Alla faccia della maledizione dei due set a zero avanti, alla faccia della vecchiaia tennistica tenuta molto lontana, alla faccia di tutti gli acciacchi. Andreas Seppi, dalle parti di Melbourne Park, si dimentica tutto e vola a dispetto delle situazioni negative.
Va avanti alla grande due set a zero contro il bombardiere Ivo Karlovic, si fa rimontare dopo aver sprecato l’impossibilità, ma al sedicesimo gioco del quinto set, dopo tre ore ore e cinquantuno minuti, ha la meglio sul suo avversario dimostrando di essere un tennista ancora integro e voglioso di giocarsi ancora qualche cartuccia sul circuito: 6/3 7/6 6/7 6/7 9/7 il punteggio di un match che il tennista azzurro non ha mai mollato, conoscendo anche e facendo leva sulle basse percentuali di vittoria del suo avversario una volta andato sotto due set a zero.
Insomma, è stato lì paziente Seppi, ha pian piano ritrovato l’impatto con la palla smarrito nei due set centrali e al momento del bisogno è tornato a rispondere in mezzo ai piedi del croato così come aveva fatto nella prima ora e mezza di gioco. E Melbourne Park tornata ad essere una delle sue case preferite con questo ottavo di finale, il quarto, confezionato a regola d’arte. Per Karlovic 52 ace (il suo record da queste parti è 75, risalente allo scorso anno), per Andreas il quarto ottavo di finale di file, contro Edmund. Si può fare.
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