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Atp Rotterdam, Federer oltre la storia: a quasi 37 anni è di nuovo numero uno del mondo

Adesso anche la matematica si inchina a Sua Maestà Roger Federer. Da quando lo scorso anno tornò vincente a Melbourne, proseguendo poi il suo dominio ad Indian Wells e Miami era chiaro a tutti che fosse il giocatore più forte in quel momento all’interno del circuito.

La matematica, o meglio la classifica, però non lo ha potuto riconoscere fino a fine anno, dove comunque Nadal fece di tutto per impedire che ciò accadesse. Ad inizio di quest’anno con la riconferma del titolo all’Australian Open Federer si portava a ridosso di Nadal: 9760 punti per lo spagnolo contro i 9605 dello svizzero.

Una manciata di punti li separavano e Federer ha deciso di non attendere il classico appuntamento di Dubai, ma parlando con l’amico Krajicek – già dopo la finale australiana – si è fatto dare una wild card per partecipare a Rotterdam, un torneo che in passato aveva già vinto due volte. Così bastava raggiungere la semifinale, superare tre turni, tre partite, per incamerare 180 punti e superare così Nadal, anche se solo di 25 punti lunedì prossimo.

Adesso tutto questo è realtà, il sorpasso è avvenuto, sarà ufficiale solo da lunedì, fino ad allora sarà numero uno in pectore, numero uno del mondo dopo 5 anni e 3 mesi dall’ultima volta che fu nel novembre 2012, il quattro precisamente il giorno seguente cedette lo scettro a Djokovic. Ovviamente Federer avrebbe tempo di mettere qualche centinaio di punti di distanza tra lui e l’eterno rivale andando a vincere il torneo, ma tutto questo una volta tanto potrebbe anche non interessare all’elvetico che già così entrerebbe per l’ennesima volta nella storia del tennis. Sarà il numero uno più vecchio di sempre: 36 anni e 6 mesi contro i 33 anni e 1 mese che aveva Agassi nel 2003 quando fu per l’ultima volta numero uno del mondo.

[1/WC] R. Federer b. R. Haase 4-6 6-1 6-1

Il match è stato teso, come d’altronde anche i precedenti due turni contro avversari tutt’altro che temibili. Il servizio, che da più di un anno a questa parte è tornato a fare la differenza, non lo aveva tradito nei primi due turni, in cui non aveva concesso palle break, e neanche oggi almeno sino al quattro pari del primo. A quel punto Federer accusava un po’ di tensione e cedeva il servizio all’olandese che sfruttava subito l’occasione e vinceva un set  a Federer, l’unico ad averne vinto uno nel 2018, insieme a Cilic che in finale all’Australian Open ne ha vinti due.

Calava Haase o forse si rilassava Federer che iniziava subito col break nel secondo set. Iniziava la sua rimonta e lo svizzero tornava FedExpress infliggendo una serie di 12 giochi a 2 all’olandese che non poteva opporsi allo strapotere in campo dell’elvetico. A fine match una piccola cerimonia, non usuale praticamente in mezzo al torneo, con lo svizzero celebrato da quel Richard Krajicek che concedendogli la Wild Card gli ha dato la possibilità di raggiungere questo ulteriore e grandissimo traguardo.

Simone Milioti

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