Interviste

Pliskova: “Questa bellissima macchina è un’ottima motivazione per avere la patente”

Karolina, a quando la patente?
A presto, sicuro. L’aver vinto questa bellissima macchina è un’ottima motivazione per avere la patente. Era in programma già da un po’ a dire la verità, ma poi coi miei impegni non ero mai in grado di farla. Per il prossimo anno vedrò di arrivare qui con la patente, sicuro.

Quale può essere stata oggi la chiave del match?
Praticamente tutti i match che abbiamo giocato erano molto simili. Sempre un tie-break, poi sempre un break nel secondo set. È sempre molto dura con lei e bisogna stare lì con la testa anche se si è sotto nel punteggio. Con lei tutto è possibile perché può giocare alcuni punti in maniera straordinaria e in altri invece regalare un po’, ma lei alla fine ha giocato in maniera molto solida senza regalarmi tanti punti. Ogni sua seconda di servizio saltava molto alta e mi rendeva difficile attaccare. Ho dovuto indietreggiare e cercare più che altro di far cominciare lo scambio. Alla fine ero piuttosto nervosa, ma è normale quando c’è la macchina lì che ti attende.

Tua sorella può guidare, magari lei può prendere la macchina di tanto in tanto.
Lei può guidare sì, ma sono almeno due anni che non si mette al volante, meglio di no.
CoCo ha cominciato molto bene, te lo aspettavi?
Veramente no, anche perché ho messo molte prime. Lei però ha giocato da subito molto bene. Poi però sono tornato nel match quasi subito, che è stata anche una fortuna, ma da lì in poi non ho più avuto grandi problemi fino alla fine del match. Io ero in attesa delle mie chance.

Parliamo della tua sfida contro la tua gemella Kristyna a Praga, come pensi sarà?
Ho questo pensiero in mente fin da ieri: come è, come sarà, come giocheremo. È un po’ una sfortuna. Sarà a Praga, per fortuna non in un torneo Slam, però ci saranno centinaia di persone che verranno a vederci, e il match sarà di mer*a.
Qui si gira verso la moderatrice
Oddio! Lei mi aveva detto che non dovevo più dire mer*a in conferenza stampa! No ma è che alla fine a noi non piace mai giocare contro perché sono sempre partite molto nervose e davvero non vorrei essere sua sorella in questi momenti, ma purtroppo è così”

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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