K. Nishikori b. [Q] A. Seppi 6-0 2-6 6-3 (Piero Vassallo)
Il torneo di Monte Carlo di Andreas Seppi finisce al terzo turno contro Kei Nishikori. L’altoatesino subisce un bagel nel primo set, poi reagisce e gioca un grande secondo set ma non basta per qualificarsi ai quarti di finale.
Il giapponese, appena alla seconda partecipazione al torneo monegasco, torna nei quarti di un Masters 1000 dopo quasi un anno: l’ultima volta a Madrid nel 2017, poi prestazioni non all’altezza e un lungo stop per infortunio lo hanno fatto sprofondare in classifica e lo hanno tenuto lontano dai match più importanti.
Il 28enne di Shimane ha iniziato il suo 2018 dai tornei Challenger per poi riassaporare pian pianto il circuito ATP. Un buon torneo a New York, meno positive le esperienze di Acapulco e Miami mentre a Monte Carlo sta mostrando nuovamente un buon tennis e dopo le vittorie contro Berdych e Medvedev è arrivato anche il successo contro Andreas Seppi.
Per l’azzurro resta un ottimo torneo, partendo dalle qualificazioni ha vinto quattro incontro e anche oggi ha fatto una buona figura, eccezion fatta per i primi 25 in cui non ha funzionato niente. Pensare che è stato lui ad avere la prima palla break della partita, nel game iniziale del match, poi però Nishikori ha fatto tutto quello che ha voluto.
Qualche demerito di Andreas ma soprattutto tanti meriti di un Nishikori che non si vedeva da tempo in queste condizioni. Sempre aggressivo in risposta, capace di trovare gli angoli con il dritto, il giapponese ha dominato il primo parziale lasciando le briciole al suo avversario.
Seppi non si è lasciato abbattere dal bagel e nel secondo set è sceso in campo con un piglio diverso: ha trovato profondità nei colpi e ha iniziato a comandare lo scambio mentre dall’altra parte il giapponese è calato e la situazione si è ribaltata. Dal 2-1 Nishikori l’italiano ha vinto cinque giochi consecutivi e ha rinviato il verdetto al terzo.
Nel set decisivo c’è stato equilibrio fino al sesto gioco, quando Nishikori ha piazzato l’allungo decisivo. Seppi ha salvato un match point sul suo servizio ma nel gioco successivo il giapponese ha chiuso senza soffrire.
Ai quarti affronterà un Marin Cilic riposato (Milos Raonic ha dato forfait prima di scendere in campo) mentre bisognerà valutare l’entità dei fastidi al polso che ha accusato quest’oggi durante la partita. All’apparenza nulla di grave ma con un giocatore di cristallo come lui non si può mai star tranquilli.
[1] R. Nadal b. K. Khachanov 6-3 6-2 (Simone Milioti)
Altro match non troppo impegnativo per il numero uno del mondo, lo spagnolo ha battuto in un’ora e venti minuti di gioco il russo Khachanov e accede così ai quarti di finale dove incontrerà Dominic Thiem. Per Rafa è la 15ª vittoria consecutiva contro un russo, l’ultima sconfitta fu contro Davydenko a Doha nel 2011.
Match controllato più che dominato stavolta, il primo set poteva avere un parziale molto più pesante. Scappato inizialmente sul 3-0 Rafa sprecava la palla break che lo avrebbe portato sul 5-2 e servizio. Concedeva addirittura il contro-break a Khachanov, ma al momento di riportarsi in parità nei game il russo subiva lo strappo decisivo dello spagnolo. Nel secondo Nadal stava più attento e non si cullava su un solo break di vantaggio, ottenuto in apertura di parziale, conquistandone un secondo al quinto gioco.
Prossimo turno come detto ci sarà Dominic Thiem, l’unico che riuscì a batterlo lo scorso anno sul rosso, a Roma. Superato questo ostacolo Nadal sarebbe sempre più vicino al trionfo, che sarebbe l’undicesimo qui. Nadal è sembrato stare bene, addirittura da permettersi di cominciare lo scambio in risposta sui teloni, scomparendo quasi dall’inquadratura, e chiuderlo spesso a rete una volta lavorato ai fianchi il russo. Per il resto solito repertorio di Rafa: recuperi impensabili, passanti che lasciano fermo l’avversario e il dritto finalmente tornato profondo e fulminante.
[5] D. Thiem b. [9] N. Djokovic 6-7(2) 6-2 6-3 (Cristina Pozzoli)
Nell’incontro più atteso degli ottavi di finale, Dominic Thiem batte Novak Djokovic in rimonta e si regala per la prima volta i quarti a Monte Carlo. Buone sensazioni arrivano da Djokovic che ha chiuso il torneo mostrando segnali di ripresa sempre più concreti. Se Thiem non avesse avuto un black out totale nel primo set probabilmente avremmo assistito ad un’altra partita ma Nole è stato pronto ad approfittarne e per mezz’ora ha giocato un buon tennis. La condizione fisica è ancora precaria ma la strada è quella giusta.
All’inizio Thiem fa valere tutta la sua pesantezza di palla e sfonda ogni volta che nella sua metà campo arriva una palla morbida. Nole è remissivo, il suo sguardo è spento e non accenna alcuna reazione. Il break per l’austriaco arriva nel secondo game e gli permette di volare in un attimo sul 5-2 dominando in lungo e in largo. Nole ha un impeto d’orgoglio e annulla un set point con una prima vincente, salva la battuta, ma sul 5-3 Thiem serve per il set e visto il livello tenuto fino a quel momento i giochi sembrano fatti. L’austriaco senza problemi sale 40-15 e proprio quando gli manca solo un punto si fa prendere dalla foga, spara due dritti esageratamente fuori, regala al serbo la prima palla break con un doppio fallo e poi con un altro dritto scaraventato lontano dal corridoio cede il servizio. Il “come on” di Djokovic esplode e il suo sguardo si accende. La partita cambia direzione, Nole inizia a giocare come sa fare senza esagerare, conquistando sempre più campo prima di sferrare il lungo linea vincente di rovescio, mentre Thiem entra in confusione tattica totale compiendo le scelte più insensate proprio al tie break. Non c’è logica nel tirare un rovescio in corridoio dopo due scambi prendendosi un rischio pazzesco nel primo punto e ce n’è ancora meno nel ritentarlo dopo. Nole da parte sua è maestro nel dare il meglio di quello che ha nei momenti decisivi e il tie break si chiude 7-2 in suo favore.
Nel secondo parziale succede quello che sarebbe dovuto succedere nel primo se Thiem non avesse perso la testa. L’austriaco dimostra di saper cancellare dalla mente il disastro appena combinato e si rimette a colpire la palla con violenza e convinzione e Nole non ha la condizione fisica e la cattiveria necessarie per poterlo contrastare anche se ci prova. Thiem mette a segno due break nel quinto e settimo game e questa volta quando serve per chiudere il set fa le cose semplici senza strafare e sigla comodamente il 6-2.
Il set decisivo è inizialmente molto combattuto. Thiem continua a giocare in pressione tenendo il controllo delle operazioni nella maggior parte dei casi mentre Nole si difende con gran generosità ma via via sembra sempre più stanco. Quando gli scambi si allungano è sempre lui fisicamente a perdere il punto e resiste solo con la forza dei nervi che però non possono aiutarlo nel settimo game quando Thiem gli strappa il servizio a suon di sassate e Nole si arrende 6-3.
Ottavi di finale
[1] R. Nadal vs K. Khachanov 6-3 6-2
[5] D. Thiem b. [9] N. Djokovic 6-7(2) 6-2 6-3
[4] G. Dimitrov b. P. Kohlschreiber 4-6 6-3 6-4
[6] D. Goffin b. [11] R. Bautista Agut 6-4 7-5
[3] A. Zverev b. J.-L. Struff 6-4 4-6 6-4
R. Gasquet b. M. Zverev 6-2 7-5
K. Nishikori b. [Q] A. Seppi 6-0 2-6 6-3
[2] M. Cilic b. [14] M. Raonic W/O
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