Non era certo verosimile che Rafael Nadal e Novak Djokovic facessero a cortesia agli organizzatori di fare in fretta. Per quanto l’interminabile prima semifinale avesse prosciutato le riserve emotive degli spettatoti un po’ tutti sapevano che il bello dovva ancora venire. Vero che Djokovic viene da un paio di annate orribili – tennisticamente parlando, il resto sono fatti suoi – ma questo Wimbledon è stato affrontato dal serbo col cipiglio dei tempi belli, se non proprio con la stessa terribile efficacia. Dall’altro lato, per quanto l’erba possa essere stata seccata dal sole, Wimbledon ha dato ben poche soddisfazione al numero 1 del mondo e campione del Roland Garros. La crescita dell’uno e la necessaria relativa, moto relativa, inefficacia dell’altro, hanno avuto il risultato che tutti quanti speravano e cioè una partita più che equilibrata. Una partita che per lunghi tratti Djokovic sembrava potesse avere addirittura in pugno se non fosse che Nadal è davvero un mostro di intelligenza tattica, e visto che il gioco “sparagnino” lo stava portando sull’oro del baratro ha ha aumentato i rischi, riuscendo ad equilibrare il match. Ha fatto di più e meglio, è sembrato addirittura sul punto di sferrare il colpo del ko, ad un Djokovic che non ha la sicurezza di RoboNole. Il terzo set però ha segutio i servizi senza riuscire mai a dare l’impressione che l’equiibrio potesse spezzarsi prima del tiebreak. E chissà in quanti, dopo il doppio fallo con cui Nole ha iniziato il tiebreak, hanno pensato che la strada del serbo fosse ancora lunga. Invece Djokovic ha giocato un tiebreak splendido, soprattutto quando si è trovato a fronteggiare i set point. Quello sul servizio di Nadal lo ha addirittura annullato con una palla corta, non impossibile magari, ma che deve avergli dato non poca fiducia. E chissà quanto gliene avrà data vincerlo, questo splendido tiebreak, e quanto potr caricarlo per domani. Già, perché il match si è interrotto sul più bello, visto che il Wimbledon Common non gradisce gli schiamazza dopo le 23. Quindi i due torneranno in campo domani, prima della finale femminile, intorno alle 13 locali per giocare il set o i set rimasti. Se Nadal era favorito prima del match, adesso è pressocché impossibile capire come andrà a finire.
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