Sorteggiato ieri il tabellone del quarto Masters 1000 della stagione, un altro con un favorito d’obbligo, ovviamente Rafa Nadal. Molti gli assenti di prestigio, dal solito Federer a Cilic. Più degli avversari, che comunque non sono tenerissimi, per lo spagnolo numero 1 del mondo il pericolo potrebbe essere rappresentato dall’altura, anche se il margine che ha mostrato di avere tra Montecarlo e Madrid sembra poterlo mettere al riparo da sgradite sorprese.
Rafa comunque avrà un ingresso nel torneo non troppo morbido, visto che dovrà vedersela immediatamente contro Gael Monfils, a meno che le condizioni del francese non siano tali da non consentirgli di superare il qualificato che si troverà di fronte. Agli ottavi dovrebbe vedersela con Diego Schwartzman, che dopo un inizio di stagione è un po’ calato. Avversario non banale certo, ma sarebbe già sorprendente se arrivasse a cinque in un game. Ai quarti di finale lo spagnolo non è detto che troverà Thiem, che sembra attraversare un momento di incertezza, acuito dalla terribile lezione subita da Rafa a Montecarlo. Per arrivare all’appuntamento con Nadal, Thiem dovrà vedersela con uno tra Coric e Carreno-Busta e non è detto che possa uscirne sano e salvo.
Se sta bene, dovrebbe essere del Potro a sfidare Nadal in semifinale e provare a giocargli lo scherzetto che giocò a Federer a Indian Wells. Il quarto dell’argentino è abbastanza agevole, visto che affronterà prima uno tra Dzumhur e Benneteau e poi il superstite tra un Berdych che sembra vicino al ritiro e un Gasquet che lo è sempre sembrato. Nei quarti per del Potro poi ci sarebbe, più che Anderson, uno tra Bautista Agut o magari Kohlschreiber, insomma il cammino ideale per arrivare ben allenato da Nadal.
La parte bassa del tabellone, quella che dovrebbe essere “vinta” da Zverev il piccolo è un po’ più interessante. Il tedesco dovrà guardarsi subito da Tsitsipas, che però se arriverà in finale anche all’Estoril potrebbe essere stremato. Dovesse cavarsela si troverà di fronte probabilmente un italiano, magari non Lorenzi, che esordirà con Verdasco, ma, anche se non si sa mai, Fognini. Cammino agevole fino alla semi, perché nei quarti né Sock, né Isner su questa superficie, sembrano in grado di poterlo troppo impensierire. Certo, verrebbe da pensare che questo potrebbe anche essere un tabellone perfetto per Fognini ma considerato gli ultimi tempi siamo già contenti se arriva da Zverev.
Ultimo quarto di tabellone, il terzo dall’alto in basso, che un tempo sarebbe stato da ultimi turni di uno slam. A partire da quel Nishikori-Djokovic che fa venire una tristezza infinita e che chiunque vinca, il giapponese è favorito ma tutti aspettiamo il risceglio del serbo, non è certo detto che arriverà ai quarti. Più che i problemi al secondo turno, anche se comunque Medvedev o Edmund non andranno sottovalutati, il problema sarà agli ottavi. Sia Goffin, il favorito, sia Chung, in ogni caso sarà uno di questi che avrà più possibilità di arrivare a Dimitrov. Che dovrà stare attento a Raonic e, se ci arriva, a Pouille ma insomma, forse farà meglio a stare attento a sè stesso.
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