Non che la partita fosse semplice, Leonardo Mayer è un giocatore che è riuscito persino ad avere un match point contro Federer in un “1000” e a dare qualche fastidio a Nadal negli slam, ma era forse lecito aspettarsi qualcosa di più dal numero 22 del mondo e numero 1 italiano, avanti 3-0 negli scontri diretti. Invece Fognini ha resistito, si fa per dire, appena per 74 minuti, pagando caro il passaggio a vuoto nella parte centrale del match. Fognini era andato avanti di un break sul 3-2, ha avuto la palla del 4-2, poi si come spenta la luce. Mayer ha capitalizzato tutto, grazie anche ad un parziale di 9-1 ha replicato nell’ottavo game il break del sesto e ha chiuso a zero sul proprio servizio.
All’inizio del secondo set Fabio ha interrotto l’emorragia, ma purtroppo solo temporaneamente. Mayer è scappato già al terzo game, ha rintuzzato l’ultimo tentativo di rientro dell’italiano annullando due palle break nel sesto game e ha chiuso al primo match point brekkando ancora Fognini. Poche recriminazioni per l’azzurro che ha un programma impegnativo (prima dei mille nordamericani giocherà a Rio e San Paolo) necessari per cercare di non subire eccessivamente il contraccolpo in classifica che arriverà presumibilmente a Miami, dove dovrà difendere una miracolosa semifinali. Fognini in ogni caso migliorerà di una posizione il suo ranking per via dei malanni di Tsonga e fino a Miami non ci saranno problemi. Dopo però il ligure rischia persino la testa di serie a Parigi.
In precedenza la testa di serie numero 2 del torneo, Pablo Carreno Busta, aveva perso una classica partita da anni ’80 sulla terra contro Guillermo Garcia Lopez. Quasi tre ore di gioco con in mezzo un 6-1, quello che nel secondo set aveva consentito a Carreno di pareggiare i conti. Terzo set di pura battaglia agonistica, con Carreno che andava a servire per il match sul 5-4, annullava due match point sul 5-6 e cedeva con una incredibile palla corta nel quattordicesimo punto del tiebreak e al quinto match point per Garcia Lopez. Partita da amanti del genere, ben lontana dall’ovattata atmosfera di Rotterdam.
Per fortuna degli organizzatori ha vinto Monfils, che è stato sull’orlo del cornicione nel primo set, prima di piazzare quattro game di fila. Lajovic non si è certo dato per vinto e ha avuto due occasioni per rientrare in partita nel nono game del secondo set. Perse quelle, perso il match.
Secondo turno
L. Mayer b. [4] F. Fognini 6-3 6-3
G. Monfils b. D. Lajovic 6-4 6-3
F. Delbonis b. [LL] G. Elias 7-6(5) 7-6(6)
G. Garcia-Lopez b. [2] P. Carreno Busta 7-6(5) 1-6 7-6(6)
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