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ATP Monte Carlo: facile Nadal, avanti Nishikori, Djokovic soffre con Coric

[1] R. Nadal b. A. Bedene 6-1 6-3 (Simone Milioti)
Iniziata la corsa all’undicesimo trionfo nel Principato di Rafael Nadal. Lo spagnolo tornato numero uno del mondo senza giocare dovrà per forza vincere per mantenere la vetta del ranking. Ovviamente è l’assoluto favorito, dopo essere rientrato in Coppa Davis, maltrattando Zverev, oggi ha fatto fare la stessa magra figura a Bedene.
Lo sloveno è andato quantomeno oltre l’ora di gioco, anche se Rafa non ha mai dato l’impressione di poter andare in difficoltà e anche dal punto di vista del gioco lo spagnolo è sembrato stare in palla. Mai pesante sulle gambe e mai troppo meccanico, sintomo che la pausa che si è preso dopo l’Australian Open gli è servita.
Oggi il primo set è cominciato subito con tre game di fila di Nadal, pregiudicando già il parziale per Bedene. Nel secondo l’equilibrio durava per i primi sei giochi, poi sul 3-3 Rafa infilava un’ulteriore serie di tre giochi che chiudeva l’incontro. Domani Nadal sfiderà in ottavi Khachanov.
K. Nishikori b. D. Medvedev 7-5 6-2 (Cristina Pozzolli)
Kei Nishikori apre il programma sul Campo Ranieri III con la convincente vittoria in due set contro Daniil Medvedev, compiendo un passo importante verso il ritrovamento della condizione migliore sebbene ancora lontana. La partita si gioca a fondo campo ed è subito evidente che avrà la meglio negli scambi il giocatore che riuscirà a trovare l’angolo o il cambio di direzione per primo. Medvedev è più aggressivo, la sua palla è veloce e profonda e Nishikori commette qualche errore di troppo. Nel secondo game il giapponese deve subito salvare due palle break e per farlo gioca d’esperienza mandando in confusione il russo con variazioni di tagli e direzioni. Sul ritmo però è sempre Medvedev a comandare e nel quarto game mette a segno il break, grazie anche a due doppi falli di Nishikori, ma restituisce subito il regalo e il servizio giocando con troppa leggerezza. Nishikori gioca in modo più razionale e appena ne ha l’occasione costruisce ottimi punti ma non trova sufficiente continuità per smorzare l’aggressività del russo, sempre in pressione a cercare il vincente. Con grande equilibrio il set si avvicina all’epilogo e, nel momento più delicato, Nishikori alza il livello, piazza due accelerazioni vincenti e una risposta sulla riga conquistando il break decisivo nell’undicesimo game. Ora è lui a comandare gli scambi e con gran sicurezza chiude 7-5 spegnendo l’esuberanza del russo che accusa il colpo e cede ancora il servizio nel game d’apertura del secondo parziale. Medvedev perde la pazienza, quando cerca l’accelerazione non trova più il campo mentre Nishikori prende sempre più in mano il controllo del gioco. Il doppio break per il giapponese, sfiorato nel terzo e nel quinto game, arriva nel settimo e gli permette di chiudere la partita in crescendo al servizio.
[9] N. Djokovic b. B. Coric 7-6(2) 7-5 (Cristina Pozzolli)
Novak Djokovic supera un test importante, batte Borna Coric, raggiunge gli ottavi e dà segnali di risveglio dimostrando nei momenti importanti della partita di saper tirare fuori qualcosa di molto vicino al suo tennis migliore. Il croato si conferma un giocatore molto solido, capace di annullare nove match point prima di cedere costringendo l’ex numero uno del mondo a dare il meglio nel finale. Prima dell’inizio l’esito della partita sembrava incerto, Coric è uno dei giocatori più in forma del momento, sbaglia poco, mentalmente non molla mai e batterlo non è facile per nessuno (chiedere a Roger Federer che rischiò la sconfitta contro di lui nella semifinale di Indian Wells). L’avvio del match però mostra un Nole diverso da quello visto ai Master 1000 statunitensi, malamente sconfitto da Benoit Paire e Taro Daniel. Anche se non è ancora la macchina invincibile che ha dominato il circuito per anni, sembra in crescita e, dopo aver aperto la partita con un turno tentennante al servizio, imitato dal suo avversario subito dopo, trova quindici minuti di grazia durante i quali segna un parziale di dodici punti a tre e sale 4-1 andando ad un passo dal 5-1. Sensazioni positive che però non trovano riscontro in termini di costanza. Bastano pochi gratuiti e la fiducia del serbo svanisce generando altri errori. Coric porta gli scambi sul braccio di ferro e alla lunga è lui ad avere la meglio sfruttando la discontinuità di Nole, che alterna gran giocate a momenti di buio totale, e mettendo a segno il contro break nell’ottavo game. Si arriva al tie break con la sensazione che sia Coric ad essere più presente, nonostante due palle break fallite nell’undicesimo game che gli avrebbero permesso di servire per chiudere il set. Djokovic però quando conta ritrova se stesso, va subito in allungo con una risposta di dritto sulla riga e, senza concedere niente al servizio sale 4-1. La tensione pesa come un macigno nella testa di Coric che commette un errore clamoroso sbagliando una facile smorzata e offre un altro mini break al serbo che ringrazia e fa suo il parziale. Il contraccolpo è notevole, Coric non reagisce e cede il servizio nel game d’apertura del secondo set. Djokovic, ancora una volta discontinuo, gli restituisce il favore ma Coric non riesce ad approfittarne per rientrare in partita e subisce un altro break. Il secondo vantaggio sembra quello buono per Nole che lo conferma e si avvicina al traguardo finale. Coric lotta, cerca di restare attaccato alla partita aggrappandosi al servizio ma Nole intanto acquista sempre più fiducia, si procura due match point in risposta che non riesce a convertire nel nono game, e subito dopo sale prepotentemente 40-0 con altri tre match point a disposizione e servizio. Inizia un’altra partita, Coric inserisce il pilota automatico e non sbaglia più, ottiene una palla del contro break e costringe Nole a tirare un ace per annullarla e poi un altro e un altro ancora per ottenere altri match point, fino ad arrivare a sette nel game, annullandoli tutti e riuscendo alla fine a rientrare in gara. Lo sforzo però si fa sentire subito, Coric non riesce a tenere la battuta e manda nuovamente Nole a servire per il match. Questa volta arriva solo un match point, il decimo, e Nole non se lo fa scappare siglando una vittoria che vale doppio in vista del prossimo turno che lo vedrà opposto a Dominic Thiem.

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