Rublev
La giovane speranza a caccia di gloria e il veterano che non vuole saperne di mollare. Andrey Rublev, diciannove anni, e David Ferrer, trentacinque. Sono loro, rappresentanti di due diverse generazioni tennistiche, a meritare la ribalta nell’edizione del ranking ATP diramata oggi. A Umago, dov’è entrato in tabellone da lucky loser, il russo ha conquistato il primo titolo in carriera e ciò gli consente di entrare fra i top fifty, per la precisione al quarantanovesimo posto, con un sontuoso + 25 rispetto a lunedì scorso.
A Bastad lo spagnolo, ex numero 3, ha centrato il ventisettesimo trofeo nel circuito maggiore, interrompendo così un digiuno di quasi due anni. Questo gli vale un bel + 13 in classifica, con la risalita in trentatreesima posizione. Scongiurato dunque, per il momento, il rischio di uscire dai primi cinquanta, tra cui il giocatore di Javea figura ininterrottamente dal febbraio 2005.
Per il resto, con i top ten immobili, vanno segnalati i career high di Pablo Carreno Busta (quindicesimo; + 1) e Mischa Zverev (venticinquesimo; + 3), nonché i forti avanzamenti di Alexandr Dolgopolov (67; + 22) e Andrey Kuznetsov (71; + 17), rispettivamente finalista e semifinalista in Svezia. In calo Gael Monfils (16; – 3) e Ivo Karlovic (29; – 4), cui sono “scadute” la vittoria e la finale di Washington della scorsa stagione.
Tra gli italiani guida sempre Fabio Fognini, trentunesimo (- 4), davanti a Paolo Lorenzi, trentaseiesimo (- 2), e ad Andreas Seppi, ottantesimo (+ 1). Alessandro Giannessi, brillante semifinalista in Croazia, si regala il career high: ottantaquattresimo (+ 20). Seguono Thomas Fabbiano (89; – 3), Marco Cecchinato (104; + 1), Luca Vanni (119; – 3) e Stefano Travaglia (146; 0).
Fra i primi duecento irrompe di prepotenza il “Next Gen” Matteo Berrettini, che, grazie al trionfo nel Challenger di San Benedetto, si issa fino al numero 173 (+ 56), di gran lunga suo primato personale. Il romano precede Salvatore Caruso (176; 0), Stefano Napolitano (184; – 3), Lorenzo Giustino (192; – 10) e Federico Gaio (200; + 5).
Nel settore femminile si registra la discesa di Johanna Konta, che da quarta, suo record appena stabilito, diviene settima (- 3): alla britannica è uscito dal conteggio il titolo ottenuto dodici mesi or sono a Stanford. Ne approfittano Garbine Muguruza, Elina Svitolina e Caroline Wozniacki, che senza nemmeno scendere in campo guadagnano una posizione ciascuna.
In ascesa Kiki Bertens (26; + 9) e Anett Kontaveit (27; + 5), vincitrice e finalista a Gstaad, e Irina-Camelia Begu (38; + 20), impostasi a Bucarest. Giù Lauren Davis (35; – 8), Laura Siegemund (52; – 16), Katerina Siniakova (56; – 12) e Yanina Wickmayer (129; – 47). A quest’ultima, in particolare, non è più considerato nello score il titolo di Washington 2016: la belga non si trovava così in basso dall’aprile di nove anni fa.
Per quanto riguarda le azzurre, Roberta Vinci, trentaseiesima (+ 1), precede Francesca Schiavone (71; + 3), Camila Giorgi (73; – 1), Sara Errani (98; – 11), Jasmine Paolini (135; – 3) e Martina Trevisan (154; – 1).
I top ten del ranking ATP: 1 Andy Murray, 2 Rafael Nadal, 3 Roger Federer, 4 Novak Djokovic, 5 Stan Wawrinka, 6 Marin Cilic, 7 Dominic Thiem, 8 Kei Nishikori, 9 Milos Raonic, 10 Grigor Dimitrov.
Le top ten del ranking WTA: 1 Karolina Pliskova, 2 Simona Halep, 3 Angelique Kerber, 4 Garbine Muguruza (+ 1), 5 Elina Svitolina (+ 1), 6 Caroline Wozniacki (+ 1), 7 Johanna Konta (- 3), 8 Svetlana Kuznetsova, 9 Venus Williams, 10 Agnieszka Radwanska.
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