[3] A. Zverev b. J.-L. Struff 6-4 4-6 6-4 (di Cristina Pozzoli)
Sascha Zverev soffre, gioca male ma alla fine vince il derby con Jan-Lennard Struff e raggiunge per la prima volta i quarti di finale nel Principato. Si dice che vincere giocando male fa bene alla fiducia e c’è da sperare che questo detto funzioni davvero per il numero quattro del mondo che dopo un primo set giocato ad un buon livello accusa un preoccupante passaggio a vuoto nel secondo e in parte nel terzo, in particolare per quanto riguarda l’aspetto mentale e il rendimento al servizio (58% di prime palle a fine partita e sette break subiti).
Sascha vince il sorteggio e sceglie di rispondere. Entrambi incamerano senza problemi i primi turni di battuta raccogliendo molto dalla prima ma poi calano probabilmente disturbati dal sole. Zverev è più attento durante gli scambi, insiste sul rovescio di Struff, gioca con buona profondità cercando gli angoli senza rischiare. La tattica paga, Struff è più propenso alla soluzione definitiva sfruttando tutta la sua potenza in special modo con il dritto ma commette troppi errori e cede il servizio nel terzo game. Sascha conferma subito il vantaggio e sembra in controllo del gioco ma nel sesto game inizia a manifestare problemi con la battuta e subisce il break a zero. Struff però non coglie l’occasione e gli restituisce subito il favore. Sascha usa bene il servizio e non si lascia più sfuggire il vantaggio chiudendo il set con una ace.
Il secondo parziale inizialmente ricalca le orme del primo. Dopo due agevoli turni chiusi dai servitori senza grossi patemi, seguono quattro break consecutivi. Il primo a dare via alle danze è Struff che nel terzo game cede la battuta con due doppi falli, un dritto a metà rete e un altro lungo. Subito dopo anche Sascha ci mette del suo e con tre erroracci da fondo si trova 0-40. Struff non sta ad aspettare e attacca subito la risposta, la seconda è vincente e il controbreak è servito. Il festival degli errori continua e non è più il fatto di servire contro sole a fare la differenza. Zverev cala in modo inspiegabile e impressionante, lascia l’iniziativa a Struff che può fare liberamente il suo gioco picchiando da fondo e attaccando in contro tempo. Il settimo game, come spesso accade, decide il set. In questo caso però, a differenza del solito, è l’unico servizio che Struff riesce a tenere a determinarne l’esito e poco importa se fallisce l’occasione di servire per il set sul 5-3 perché Zverev si dimentica della prima e non riesce più a vincere un turno di battuta. Sul set point si dimentica anche della seconda, commette doppio fallo, scaraventa la racchetta per terra e prende l’inevitabile warning.
Palle break protagoniste anche nel terzo set. Non si contano più, Zverev riesce a tenere il servizio per la prima volta dopo cinque break consecutivi nel quarto game grazie a due prime vincenti, un ace e un buon contributo di Struff. Una liberazione per il numero quattro del mondo che si carica, strappa subito il servizio a zero al connazionale e riacquista un briciolo di concentrazione. Piazza meglio il servizio, riduce il numero degli errori da fondo e sale 5-2 e servizio che però cede a zero, fedele al copione. Più facile procurarsi un match point in risposta, cosa che accade nel nono game, ma Struff annulla. Serve Sascha e riesce a mettere fine alla sofferenza ancora una volta con un grosso aiuto da parte del suo avversario che sul 30-30 sbaglia una facile volèe di dritto a campo spalancato regalandogli il secondo match point che non può fallire.
[6] D. Goffin b. [11] R. Bautista Agut 6-4 7-5 (di eddi)
Partita che ha confermato perfettamente le attese della vigilia con i due contendenti che non hanno mollato di un millimetro ma vinta dal più forte dei due, che in questo periodo è sicuramente Goffin. Il belga, reduce dal curioso infortunio all’occhio patito a Rotterdam, è sembrato completamente recuperato, dopo il tentativo poco felice di Miami e ha giocato un primo set impeccabile, piazzando il break quando doveva, nel nono game, senza mai rischiare sul proprio servizio. La sensazione, in quel frangente, era che l’accelerazione di ritmo di David non potesse essere alla portata dello spagnolo, che faceva enorme fatica ad arginare il belga. Tant’è che Bautista Agut si trovava rapidamente sotto anche di un 3-0 pesante nel secondo set, cosa che sembrava aver chiuso completamente i giochi. Invece, al termine di un game molto vibrante da cui usciva vittorioso, Bautista sembrava riuscire adeguarsi al gioco di Goffin, che però diventava molto aggressivo in risposta, andando a servire una prima volta per il match sul 5-2. Improvvisamente, come tennis vuole, quando tutti pregustavano la pausa, sul 40-15 Bautista non sbagliava più. Infilava un’incredibile serie di 14 punti a due e si trovava 15-0 sul 5 pari. Forse sfinito lo spagnolo interrompeva la serie, perdeva ancora il servizio e stavolta dava via libera a Goffin.
Ottavi di finale
[1] R. Nadal vs K. Khachanov
[5] D. Thiem b. [9] N. Djokovic 6-7(2) 6-2 6-3
[4] G. Dimitrov b. P. Kohlschreiber 4-6 6-3 6-4
[6] D. Goffin b. [11] R. Bautista Agut 6-4 7-5
[3] A. Zverev b. J.-L. Struff 6-4 4-6 6-4
M. Zverev vs R. Gasquet
A. Seppi vs K. Nishikori
[2] M. Cilic b. [14] M. Raonic W/O
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