UP
Andrey Rublev
Quando meno te lo aspetti Andrey Rublev batte un colpo e vince a sorpresa il suo primo titolo ATP. A sorpresa perché nel tabellone principale del torneo di Umago il russo non doveva nemmeno esserci: battuto nelle quali dal modesto ungherese Attila Balazs, la fortuna gli ha dato una mano ripescandolo complice il forfait di Borna Coric. Fuori uno dopo l’altro Berlocq, Martin, Fognini, Dodig e per ultimo Paolino Lorenzi, in una finale dominata. Top 50 per la prima volta in carriera, numero 3 della race che determinerà i qualificati alle ATP Next Gen Finals, forse abbiamo trovato il giusto rivale per l’altro golden boy Sascha Zverev.
Irina-Camelia Begu
Orfana della punta di diamante Simona Halep (ancora impegnata a leccarsi le ferite per le molteplici occasioni sprecate negli ultimi mesi), il torneo di Bucarest è rimasto senza top 10 ma ha esaltato un’altra giocatrice di casa. La ventiseienne Irina-Camelia Begu ha trionfato battendo in finale Julia Goerges, vincendo il suo quarto titolo in assoluto, il primo dell’anno e sulla terra battuta. Non paga, la rumena ha centrato la doppietta vincendo anche il torneo di doppio in coppia con la connazionale Raluca Olaru.
David Ferrer
Mai dare per morto David Ferrer. Sprofondato in classifica e a secco di titoli da quasi due anni, Ferru non vuole arrendersi all’inevitabile declino che a 35 anni è anche comprensibile. A Bastad, dove aveva vinto già due volte, ha ritrovato le sensazioni di una volta, è uscito vincitore da due dure partite contro Laaksonen e Verdasco e in finale ha resistito al ritorno di Dolgopolov quando il match sembrava ormai chiuso. Titolo numero 27 in carriera, chissà se avrà ancora la forza per puntare alla cifra tonda, di sicuro la voglia non gli manca nonostante i tempi migliori siano ormai alle spalle.
DOWN
Novak Djokovic
C’era una volta Novak Djokovic, oggi c’è un giocatore che non sa più da dove ricominciare. Il suo medico Zdenko Milinkovic ha confermato che il forfait per lo US Open (e per il resto dell’anno) non sia un’ipotesi così improbabile. Ufficialmente il problema è sempre il gomito – i medici vorrebbero evitare l’intervento chirurgico – ma è chiaro che i problemi di Nole non possono essere esclusivamente fisici. Nel frattempo perderà i 1000 punti di Toronto 2016 e continua a sprofondare in classifica. Lo troveremo fuori dalla top 10 a fine anno?
Bernard Tomic
“Ci sono stati momenti in cui mi sono impegnato al 100%, altri in cui ho dato il 30%. Nel complesso, credo di aver reso per il 50% delle mie possibilità”. Così parlò Bernard Tomic, a cui non va proprio di fare il diplomatico. In un’intervista alla tv australiana, Bernie ha ribadito i concetti che tanto hanno fatto discutere nelle scorse settimane: nessun vero amore per il tennis, poca voglia di impegnarsi, il tutto accompagnato dal solito velo di arroganza.
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