[23] H. Chung b. [30] P. Cuevas 6-1 6-3 (Francesca Padoin)
Il giovane coreano continua a stupire in positivo per la sua costanza di rendimento e solidità ma anche in negativo per la mancanza di coraggio nei momenti che contano e nella partita, valida per i quarti, contro Cuevas non delude andando a procurarsi il break fin dall’inizio. Chung anticipa e spinge molto con palle cariche di top spin a cui l’avversario riesce solo a ribattere ma mai ad essere insidioso. Cuevas appare molto debole al servizio, commettendo doppi falli nei momenti fondamentali del match, e Chung ne approfitta capitalizzando alle prime occasioni di break. Così in appena 22 minuti il coreano vince il primo parziale. Finora c’è poco da dire: Chung non sbaglia nulla e, dopo essere partito aggressivo, può ora giocare sciolto ed in sicurezza. Viceversa l’uruguagio appare nervoso, forzando su molte palle invece di tenere lo scambio, e sbagliando parecchio col servizio tanto da avere un impressionante 30% di seconde vinte contro il 100% del coreano.
Il secondo parziale non inizia meglio per Cuevas che, dopo due begli scambi, manca una palla per un rimbalzo strano e da lì torna a sbagliare sia tatticamente che nella misura dei colpi. Il coreano intanto continua a servire molto bene e tenere gli scambi senza particolare fatica lasciando all’uruguagio il tempo di sbagliare per eccessiva fretta di chiudere lo scambio. Cuevas sembra infatti con la testa altrove e lo scambio più bello che gioca, paradossalmente, è quello che consegna il secondo break del set a Chung. Al momento di chiudere però la mano di Chung trema mentre Cuevas sembra aver trovato la determinazione che gli mancava e dopo ben 16 minuti di gioco il coreano consegna il game a Cuevas che si carica e ottiene un altro break contro un irriconoscibile Chung. Solo gli errori dell’uruguagio consentono infine al coreano di chiudere e proseguire verso i suoi primi quarti in carriera in un Masters 1000 ma il quinto game rimane esplicativo dei problemi di gestione dei momenti importanti che il coreano ha sempre avuto. Domani incontrerà il vincitore fra Federer e Chardy.
B. Coric b. T. Fritz 6-2 7-6(6) 6-4 (Giorgio Cammarosano)
È il croato Borna Coric a qualificarsi ai quarti di finale degli Indian Wells, in una battaglia forse più combattuta del previsto contro il coetaneo Taylor Fritz, durata oltre le due ore di gioco. Cede non senza lottare l’americano, che a tratti è apparso troppo nervoso nonostante il sostegno incondizionato del pubblico. Il beniamino di casa soprattutto nella prima parte di gara si è più di una volta lamentato delle condizioni ambientali, a causa di un vento che – apparentemente – non gli dava la possibilità di colpire come voleva.
I numeri d’altra parte non sorridevano particolarmente al ventenne californiano, se consideriamo che Coric nei 3 turni precedenti aveva lasciato solo 9 game ai suoi avversari. Non particolarmente indicativo invece lo storico tra i due, com’era da aspettarsi data la giovane età di entrambi. Il fato li aveva messi di fronte solo una volta prima di oggi, al primo turno del Roland Garros 2016: in quel caso aveva comunque trionfato il croato, con un netto 3-0.
La partita sembra subito incanalarsi sui binari giusti per Coric, complice un inizio tentennante del proprio avversario, dovuto probabilmente anche al forte vento: troppo imprecisa la prima (35%) e troppo debole la seconda di servizio di Fritz, sulla quale il giovane croato è andato a nozze, chiudendo senza particolari problemi 6-2 in meno di mezz’ora di gioco.
Chi si aspettava un secondo set simile al primo è rimasto sorpreso: nel secondo parziale il californiano si presenta infatti più convinto, cresce al servizio (che riesce a mantenere praticamente senza difficoltà) e, grazie ad un passaggio a vuoto del croato, si porta sul 5-3 con la possibilità di servire per il set. Il nono game è però la dimostrazione di come il giovane americano non sia ancora pronto quando il punteggio lo impone, pur avendo nel suo bagaglio colpi importanti. Prima salva una palla break obbligando Coric all’errore di dritto, e successivamente regala il game all’avversario con un errore gratuito a rete cui fa seguito un imbarazzante doppio fallo. Il set si trascina lentamente al tie-break, dove accade l’impensabile: Coric si porta rapidamente 4-0, e quando tutto sembra lasciare presagire il finale cede entrambi i servizi a Fritz, che prende coraggio e si porta fino al 5-4 a favore. Due punti consecutivi permettono comunque al croato di arrivare al match-point, che l’americano sventa con un fantastico dritto inside-in che lo rimette in carreggiata. Fritz grazie ad un’ottima prima di servizio seguita a rete si regala il primo set-point, trasformato grazie ad un errore incredibile di Coric, che dopo essersi aperto il campo benissimo spedisce a rete una facile volee. Bravo l’americano a non mollare, ma clamoroso l’errore del croato.
Il terzo set, quello nel complesso giocato meglio da entrambi, inizia sulla falsariga del secondo, con Fritz che si porta subito sul 2-0, prima di essere immediatamente riacciuffato sul 2-2. I due mantengono il servizio fino al decimo game. È Taylor Fritz che serve per rimanere nel match, ma è subito costretto a fronteggiare due match-point. Salva il primo aggrappandosi al servizio, il secondo grazie ad un gratuito dell’avversario. Capitola però alla terza occasione, e nella maniera più crudele, ancora con un doppio fallo (il primo del set).
Può comunque ritenersi soddisfatto l’americano, che nel torneo di casa riesce spesso a ritagliarsi il suo spazio. Importante vittoria invece per Coric, che approda per la terza volta ai quarti di finale di un Master 1000, dove se la vedrà con il vincente tra Kevin Anderson e Carreño Busta.
La altre partite
Dopo la vittoria contro Cilic, Kohlschreiber era chiamato a confermare il suo buon momento contro Pierre-Hugues Herbert, arrivato quasi per caso ai suoi primi ottavi di finale di un Masters 1000. Non ha demeritato il francese anche perché Kohlschreiber ha un po’ tentennato nel momento di chiudere, facendosi recuperare il break di vantaggio. Il tedesco ha però giocato un tiebreak impeccabile e adesso, alla veneranda età di 34 anni, giocherà un quarto di finale a distanza di 7 anni e mezzo dall’ultima volta, nell’agosto del 2010 a Cincinnati.
Sono cinque e mezzo invece gli anni che ha dovuto aspettare Sam Querrey prima di tornare ai quarti di finale di un Masters 1000. L’ultimo statunitense in gara ha superato Feliciano Lopez al termine di una partita, come prevedibile, in cui chi ha servito ha concesso molto poco all’avversario. Giusto una coppia di break e controbreak all’inizio del match e poi quasi più nulla. Ma Querrey è stato bravo ad approfittare delle poche occasioni concesse dallo spagnolo e adesso può puntare alla sua prima semifinale. La giocher contro Raonic, che ha battuto Baghdatis senza scendere in campo per via del ritiro del cipriota.
Ottavi di finale
[18] S. Querrey b. [28] F. Lopez 6-3 6-4
[6] J.M. del Potro b. L. Mayer 3-6 7-6(2) 6-3
[32] M. Raonic b. [Q] M. Baghdatis W/O
[31] P. Kohlschreiber b. P.H. Herbert 6-4 7-6(1)
[1] R. Federer b. J. Chardy 7-5 6-4
[23] H. Chung b. [30] P. Cuevas 6-1 6-3
B. Coric b. T. Fritz 6-2 6-7(6) 6-4
[7] K. Anderson b. [11] P. Carreno-Busta 4-6 6-3 7-6(6)
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