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Djokovic, ritorno alle origini: riecco Marian Vajda

Dopo le recenti deludenti uscite a Indian Wells e Miami, e il doppio addio ai coach Andre Agassi e Radek Stepanek, Novak Djokovic ritorna alle origini. L’ex numero 1 del mondo infatti si è allenato per tutta la settimana a Marbella assieme al fratello Marko e allo storico allenatore Marian Vajda in vista della stagione sulla terra rossa.

Non sappiamo se sia stata solo una parentesi temporanea oppure l’inizio di una nuova collaborazione tra i due, il cui primo “matrimonio” professionale,  aveva portato Nole al numero 1 del mondo e al successo di 12 tornei del Grande Slam. Dopo undici anni di proficua collaborazione, e 12 mesi post career slam decisamente deludenti, i due si erano separati, con Djokovic desideroso di dare una scossa al suo ambiente.

Dopo quasi un anno però, le intese con i nuovi allenatori (prima Agassi, entrato nello staff del serbo poco prima del Roland Garros 2017, poi Stepanek, arrivato nella pausa invernale), non sono mai decollate. Così Nole, come spesso accade, ha cercato di tornare alle origini, nella sua zona “comfort zone”, lavorando con persone che conosce e di cui si fida al 100%. Invece di scegliere di lanciarsi in una nuova avventura con (ancora) un nuovo coach, ha scelto di tornare al passato. Vedremo nei prossimi mesi se la vicinanza del suo storico coach saprà ridargli quella tranquillità per superare l’ultimo anno e mezzo di grande difficoltà fisica e mentale. I frutti della collaborazione potrebbero già vedersi dal Master 1000 di Montecarlo, torneo che aprirà la stagione primaverile sulla terra rossa europea. Il ritorno al top parte tutto, come sempre, dalla testa, prima ancora che dal recupero fisico. E probabilmente Vajda, in questo momento, potrebbe ridargli tranquillità, fiducia e (quello che più di tutto è il motore per tornare grande) motivazioni.

Redazione

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