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ATP Miami: avanti Zverev e del Potro, sorpresa Isner contro Cilic

[4] A. Zverev b. [17] N. Kyrgios 6-4 6-4 (Piero Vassallo)

Doveva essere il piatto forte del programma maschile, invece il match di ottavi tra Alexander Zverev e Nick Kyrgios non è stato all’altezza delle aspettative. Si è visto qualche bel colpo, ma di partita vera ce n’è stata poca forse anche a causa delle non perfette condizioni dell’australiano.

Un’ora e 12 minuti fatti di scambi molto brevi e colpi a tutto braccio che alla fine premiano il tedesco, dominatore nelle fasi iniziali del primo set tanto da portarsi sul 5-1 in pochi minuti. La reazione di Kyrgios è servita a ridurre le distanza fino al 5-4 ma Zverev è stato bravo a fermare la rimonta del 22enne di Canberra.

È bastato invece un break nel quinto gioco per indirizzare il secondo set: male Kyrgios che con due palle corte mal eseguite ha si è praticamente consegnato all’avversario. Il doppio 6-4 finale manda Zverev ai quarti e ad attenderlo c’è il croato Borna Coric: il tedesco è la testa di serie più alta rimasta in gioco e forse anche il primo favorito per la vittoria finale, sta a lui confermarsi per conquistare il terzo Masters 1000 in carriera.

[5] J. Del Potro b. [22] F. Krajinovic 6-4 6-2 (Francesca Padoin)

Appena dopo l’uscita di scena di Angelique Kerber contro Sloane Stephens fanno il loro ingresso in campo il favorito del torneo, Juan Martin del Potro ed il serbo Filip Krajinovic, per un posto nei quarti. Il numero 27 del mondo sta giocando molto bene quest’anno, dopo aver raggiunto l’apice con la semifinale nell’ATP 500 di Dubai, ora è agli ottavi del Masters 1000 ma tuttavia non ha ancora la completezza per battere questo del Potro.

Inizio un po’ altalenante per l’argentino che mescola gran servizi a parecchie seconde morbide ed il serbo, appena presa misura dell’avversario, ne approfitta spingendo molto e cercando di tenere il palleggio, riuscendo ad ottenere il break già nel quarto game. Ma è questione solo di tre giochi perché del Potro non approfitti di un momento di calo del serbo e di una palla corta completamente senza senso dell’avversario per pareggiare e poco dopo passare in vantaggio su un confuso Krajinovic.

Al momento però di servire per il set l’argentino rallenta e serve facili palle all’avversario che chiude facilmente portando il tutto ai vantaggi. Del Potro sembra affaticato e la tattica del fargli macinare chilometri del serbo sembra funzionare se solo lo stesso riuscisse a stare dietro ai top spin profondi giocati dall’argentino.

In questi scambi si vede la classe di del Potro che, seppur in affanno, riesce a piazzare colpi profondi e carichi da posizioni difficili e a Krajinovic, dopo aver portato l’avversario a rischiare due break, non resta che cedere e consegnare il set. Il secondo parziale è molto più agevole per il numero 6 del mondo che accelera fin da subito e si porta avanti di un break. Poco da fare per Krajinovic che ora sbaglia molto anche col servizio e cerca di scendere a rete per spezzare il ritmo all’avversario invano.

Infatti del Potro recupera tutto e spinge portando all’errore il serbo che inizia a giocare senza una strategia precisa. Ormai l’argentino ha compreso il gioco del serbo e ripreso fiducia nel suo ed in meno di un’ora e mezza riesce a chiudere la partita e a non affaticarsi troppo per affrontare domani il canadese Raonic, vincitore su Chardy.

[14] J. Isner b. [2] M. Cilic 7-6(0) 6-3 (Piero Vassallo)

Dopo la testa di serie numero 1, il Masters 1000 di Miami 2018 perde anche il numero 2 del seeding: Marin Cilic viene eliminato negli ottavi da John Isner col punteggio di 7-6(0) 6-3. Altro risultato sorprendente dopo le sconfitte di Grigor Dimitrov contro Jeremy Chardy e soprattutto quella di Roger Federer contro Thanasi Kokkinakis.

Grandi meriti a Isner, che aveva già vinto due confronti diretti (Due anni fa a Parigi-Bercy e lo scorso anno a Roma) ma mai si era imposto sul cemento all’aperto contro il croato. Ci riesce in uno dei tornei di casa, dove in realtà non ha mai fatto faville eccezion fatta per la semifinale del 2015.

L’americano è stato perfetto al servizio, ha mantenuto una percentuale altissima di prime palle in campo (73%) e non ha sbagliato niente nel tie break del primo set. Viceversa Cilic è mancato proprio nel momento più importante, incassando un 7-0 senza appello.

Per vedere la prima palla break dell’incontro bisogna attendere il quarto gioco del secondo set, a guadagnarsela è Isner che però non riesce a sfruttarla. Poco male perché alla seconda chance, nell’ottavo gioco, il break arriva e lo statunitense può servire per il match. Game a zero e ritorno nei quarti a Miami dopo tre anni, con la concreta possibilità di fare ancora strada.

[29] B. Coric b. D. Shapovalov 7-6(2) 4-6 6-4 (Andrea Iaccarino)
Borna Coric sconfigge in due ore e diciotto minuti Denis Shapovalov in un match bellissimo, che probabilmente coinvolge insieme al match Kyrgios-Zverev (e a Chung, che con la vittoria con Sousa si porta già al numero 19), la maggior parte dei maggiori prospetti per il tennis futuro nella giornata odierna. Questa convinzione può essere rafforzata dal fatto che già oggi, nonostante le tenere età dei due (soprattutto del canadese) vi sia stata una partita mozzafiato, combattuta e giocata a viso aperto, che servirà molto a Shapovalov, il cui bagaglio di partite era nettamente più ridotto di quello del croato (sebbene in alcuni momenti avremmo potuto tranquillamente non accorgercene).
‘’I got ice in my venis’’ aveva detto il next-gen canadese dopo la vittoria con Sam Querrey, partita terminata con un 7-5 al terzo e Shapovalov che ha voluto così esaltare la sua freddezza nei momenti chiave in cui la pressione avrebbe potuto schiacciarlo. Probabilmente questo stesso ghiaccio si è sciolto nel match con Coric verso la fine del match, quando ha concentrato tre doppi falli nel game dove ha perso la battuta ma ha anche trovato la forza di salvare due match point, e si è arreso al croato con il punteggio di 7-6(2) 4-6 6-4 a suo sfavore.
Tra i due vi era stato un solo precedente: un incrocio a inizio stagione in un primo turno di lusso di Coppa Davis, finito con un triplo 6-4 a favore del croato che adesso rafforza il vantaggio negli h2h. Il primo set è stato deciso da un tie-break dominato da Coric, con Shapovalov che cominciava a sbagliare e l’avversario dava un’idea di maggiore solidità. Il canadese ha dovuto soffrire e aspettare (annullando tre palle del 2-0 sul suo servizio), ritrovando poi il suo tennis spettacolo che gli ha permesso di ottenere un break, seguito da controbreak e da un ulteriore break che ha definitivamente assegnato il secondo parziale a Shapovalov. Qui avremmo potuto dare per favorito anche il canadese che, rinunciando in alcuni casi alla sua solita ricerca del vincente e grazie allo slice esterno sul servizio che ha fatto male a Coric per tutta la partita, sembrava poter portare a casa il match.
Nel terzo è stato fatale il servizio perso sul 4-5, dopo aver recuperato anche un break, e proprio nell’ultimo game abbiamo visto il braccio che tremando commetteva 3 doppi falli (riportandoci obbligatoriamente all’età del giocatore), ma allo stesso tempo con coraggio annullava due match point. Coric sfiderà il vincente di Zverev-Kyrgios e continua il percorso positivo dopo le vittorie con Mayer ed il n.8 del seeding Sock, il tutto dopo la semifinale raggiunta a Indian Wells e persa solo in rimonta con Federer. La crescita è continua ed evidente anche per Shapovalov, che esattamente un anno fa centrava le finali dei Challenger di Guadalajara in Messico e di Drummondville in Canada, prima di mettersi in mostra sempre a casa sua nel mese di agosto, sconfiggendo a Montreal anche del Potro e Nadal. La sensazione è che questa sfida, che già oggi ci ha affascinato, ci potrà affascinare ancora più in là nel tempo, probabilmente con i due giocatori in lotta per obiettivi maggiori.
[19] H. Chung b. J. Sousa 6-4 6-3 (Piero Vassallo)

Semifinale a Melbourne, quarti a Indian Wells e quarti (almeno) a Miami. Hyeon Chung fino ad ora non ha mai deluso nei grandi appuntamenti del 2018, il campione delle Next Gen Finals della scorsa stagione è tra i migliori otto anche a Key Biscayne grazie al successo sul portoghese Joao Sousa.

6-4 6-3 in un’ora e dieci minuti per il numero 19 del seeding, decisamente superiore al suo avversario. Chung ha giocato una buona partita, con personalità, dimostrandosi un giocatore sempre più maturo e in costante crescita.

Un break nel settimo gioco è bastato per vincere il primo set, quello ottenuto in apertura del secondo parziale gli ha spianato la strada verso il successo. In mezzo un unico brivido, la palla break concessa nell’ottavo gioco prontamente annullata. Il coreano si giocherà un posto in semifinale con John Isner mentre il suo ingresso nella top 20 è sempre più vicino e potrebbe avvenire anche in caso di sconfitta con l’americano.

[20] M. Raonic b. J. Chardy 6-3 6-4 (Piero Vassallo)

Buona prova per Milos Raonic che si qualifica per i quarti di finale del Masters 1000 di Miami: il canadese batte Jeremy Chardy col punteggio di 6-3 6-4 in poco meno di un’ora e mezza e ora sarà rivincita contro Juan Martin del Potro che a Indian Wells lo aveva maltrattato in semifinale.

Un risultato che conferma i progressi dell’ex top 10, rimasto ai box per tutta la seconda metà della passata stagione e ora tornato a esprimersi su buoni livelli. Finisce negli ottavi il buon torneo di Jeremy Chardy, bravo a eliminare Grigor Dimitrov e prossimo avversario dell’Italia nel quarto di finale di Coppa Davis in programma tra dieci giorni a Genova.

Risultati:

terzo turno

F. Tiafoe b. [10] T. Berdych 6-7(2) 6-2 7-6(1)

ottavi

[16] P. Carreno Busta b. [31] F. Verdasco 6-0 6-3
[4] A. Zverev b. [17] N. Kyrgios 6-4 6-4
[29] B. Coric b. D. Shapovalov 7-6(2) 4-6 6-4
[6] K. Anderson b. F. Tiafoe 7-6(3) 6-4
[5] J.M. del Potro b. [22] F. Krajinovic 6-4 6-2
[20] M. Raonic b. J. Chardy 6-3 6-4
[19] H. Chung b. J. Sousa 6-4 6-3
[14] J. Isner b. [2] M. Cilic 7-6(0) 6-3

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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