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ATP Brisbane: Kyrgios ha voglia, la semifinale con Dimitrov è servita

Il quarto di finale più interessante del torneo di Brisbane è stato vinto da Nick Kyrgios, che dopo una partenza al rallentatore è diventato molto solido al servizio nonostante Alexandr Dolgopolov non sia stato certo a guardare. L’ucraino ha pagato caro il rilassamento in apertura di secondo set mentre è stato poi bravo Kyrgios nel settimo game del terzo a giocare un game impeccabile che gli ha dato il vantaggio decisivo.

Eppure la partita era cominciata molto male per l’australiano che subiva il break già al secondo game del match e lasciava via libera a “The Dolgo” accusando anche un problema al ginocchio. I soliloqui di Nick aumentavano fino a concedere anche il secondo break a Dolgopolov che chiudeva il set in appena 23 minuti.
Come accennato, l’ucraino iniziava però in modo disastroso il set successivo, subendo un parziale di 12-0 e non mettendo mai la prima di servizio nel secondo game. Nick rinfrancato diventava inavvicinabile al servizio, cedendo appena due punti in 7 turni, fino cioè al sesto game del terzo set.
Terzo set che era il più bello del match, con i due che rimanevano molto solidi alla battuta ma che a parte quella riuscivano a condurre gli scambi non sbagliando praticamente mai. In particolare Dolgo era bravissimo a gestire le risposte aggressive di Nick, che atterravano a pochi centimetri dalla riga di fondo e lo trovavano con il movimento del servizio non del tutto terminato. Mostrando una condizione fisica già a posto, Dolgo si raccoglieva benissimo con le gambe riuscendo anche a sfruttare la potenza della risposta dell’australiano per rimettere di la un rovescio incrociato che spesso era risolutivo. Purtroppo per l’ucraino “spesso” non voleva dire sempre, e quando entrava nello scambio la pesantezza dei colpi di Nick era spesso risolutiva, soprattutto grazie al rovescio, particolarmente efficace soprattutto in lungolinea. Questo, sommato alla splendida prestazione alla battuta, sostanzialmente indirizzava il match dalla parte di Kyrgios, che aveva qualche tentennamento nel game dopo il break ma che chiudeva al quarto match point.

Tante buone notizie da questa partita, a cominciare dalla voglia di Nick di rimanere nel match anche dopo quel disastroso primo set e nonostante i problemi, veri o presunti, al ginocchio. Abbiamo detto tante volte che potenzialmente Kyrgios potrebbe dominare il tennis dei prossimi anni e continuiamo ad essere impressionati dalla facilità di gioco dell’australiano. Le buone notizie arrivano anche dal versante di Dolgopolov che alle soglie dei 30 anni si appresta a vivere una stagione decisiva della sua carriera. L’ha cominciata con buona voglia e solo un avversario molto forte ne ha fermato il percorso, ma se non si lascia distrarre, con qualche ragione, da mille cose potrebbe togliersi qualche soddisfazione.
Intanto l’incontro tra Kyrgios e Grigor Dimitrov, visto che il bulgaro è riuscito a liberarsi di Kyle Edmund, potrebbe essere il primo atto di una rivalità in grado di dare un senso ad un 2018 che si presenta non troppo bene, viste le condizioni dei soliti noti. I due sono certamente in grado di prendersi la scena, forse per il tennis c’è ancora speranza.

Il campione delle ATP Finals ha avuto comunque il suo bel da fare, vincendo anche oggi dopo tanta sofferenza per 6-3 6-7(3) 6-4 contro il giovane britannico, che proprio nel momento chiare è crollato a terra vittima di una caduta procurata da una storta alla caviglia che ne ha compromesso la fase finale. Edmund è riuscito a rialzarsi, ma non ha potuto concludere la partita al meglio, perdendo gli ultimi 4 punti e dicendo addio al sogno di arrivare in semifinale. Per Dimitrov, comunque, ci sono stati soprattutto i tanti applausi per come istintivamente si sia lanciato verso l’avversario per dargli una mano.

Quarti di finale

[1] G. Dimitrov b. K. Edmund 6-3 6-7(3) 6-4
[WC] A. De Minaur b. [Q]] M. Mmoh 6-4 6-0
[3] N. Kyrgios b. A. Dolgopolov 1-6 6-3 6-4
R. Harrison b. D. Istomin 7-6(5) 4-2 rit.

Evaristo Desio

Grandissimo conoscitore di tennis, guardato e giocato. Lui ha tanti segreti ma il tennis non ne ha per lui. Veramente: se trovate qualcuno di più bravo segnalatecelo.

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Evaristo Desio

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