F. Fognini b. G. Monfils 6-3 6-1 (Gianluca Atlante)
Le serate romane di Fabio Fognini hanno tutte un sapore particolare, intenso se vogliamo. Di passione, se pensiamo al tramonto dietro Monte Mario, lì dove finiscono per giacere le sue vittime. Come il francese Gael Monfils, il “panterone” transalpino, capace di non opporre la benché minima resistenza al talento nostrano di Arma di Taggia. Perché se di partita vogliamo parlare, nel lunedì di passione del nostro tennis maschile a questa 75esima edizione degli Internazionali Bnl d’Italia, quella c’è stata soltanto sino al 3-3 del primo set. Poi il Fognini che più amiamo ha fatto il Fognini che più amiamo e in men che non si dica ha guadagnato il secondo turno in 53 minuti e sette secondi di un match, lo immaginerete certamente, a senso unico. Roma e il Foro Italico, del resto, sono un quadro d’autore o, se volete, nel caso specifico la cornice di quel tramonto Felliniano in cui Fognini, questa sera, ci ha catapultati con le sue accelerazioni improvvise e quel modo di giocare, quando è in vena, che piace, eccome se piace. E lui, questa sera, è piaciuto molto bella prima sessione serale, appendice ovviamente, di questa settimana di passione in riva al Tevere. Avanti così, allora, sapendo di prendere il bello che verrà di un giocatore che rappresenta quanto di meglio l’Italia al maschile del tennis, possa avere e non è poco, vista la serata appena iniziata
dai nostri inviati al Foro Italico
[WC] M. Cecchinato b. P. Cuevas 2-6 7-5 6-4 (Simone Milioti)
Marco Cecchinato ha vinto una battaglia, solo così possiamo definire il primo turno che l’ha visto opposto a Pablo Cuevas. Era entrato in campo grintoso, ma Cuevas sin da subito lo aveva aggredito. Sempre in spinta l’uruguagio, indifferentemente se la palla gli arrivava sul dritto o gli capitava sul rovescio lui spingeva, forte, lungolinea. Il Ceck si lasciava aggredire e sembrava anche confuso, sulla palla break offerta in apertura provava una complicatissima palla corte che ovviamente non andava.
Cuevas approfittando della buona sorte conquistava anche un secondo break, solo dallo 0-4 Cecchinato iniziava a giocare costringendo Pablo ad annullargli due palle break nel sesto gioco. La prima con un dritto in cross, dopo un lungo scambio da fondo, e la seconda sorprendendolo scendendogli a rete dietro il servizio. Per il resto l’uruguaiano comandava lo scambio rispondendo molto più vicino dell’avversario e martellandolo sul rovescio spostandosi di dritto non appena ne aveva la possibilità, chiudendo il set per 6 giochi a 2.
Nel secondo Cecchinato partiva meglio, quantomeno non concedeva break in apertura, qualche accelerazione rabbiosa, qualche variazione per muovere Cuevas dalle sue sicurezze, salvava poi il quinto gioco dal pericoloso punteggio di 0-30. Cuevas fin lì continuava ad essere immacolato al servizio, Marco invece nel settimo gioco si ritrovava 0-30 e poi ad offrire una palla break nuovamente. Situazione come ad inizio match, stessa scelta di Cecchinato che per annullarla prova una palla corta, ma a differenza di quanto successo nel precedente set questa volta il colpo oltre che bellissimo è anche vincente. Se Cuevas accusa il colpo non lo dà a vedere anche perché ad offrire occasioni è sempre l’azzurro: altra palla break offerta al nono gioco, stavolta salvata indolore sull’uno-due, servizio e dritto. Il momento brutto però era passato perché Cecchinato acquistava fiducia, mentre Cuevas cominciava a sbagliare e non essere più troppo sicuro. Prima un game recuperato da 15-30 vinto ai vantaggi, poi sul 6-5 per Marco offriva una palla break/set pericolosissima, preso finalmente dalla tensione sbagliava cedendo il primo break della sua partita e il secondo set.
Il terzo set vedeva finalmente Cecchinato in partita, già solo nel primo game regalava un paio di vincenti lungolinea di rovescio da vedere e rivedere. Cuevas comunque restava molto solido sia da fondo campo che con il servizio. La partita saliva di livello quando nel quarto gioco i due si sfidavano in una serie di tocchi a rete niente male. Nessuno dei due però riusciva a far breccia nel servizio dell’avversario, nonostante in campo prima Cuevas si è leggermente infortunato alla mano, poi la nuvola di Fantozzi ha fatto capolino per cinque minuti, giusto il tempo di creare il panico e sospendere per pochissimo tempo. Al ritorno in campo il match riprendeva senza esclusione di colpi, solo che Cecchinato aveva due vantaggi: quello di servire per primo e quello di avere tutto lo stadio con lui. Probabilmente Cuevas ha avvertito, nuovamente come già successo a fine secondo set, tutta questa tensione e sotto 4-5 ha nuovamente ceduto il servizio nel momento di riacciuffare nel punteggio l’avversario, ancora una volta non era un semplice break ma significava cedere set e incontro.
Per Cecchinato è la seconda vittoria 1000 in carriera, la prima era arrivata a Montecarlo contro Dzumhur, al secondo turno aveva poi perso contro Raonic. In mezzo tra Montecarlo e Roma il trionfo a Budapest, adesso tornerà in campo domani affrontando un altro avversario che è stato, ed è, in top10: David Goffin.
[WC] M. Berrettini b. [Q] F. Tiafoe 6-3 7-6(1)
Molti meno problemi ha incontrato nel match successivo sul Pietrangeli Matteo Berrettini. Il tennista azzurro ha superato in due set il qualificato Francis Tiafoe. L’americano qualche mese fa aveva spodestato Federer dal trono, si giocava però sul cemento e si giocava in America in casa dell’americano.
Lungi da noi fare una relazione transitiva tra i tre, ci limitiamo solo a dire che sulla terra Tiafoe non è pericoloso allo stesso modo, inoltre Berrettini aveva dalla sua tutto il pubblico. Così è riuscito ad imporsi nel primo set grazie ad un break conquistato al sesto gioco. Nel secondo l’equilibrio e i servizi hanno retto sino al tie-break dove però l’americano è stato spazzato via, 7 punti ad 1 per Berrettini con tanto di pallina spedita fuori dal campo da un nervoso Tiafoe.
Prossimo turno non sarà facile allo stesso modo, anche dal punto di vista del tifo non è detto che sarà tutto per l’italiano contro il numero due del seeding e fresco vincitore di Madrid Sascha Zverev.
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