Cecchinato b. Carreno Busta 2-6 7-6(5) 6-3 6-1
Palermo è in festa, come tutta la Sicilia tennistica, terra che ha adottato Roberta Vinci e che ora si coccola Marco Cecchinato, capace di rispedire al mittente il numero 10 del tabellone di questo Roland Garros e di vivere il sogno di essere tra i primi sedici giocatori di questo Slam parigino.
Tanta roba signori, come si usa dire in un gergo popolare. Tanta roba perché il buon Cecchinato, quest’oggi, sul campo numero 18, tra due gocce d’acqua e sotto un cielo plumbeo, ha finito per dare scacco matto in rimonta allo spagnolo Carreno Busta, numero 11 del mondo, e specialista della terra rossa. Dicevamo in rimonta, perchè perso il primo set, in maniera anche molto netta, con il punteggio di 6/2, Cecchinato non ha mai mollato la presa, restando incollato al suo avversario nel secondo parziale, vinto poi al tie break, prima di prendere il volo, prima di demolire, nel vero senso della parola, il proprio dirimpettaio.
È da quel tiea break vinto 7-5 che Cecchinato ha costruito la sua fantastica vittoria, riuscendo a cuocere a fuoco lento l’iberico, al quale ha finito per lasciare la miseria di quattro giochi nel terzo e quarto set: 2/6 7/6 (5) 6/3 6/1 il punteggio finale, maturato in due ore e diciannove minuti, conditi da quella pressione incredibile e da quella voglia innata di continuare ad essere grande protagonista al Bois de Boulogne. Una vittoria bella, inaspetatta se vogliamo, ma meritata. Ora gli ottavi di finale, un sogno che si avvera e chissà che non sia ancora finita. Noi, chiaramente, ce lo auguriamo.
Thiem b. Berrettini 6-3 6-7 6-3 6-2
Bravo Matteo Berrettini, bravo lo stesso. Perchè tenere testa ad un giocatore come Thiem, di questi tempi, è un qualcosa che va al di là del punteggio finale del match odierno sul campo numero 1 del Roland Garros: 6/3 6/7 6/3 6/2 in due ore e trentasette minuti. Parte delle quali passate a tenere sotto scacco uno dei più forti giocatori del circuito su terra battuta. Matteo ha le qualità per andare molto avanti ed oggi la terra del Roland Garros lo ha confermato. Ha perso il primo set, dopo essere stato avanti per metà, ma è rimasto lì sul pezzo, non dando mai l’impressione di barcollare di fronte ad un giocatore navigato ed esperto. Berrettini si farà, perchè ha un coach che sa il fatto suo come Vincenzo Santopadre ed una persona come Umberto Rianna che, numeri alla mano, ha saputo sempre tirare fuori il meglio dal suo certosino lavoro. Ecco perchè crediamo che questo Roland Garros, al di là del risultato finale, sia veramente l’inizio di quel cammino che Matteo Berrettini merita. Per la sua volontà, per il fatto che anche oggi, nonostante la differenza di valori espressa dal terzo e quarto set, abbia voluto comunque continuare a spingere, a fare il suo gioco, a cercare di mettere in difficoltà Thiem, cosa che peraltro gli è riuscita benissimo nei primi due parziali.
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