D.Shapovalov b. (15) T. Berdych 1-6 6-3 7-6(5) (dal nostro inviato a Roma, Fabrizio Fidecaro)
Shapovalov non si ferma più. Reduce dalla semifinale di Madrid, che gli ha regalato un nuovo provvisorio career high al numero 29 ATP, il mancino australiano, al debutto negli Internazionali d’Italia, si regala lo scalpo di Tomas Berdych, quindicesimo del seeding, battuto con il punteggio di 1-6 6-3 7-6(5).
Il match, secondo di giornata sul centrale, non può avere inizio prima delle 17 inoltrate, per via della pioggia e dei tre set di Pouille-Seppi. Berdych indossa una tenuta scura e calza il cappellino rosso con la visiera al contrario da “discolo”, Shapovalov ha t-shirt immacolata e berretto bianco portato in maniera “canonica”. A prima vista potrebbe sembrare che il “ragazzino irriverente” sia il ceco, che invece conta sulla spalle ben quattordici primavere in più del rivale odierno.
E proprio in virtù della maggiore esperienza Tomas sfrutta con cinica attenzione la partenza lentissima di Denis per involarsi rapidamente sul 5-0 nel primo set. Chiude 6-1, ma già nell’ultimo game si notano le avvisaglie del risveglio del canadese, che manca due opportunità per recuperare uno dei break.
Per il break vero Shapovalov, ormai entrato pienamente in partita, attende il quarto game del secondo parziale. È bravo a difendere il vantaggio acquisito e porta il match al terzo. Il pubblico lo sostiene, incantato dall’ardore di un giovanotto che non esita a liberare il braccio, sferrando colpi rischiosi e spettacolari. Inevitabilmente non colpisce sempre il bersaglio, ma quando lo fa gli applausi sono scroscianti.
Come nel tie-break decisivo, disputato al termine di un parziale saldamente legato ai turni di battuta. Prendendo con costanza l’iniziativa Denis si porta sul 4-0, subisce la reazione dell’avversario che lo aggancia sul 5 pari, ma non si perde d’animo e vince d’autorità gli ultimi due scambi, suggellando il matchpoint con un magnifico rovescio lungolinea.
Il nativo di Tel Aviv, diciannove anni compiuti giusto da un mese, si prende così la rivincita sul ceco, impostosi, sempre di strettissima misura (7-6 6-7 7-5), nell’unico precedente head to head, tenutosi l’anno scorso sull’erba del Queen’s Club di Londra negli ottavi.
Arrivato quasi subito in conferenza stampa, Denis è logicamente di ottimo umore. «Questo è il mio primo anno completo nel Tour», ricorda, «oggi era la prima volta a Roma, per me ogni settimana è qualcosa di nuovo. C’è voluto un po’ di tempo per abituarmi, ma ora sto proprio godendomela». Intanto, al secondo turno, lo attende l’olandese Robin Haase, che ieri ha prevalso in rimonta sul russo Daniil Medvedev.
Altre partite (eddi)
Giornata abbastanza scialba, con partite tutte quante a senso unico, quelle che hanno completato il primo turno. C’era attesa per Tsitsipas-Coric, ma il croato si è fatto male e sull’1-4 ha preso baracca e burattini e ha piantato tutti. Questi punti dovrebbero regalare a Tsitsipas la top40, anche se in gara c’è ancora gente che potrebbe fare l’exploit. Vittorie molto facili con risultati molto simili sia per Schwartzman su Jarry, ed era abbastanza prevedibile, che di Dzumhur su Verdasco e questo non lo era, perché con Nando non si sa mai cosa aspettarsi. Peccato perché in genere contro Nadal il madrileno trova modo di far divertire il pubblico ma buon per Rafa che troverà il più addomesticabile bosniaco. I brutti ricordi di Miami, quando Nadal dovette ritirarsi sullo 0-3 del terzo, dovrebbe essere scomaparsi a Melbourne, dove lo spagnolo ha concesso la miseria di 5 game all’avversario.
(in aggiornamento)
Primo turno
D. Dzumhur b. F. Verdasco 6-3 6-1
D. Shapovalov b. [15] T. Berdych 1-6 6-3 7-6(5)
[Q] N. Basilashvili b. [Q] F. Baldi 6-4 4-6 6-4
[14] D. Schwartzman b. [Q] N. Jarry 6-4 6-1
B.[Q] S. Tsitsipas b. Coric 4-1 rit.
[16] L. Pouille b. [WC] A. Seppi 6-2 3-6 7-6(3)
Secondo turno
[9] D. Goffin b. [WC] M. Cecchinato 5-7 6-2 6-2
P. Gojowczyk vs [WC] L. Sonego
P. Kohlschreiber vs [13] J. Sock
[4] M. Cilic vs R. Harrison
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