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ATP Budapest: Cecchinato completa l’impresa!

Chissà quante volte l’ha sognata una settimana così Marco Cecchinato, venticinquenne palermitano da domani top60 – sarà 59 – che una sola volta era riuscito a vincere due partite di fila in un torneo ATP.  Gli era successo non lontano da Budapest e chissà se è un caso o se l’aria dell’est Europa invece non gli sia per qualche misteriosa ragione congeniale. Quella volta, due anni fa a Bucarest, si fermò contro Delbonis, questa volta è arrivato fino in fondo. E se è vero che l’avversario di oggi non era certamente Nadal – e neanche Ferrer a dirla tutta – è anche vero che il cammino fino alla finale lo ha visto affrontare partite sempre contro pronostico, con le ultime due risolte dopo essere stato sotto di un set. Millman, dal canto suo, non può che essere soddisfato del suo torneo, visto che fin qui aveva giocato appena quattro partite a livello ATP sulla terra rossa, ovviamente perdendole tutte. È stato bravo a sconfiggere la testa di serie numero 1 e detentore del torneo, Lucas Pouille, e a reggere anche alle avversità della sorte, visto che oggi è sceso in campo appena tre ore dopo aver chiuso la semifinale contro Bedene.

La partita è stata a tratti piacevole, come avrebbero detto i vecchi cronisti, giocata da due tennisti dal tennis abbastanza classico e pulito, forse con qualche difetto di potenza, e molta titubanza nei momenti clou del match ma appunto senza quel “corri e tira” troppe volte visto negli ultimi anni. Merito forse anche della terra rossa, che difficilmente ti consente di giocare il colpo definitivo, soprattutto se, come detto, non ti chiami Rafa. Cecchinato ha sin dall’inizio cercato di sfiancare l’avversario, che evidentemente pensava potesse avere qualche problema via via che il match si prolungava, usando molto spesso la palla corta, con esiti alterni anche se complessivamente positivi. Ma a questo aggiungeva una buona solidità nello scambio e vari cambiamenti di ritmo che però è giusto dire che non è detto sarebbero bastati se Millman ogni tanto non fosse andato via non si sa se di testa o di gambe. Il break a terzo game ha dato a Cecchinato probabilmente l’idea che la partita potesse essere meno complicata delle ultime due ed è stato abbastanza sorprendente vederlo prima subire il break all’ottavo game e poi dover addirttura fronteggiare un set point nel game successivo. Risolta la questione con un buon servizio ad uscire Cecchinato ha anche evitato il tiebreak grazie ancora ad un brutto passaggio a vuoto dell’australiano che da 40-15 trovava modo prima di compiere un doppio fallo – farò peggio un’oretta dopo – e poi di sparacchiare due rovesci uno in mezzo alla rete e un altro larghissimo in corridoio. In mezzo Cecchinato piazzava un ottimo dritto e stavolta, quando andava a servire per il match, chiudeva al primo set point.

Il secondo set si apriva dando la sensazione che l’australiano fosse cotto. Rapidamente Cecchinato si guadagnava due palle break ma o si rilassava troppo o Millman chiamava a raccolta le residue energie, sta di fatto che non solo non gli riusciva il break ma rapidissimamente si trovava sotto addirittura per 3-0. Cecchinato adesso faticava a tenere il servizio e non trovava la misura dei colpi in risposta e quando andava 15-40, sull1-4, sembrava che niente potesse salvarlo dal terzo set. Invece il palermitano difendeva egregiamente il servizio e nel turno di risposta approfittava, con qualche incertezza, dell’atteso cedimento dell’australiano. Millman cedeva così il servizio e si faceva raggiungere sul 4 pari, faticando sempre di più negli spostamenti. Era abbastanza evidente che i continui drop-shot di Cecchinato avevano lasciato tracce nelle gambe dell’australiano che nel nono game si arrendeva con due doppi falli di fila sul 30 pari, consegnando match e torno nelle mani del palermitano. Il nastro che mandava dall’altra parte del campo il match point era l’inevitabile epilogo di una settimane bella e fortunata.

Cecchinato conquesti quindi il suo primo titolo ATP raggiunge il suo top ranking, diventando il terzo tennista italiano. Considerata l’età può ambire ancora a qualcosa di meglio. Da programma dovrebbe andare a Monaco, dove il sorteggio lo ha messo di fronte a Fognini. Se giocherà ne sapremo di più di quanta vera fu la gloria di questa settimana.

Finale

[LL] M. Cecchinato b. J. Millman 7-5 6-4

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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