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NextGen ATP Finals: Kachanov e Shapovalov battuti all’esordio

dalla nostra inviata a Milano, Cristina Pozzoli

Le Next Gen ATP Finals iniziano con mezz’ora di ritardo sull’orario stabilito per ultimare gli ultimi ritocchi alla struttura e la messa a punto del campo. Completata la preparazione, lo stadio ha inizia ad animarsi e il pubblico a prendere posto. Sono tantissimi i ragazzini delle scuole tennis presenti e appassionati di tutte le età a dimostrazione di quanto questo evento sia sentito dai milanesi. Le gradinate sono disposte a ferro di cavallo intorno al campo sormontato da una struttura rossa che richiama la Scala di Milano e accoglie i palchi riservati e il mega schermo. Il campo non troppo veloce, è blu scuro con gli out azzurri e senza corridoi.

Un gioco di luci e suoni accompagna l’ingresso in campo di Daniil Medvedev e Karen Khachanov, rispettivamente numero sette e due del seeding, che si sfidano nella prima partita valida per il Gruppo B. Khachanov vince il sorteggio e sceglie di rispondere mettendo subito a segno il break. Mevedev è un po’ freddo al servizio e la prima non entra mentre Khachanov è subito reattivo in risposta e sulle seconde impatta bene cercando di prendere in mano gli scambi con il dritto. Quando gli riesce non c’è storia, la sua palla è pesante e viaggia parecchio, troppo per Medvedev che cede il servizio sul killer point servito da sinistra dominato da Khachanov prima in risposta e poi in manovra. Subito dopo è lui a ricorrere al killer point per salvare il servizio che sceglie di giocare da destra e va a segno con una prima vincente. Il set è corto è un break di vantaggio è praticamente un set point. Khachanov controlla i suoi turni di battuta e chiude 4-2.

Nel secondo e il terzo parziale i servizi diventano decisivi, il livello del gioco sale notevolmente, ed entrambi si decidono al tie-break. Medvedev trova il tempo per anticipare il rimbalzo lavorato del dritto di Khachanov e, lasciando andare il braccio con gran velocità infila angolazioni interessanti che buttano fuori dal campo Khachanov e che o sono vincenti o lo è il colpo subito dopo. Più aggressivo, deciso e reattivo è proprio Medvedev a segnare i punti più importanti deliziando anche gli spettatori con pregevolissime smorzate e conquistando secondo e terzo set.

Nel quarto set comandano ancora i servizi ma la sensazione è che sia Medvedev ad avere in mano il pallino del gioco e infatti mette a segno il break decisivo nel sesto game grazie ad una accelerazione vincente lungo linea di rovescio che gli vale il match point. Khachanov prova a forzare lo scambio ma il dritto è largo di un soffio. Nell’intervista a fine partita Medvedev si è espresso in merito alle nuove regole giudicandole interessanti.

La seconda partita comincia dopo un’attesa di pochissimi minuti è subito chiaro chi sia il giocatore più atteso di queste Finals. Denis Shapovalov fa il suo ingresso in campo accolto con gran calore dal pubblico e dalle urla d’ammirazione delle ragazzine. Denis parte come un treno, serve forte e sulle righe e lascia andare i colpi con una scioltezza incredibile generando potenza, velocità e armonia. Dal vivo si percepisce ancora di più la facilità che ha nell’esecuzione dei colpi, specialmente con quel rovescio ad una mano che esce come un fulmine dalla sua racchetta disegnando magiche traiettorie. Il dritto non è da meno e il break per il canadese arriva nel secondo game e gli basta per chiudere il parziale 4-1. Grandi colpi sorretti da tanto coraggio e personalità. È sempre lui a decidere lo scambio, a prendersi la responsabilità di decidere il punto piazzando, ad esempio, un ace sull’unico killer point concesso in tutto il parziale. Chung non è qui per fare la comparsa però e nel secondo parziale trova il modo di far scambiare il canadese che si prende qualche rischio eccessivo sbagliando un po’ troppo. Costretto ad affrontare palle break nel secondo e quarto game, Denis si salva sempre piazzando l’ace o il vincente. Il set si decide al tie-break che comincia in salita per Shapovalov che concede un minibreak con un doppio fallo nel secondo punto. Il canadese ribaltala situazione con un paio di risposte vincenti ma poi si fa sorprendere ancora dall’aggressività di Chung in risposta è gli concede un set point con un altro doppio fallo che il coreano trasforma grazie ad una solida prima. Si va avanti e il tema non cambia, è sempre il canadese a fare il gioco ma Chung gli tiene testa sostenendo gli scambi e i servizi portano anche questo parziale al tie-break. Ancora una volta è la maggior freddezza del coreano ad avere la meglio sull’istinto del canadese che lo porta troppo spesso a rischiare e a sbagliare. Il quarto set si apre con un killer point malamente sprecato da Shapovalov in risposta con un rovescio in manovra che si affossa in rete. Il canadese ha fretta di recuperare ma la fretta in questo sport non produce mai niente di buono, anzi, si trasforma nel break messo a segno dal coreano nel secondo game del quarto set.

Risultati

Gruppo A

Y. Chung b. D. Shapovalov 1-4 4-3(5) 4-3(4) 4-1

Gruppo B

D. Medvedev b. K. Khachanov 2-4 4-3(6) 4-3(3) 4-2

Cristina Pozzoli

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Cristina Pozzoli

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