Peso specifico

Fila: Marin Cilic, Sam Querrey, Karolina Pliskova e il ritorno nel tennis che conta

Fila è un marchio storico, uno di quelli di cui parliamo quando ricordiamo i bei tempi di Panatta, Borg e McEnroe. Quando ci passa davanti agli occhi un’immagine del biondo svedese, fascetta a coprire i capelli, pantaloncini ben sopra al ginocchio e amata racchetta di legno al seguito; quando ci imbattiamo nel ciuffo al vento del nostro Adriano Panatta in quella calda primavera del 1976 o in un giovane, giovanissimo Mac. Fila era con loro, testimone del presente: non accompagnava solo gli innumerevoli e indimenticabili successi, ma si faceva portavoce di un periodo in cui lo stile del tennis guadagnava un’identità, diventava importante, lasciava un segno più forte del tempo ritornando, dopo quarant’anni, a far sentire la sua voce.

Fila c’era in quegli anni magici: quando suonavano live i Beatles, gli Who e i Rolling Stones – un attimo, Mick e Keith suonano ancora oggi come allora… ma questa è un’altra faccenda – che al cinema si andavano a vedere i film di Sergio Leone e Federico Fellini… insomma non era proprio malaccio. E Fila era lì. Il marchio italiano, proprio in quegli anni, oltre a scendere in campo con i grandi tennisti sopracitati, aveva avviato una collaborazione con il grande sciatore Ingemar Stenmark e lo sci divenne a tutti gli effetti uno dei “punti di forza” rimandolo negli anni a seguire: Alberto Tomba e Deborah Compagnoni tra i principali testimonial degli anni ’90 e Reinhold Messner, che il brand accompagnò nelle scalate record delle vette più alte del mondo. Sempre nell’ultimo decennio del secolo ci fu la crescita nel basket d’oltre oceano con i campioni NBA Grant Hill, Jerry Stackhouse e Chris Webber; e nel calcio, sponsorizzando le squadre di calcio di West Ham e Fiorentina.

Fila, come molti altri marchi della sua generazione, crebbe, divenne grande per poi incontrare parecchie difficoltà. Il 1998 fu un anno complicato: dieci anni prima, “Gemina”, una società di holding, acquistò le quote (53,2 %) di Fila e di altre società con l’obiettivo di diventare uno dei poli di moda più rilevanti. Questo non accadde, gli investitori, tra cui FIAT e Pirelli, spostarono le energie verso l’altra parte dell’investimento, quella editoriale. Qualche anno più tardi, le azioni dell’azienda vennero cedute all’americana “Sports Brand International”, che nel 2007 cedette a sua volta il gruppo a “Fila Korea”. La sede, dopo essere passata per Milano, nel 2011 tornò a Biella, dove nacque anche la Fondazione Fila Museum.

Fila rimane uno dei marchi più rappresentativi per la storia industriale del nostro paese, perlomeno nello sport; mantiene alto il nome nell’abbigliamento tecnico e nel tempo libero. E un po’ per fortuna e un po’ per bravura sua e di altri marchi come Le Coq Sportif, Sergio Tacchini ed Ellesse – che hanno saputo reinventarsi “cavalcando” nient’altro che le loro splendide linee – il “classico” è tornato di moda. Dopo un periodo fatto di colori fosforescenti – a tratti ancora evidente nel tennis e in altri sport – si è tornati alla classicità dell’eleganza. Polo, t-shirt, pantaloncini dai materiali ultra traspiranti che vantano linee di qualche decennio fa: immaginate la mitica “Fiat 127” con la stessa identica carrozzeria ma super accessoriata. Questo è un po’ quello che succede nei campi da tennis di oggi: outfit identici al passato ma fatti dei materiali più tecnici e comodi in circolazione.

Ne sa qualcosa Marin Cilic, tennista che non ha più bisogno di presentazioni. Lo facciamo brevemente: ventotto anni, croato, attuale numero 6 dei ranking ATP, vincitore dell’US Open 2014 e finalista pochi giorni fa a Wimbledon contro un certo Roger Federer, impresa che era riuscita a un altro grande “uomo Fila”: Rainer Schuettler, che si arrese ad Andre Agassi nella finale dell’Australian Open 2003. Dopo un breve periodo con la cinese Li-Ning, Marin è passato a Fila; a fargli compagnia i giganti John Isner e Sam Querrey, che Cilic ha battuto nella semifinale degli ultimi Championships dopo quattro set durissimi. Inutile ricordare che i due erano vestiti completamente di bianco; ma i colori tipici di Fila sono il blu, il bianco e il rosso. I modelli “Sacha”, “Palle”, “Sebastien”, “Stripes” e “Patrice” ne rappresentano un chiaro esempio: tutti in polyestere, alternano i tre colori in t-shirt e polo e li arricchiscono con righe e quadratini che riprendono le linee “d’un tempo”. Anche le ragazze vogliono la loro parte, prima su tutte la nuova numero uno del ranking WTA Karolina Pliskova. I modelli “Pauline” e “Pia”, ma anche “Paye”, “Pina” e “Tela” vedono i tre colori a farla da padroni; il polyestere si lega al BodyDry, materiale che velocizza l’evaporazione del sudore. La proposta è completata dalle gonne e dai calzoncini, dalle calze e dalle visiere che, ovviamente, vengono proposti in una ampia gamma di tonalità e fantasie.

Fila è tornata nel tennis che conta davvero. Non smette di valorizzare il suo nome facendo rivivere le indimenticabili linee e cucendole con filamenti di altissima qualità perché, certamente, non dimentica che quello stile dovrà scendere in campo, magari in un’altra finale di uno Slam.

debardeur fila pia

 

 

Jason D'Alessandro

Share
Published by
Jason D'Alessandro

Recent Posts

Andreeva ribalta anche Sabalenka: secondo ‘1000’ consecutivo

Mirra Andreeva potrebbe davvero aver preso il volo. Difficile pensare diversamente al secondo titolo WTA…

9 ore ago

WTA Miami, tabellone: Sabalenka con Collins, Paolini dalla parte di Gauff

1° QUARTO DEL TABELLONE [1] A. Sabalenka vs byeV. Tomova vs [PR] C. McNally[Q] vs…

10 ore ago

Atp Indian Wells, Draper elimina Alcaraz e fa felice Sinner: finale contro Rune

Jack Draper elimina Carlos Alcaraz e vola nella sua prima finale di un 1000 dove…

1 giorno ago

Andreeva non si ferma: Swiatek di nuovo battuta, finale contro Sabalenka

Mirra Andreeva ha ottenuto la seconda finale consecutiva in un WTA 1000 e ha risposto…

2 giorni ago

Cinà si prepara per Miami: è in semifinale in Grecia

Continua il buon momento di forma di Federico Cina, il giovane azzurro, avanza alle semifinali…

2 giorni ago

Tc Cagliari con 5 squadre fra Serie A e B: nessun club in Italia ne ha così tante

Cagliari – Fra le oltre 4.000 società affiliate alla Federazione Italiana Tennis e Padel, ce n‘è…

3 giorni ago