Ovviamente giochi per i titoli, ma guardi anche a queste sfide, avere contro un nuovo giocatore, in crescita, come un altro test per te? Loro arrivano tutti per sfidare te.
Non sono certo che arrivino per me, però è una sfida, ovviamente. Mi era stato chiesto cosa mi aspettassi oggi da Chung e non ero molto sicuro, lo ricorderete. Avevo un piano, ma ho dovuto correggerlo di continuo. Forse per il vento, l’avversario, perché prima non conosci la sua strategia. Mi diverte. Mi piace quando c’è l’ignoto, anche se a volte può spaventare, ma era tutto ok. C’era una grande atmosfera e un po’ di vento. Lui poi è un gran giocatore, sono contento di aver trovato il modo di vincere. Lo avete visto, ho cominciato bene, ma poi ho dovuto lottare, ho ritrovato il mio gioco e sono riuscito a difendermi al servizio, salvando palle break importanti all’inizio del secondo set. Credo che quella sia stata la chiave del match, quei quindici minuti in cui ho fatto il break alla fine del primo e ho salvato il mio servizio in inizio di secondo set. Per cui sono felice, una buona partita e ho giocato bene.
Questo è il tuo miglior inizio di stagione dal 2006, cosa c’è di diverso da allora?
Dodici anni fa, molto tempo. Non lo so. Cosa stavo facendo allora? Non ricordo quale torneo giocai per primo e vinsi. Onestamente non riesco a ricordarlo. (sorride)
Posso supporlo però, perché ero nella striscia di trenta o quaranta partite vinte, con l’anno appena iniziato e quest’anno no. Sarei dovuto tornare di nuovo in Australia. (sempre sorridendo ndr)
No, a parte tutto, è un grande inizio. Spero di vincerne ancora una e battere la mia miglior serie sabato. Non sarebbe male.
Hai detto che questo torneo ti piace molto. Vorrei sapere cosa pensi del progetto cominciato tre anni fa con il murales dei campioni che fanno qui a Indian Wells. Cosa ne pensi dell’idea e di quello che hai svelato la scorsa settimana?
Mi piace, è fatto bene. Ho anche incontrato l’artista. Credo abbia fatto un buon lavoro, è una cosa diversa, non avevo mai visto nulla di simile. Ho visto gli altri murales, nella stanza dei campioni quando aspetti di entrare sul centrale, di Novak a altre leggende del tennis. C’è anche Billie Jean, anche quelli sono molto artistici, belli. Quindi è bello averne ora uno mio con cui la gente potrebbe farsi delle foto. Mi sono divertito a passare il tempo con i bambini perché hanno un progetto artistico su questo e suppongo sia bello avvicinarli al tennis e a me, per me poterlo fare. Abbiamo avuto dei bei momenti. Loro erano felicissimi. Questo è ciò che ricordo, onestamente.
Cosa ti è piaciuto di Chung? Del suo gioco?
Ha un’ottima intensità ed è solido mentalmente. Mi piace la sua velocità di palla, in entrambi i colpi. Sono palle sempre pesanti e cariche. Nel gioco di oggi vuol dire molto. Poi, è molto forte in difesa e gli piace venire a rete. Penso che abbia un ottimo futuro.
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