita a esprimersi come voleva, soffocata da una pressione che non aveva mai sentito.

Venne scritto e detto di tutto, ma non il punto fondamentale della vicenda: quanto quel torneo rappresentasse un momento a sé, diverso da tutti gli altri. Passato, ha ripreso a marciare gioco, vincenti e condizione fisica. A Wimbledon è tra le poche che ancora deve perdere un set e dopo aver dominato nel punteggio le prime 4 partite oggi l’ha spuntata contro Dominika Cibulkova soltanto al “fotofinish”, con un 7-5 6-4 che però ha mascherato il dominio territoriale della numero 12 del seeding. Cibulkova ha avuto uno scatto in avanti a inizio match, ma dal 3-1 in suo favore Ostapenko si è accesa e ha cominciato a controllare sempre più scambi diventando lei quella che decideva quale fosse il destino. Emblematico, da questo punto di vista, il dato sui vincenti a fine partita: 33 per Ostapenko, soltanto 6 per Cibulkova.

Fondamentale, nell’economia del primo set, l’ultimo allungo della numero 12 del seeding dal 5-4 Cibulkova, quando ha vinto 12 degli ultimi 13 punti. Nel secondo, invece, tre break di fila hanno portato Ostapenko al servizio sul 3-2 e una volta confermato il vantaggio ha concesso appena 2 punti nei propri turni di battuta. Giovedì, dall’altra parte della rete, ci sarà Angelique Kerber ed è pronto un bellissimo confronto di stili tra la solidità della tedesca e il tennis così rapido e aggressivo di Ostapenko.

[13] J. Goerges b. [20] K. Bertens 3-6 7-5 6-1

Julia Goerges non smette di sognare, e completa la giornata storica per la Germania. La tedesca, numero 13 del seeding, batte in rimonta Kiki Bertens e conquista la prima semifinale in carriera a livello Slam nello stesso torneo in cui anche l’amica Angelique Kerber arriva tra le ultime 4. Alla Germania, tutto ciò, non capitava dal Roland Garros 1993 quando ci furono Steffi Graf e Anke Huber, le stesse, tra l’altro, che nel settembre del 1997 figuravano entrambe ancora in top-10, ultima volta prima di febbraio 2018, sempre con Kerber e Goerges.

Un torneo di passione per Julia, che ha vissuto di grandi partite come contro Donna Vekic e ribaltoni al cardiopalma come contro Barbora Strycova e quel 10-8 che oggi, probabilmente, rende il traguardo delle semifinali ancora più dolce. Oggi non ha avuto montagne russe da affrontare, ma una ripida salita nel tentativo di riprendere una Bertens molto ispirata, che ha assorbito benissimo le vittorie contro Venus Williams (8-6 al terzo) e Karolina Pliskova andando molto vicina a un’incredibile semifinale sull’erba londinese. Goerges, pur impiegando un set per respingere con maggior facilità il palleggio sempre molto profondo della sua avversaria, è riuscita a sbloccarsi e fare lo scatto decisivo sul finire della seconda frazione, recuperando molto bene da due set point mancati sul 5-4 per chiudere il set e pareggiare i conti con il break al dodicesimo gioco.

Il terzo set, con tutta l’inerzia a favore, si è rivelato molto semplice. Già sull’1-0 ha avuto due opportunità consecutive per prendere subito il vantaggio, ma sul 2-1 si è aggiudicata un lungo game in risposta e da lì ha allungato chiudendo con un comodo 6-1. Giovedì l’ostacolo più scomodo di tutte, Serena Williams. Eppure, questa Goerges vuole crederci.

Diego Barbiani

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