[Q] P-H. Herbert b. P. Lorenzi 7-6(7) 6-4
Termina già al primo turno il torneo di Paolo Lorenzi, il 36enne toscano viene battuto 7-6(7) 6-4 dal qualificato francese Pierre Hugues Herbert. Un match equilibrato in cui però l’azzurro ha giocato molto male i punti importanti.
Tre palle break non sfruttate ma soprattutto due doppi falli nei momenti cruciali del tie break hanno deciso il primo set. Nel secondo invece il francese ha allungato nel settimo gioco e Lorenzi non ha avuto la forza di recuperare.
Per l’italiano è la quattordicesima sconfitta nelle ultime sedici partite giocate, adesso farà tappa a Bucarest e poi a Istanbul per cercare di mettere fine a questo momento molto complicato. Per Herbert invece secondo turno di prestigio contro Grigor Dimitrov.
[9] N. Djokovic b. [Q] D. Lajovic 6-0 6-1
Esordio da sogno per l’ex-numero uno del mondo e due volte vincitore del torneo, la sfida in casa contro il connazionale qualificato è scivolata via in meno di un’ora di gioco. Punteggio imbarazzante per Dusan Lajovic che ha vinto il primo e unico game del suo incontro nel secondo gioco del secondo set.
Non se la sta passando bene Novak Djokovic, dopo le separazioni da Agassi e Stepanek recentissime è tornato ad allenarsi con Marian Vajda il suo coach storico. Vajda l’ha portato ai vertici del tennis mondiale e possiamo dire che quasi tutti i grandi risultati di Nole sono in parte anche suoi.
Questa vittoria, anche se con punteggio nettissimo, non deve far credere ai supporters di Nole che il peggio sia passato o che con Vajda nuovamente al suo fianco, un allenatore con cui sicuramente ha un buonissimo feeling dato che i due si trovano alla grande a lavorare insieme, la situazione sia finalmente svoltata. Ci sarà da migliorare perché anche in questo primo turno a Monte Carlo Djokovic è sembrato comunque falloso, spesso impreciso e lontano dalla miglior condizione. Basti pensare che Nole ha quasi faticato meno a rispondere che servire, concedendo negli ultimi due turni di servizio, entrambe le volte i vantaggi e nel game conclusivo anche palle break, all’avversario che era con la testa già in doccia.
K. Nishikori b. [12] T. Berdych 4-6 6-2 6-1
Il sorteggio beffardo li ha messi uno di fronte all’altro al primo turno, entrambi avrebbero preferito sicuramente un esordio più agevole, considerato anche che entrambi avevano bisogno di vincere. Per Nishikori, fuori per 5 mesi consecutivi e rientrato comunque a intermittenza, è importante ritrovare continuità. Per Berdych, sembrato un po’ appannato, sarebbe stato preferibile fare strada nel torneo, dopo che ad Indian Wells e Miami era uscito prematuramente, molto più di quanto la sua classifica dica.
Gli scontri diretti erano nettamente a favore del nipponico, 4-1 avanti. L’unico match vinto da Berdych però era arrivato proprio qui nel Principato nel 2012, torneo in cui il ceco si è sempre trovato discretamente raggiungendo la finale nel 2015, sconfitto poi da Djokovic, e facendo semifinali in altre due edizioni.
Il match odierno ha avuto storia solo nel primo set, quello poi vinto da Berdych. Nishikori invece nei restanti due parziali ha rimontato e lo ha fatto in maniera esagerata. Finalmente fisicamente il giapponese sta bene e lo ha mostrato in campo con i recuperi, corse e pose plastiche a cui ci aveva abituato. Traduzione sul campo, per uno spento Berdych, è che non c’è stato match una volta che Nishikori ha spinto sull’acceleratore.
B. Coric b. J. Bennetteau 6-2 6-3
Poco più di un’ora di partita è servita a Borna Coric per superare il veterano Julien Bennetteau. Per il croato è forse il momento migliore della carriera, da quando ha iniziato la collaborazione con Piatti il suo gioco è più concreto, i risultati si vedono e si sta materializzando sempre più una posizione in classifica mondiale di un certo peso.
All’esordio poteva nascondere qualche insidie l’incontro col francese, sia perché molto vicino a casa Bennetteau, sia perché molto esperto e capace di adattarsi ad ogni superficie di gioco. La partita però è stata una mattanza, due break per set in favore di Coric ed uno 0/4 alla voce palle break salvate per il francese completamente annichilito dal suo, di quindici anni più giovane, avversario.
Altre partite
Ad aprire il programa sul campo dei Principi è stato il finalista della scorsa edizione, Albert Ramos-Vinolas. Per lo spagnolo nessun problema contro l’americano Donaldson, gli americani da sempre faticano ad adattarsi alla terra battuta e quindi per Ramos è stato un primo turno abbastanza agevole.
Nel frattempo anche il connazionale Bautista Agut non ha faticato troppo a superare in due parziali, abbastanza netti, il tedesco Gojowzcyk. Si apre bene quindi il cammino degli spagnoli sulla terra battuta, anche se non avevamo molti dubbi.
A iniziare di mattina, ma terminare decisamente più tardi rispetto agli iberici, anche Andrey Rublev, il russo è stato il primo in questa giornata a giocare un match al terzo set, a costringerlo agli straordinari è stato Robin Haase. L’olandese, dopo aver ceduto il primo parziale al tie-break tirato, ha portato l’incontro al terzo cedendo soltanto al dodicesimo gioco rendendo meno facile la vita al russo.
Nella sfida Next Gen tra Tsitsipas e Shapovalov la spunta il qualificato greco, Raonic lascia un set al numero 365 ATP Lucas Catarina, Giller Muller batte Florian Mayer e Aljaz Bedene si guadagna il secondo turno contro Rafa Nadal superando Mirza Basic.
Risultati odierni:
[15] A. Ramos-Vinolas b. J. Donaldson 6-3 6-3
K. Nishikori b. [12] T. Berdych 4-6 6-2 6-1
[9] N. Djokovic b. [Q] D. Lajovic 6-0 6-1
[Q] S. Tsitsipas b. D. Shapovalov 6-3 6-4
[11] R. Bautista Agut b. P. Gojowczyk 6-4 6-3
B. Coric b. J. Benneteau 6-2 6-3
[14] M. Raonic b. [WC] L. Catarina 3-6 6-2 6-3
[Q] P-H. Herbert b. P. Lorenzi 7-6(7) 6-4
A. Rublev b. R. Haase 7-6(7) 2-6 7-5
G. Muller b. [LL] F. Mayer 7-5 6-4
A. Bedene b. [LL] M. Basic 6-4 7-6(3)
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