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ATP Umag: Lorenzi sfianca Giannessi e raggiunge Rublev in finale

Sulla terra rossa di Umago è giornata di semifinali. Inedite, dati i nomi in tabellone, ma, vista la precarietà fisica di Goffin e mentale di Monfils e Fognini, i quattro tennisti di oggi sono quelli che più hanno meritato di contendersi il titolo.

Aprono i giochi sul centrale l’esperto doppista Dodig e il giovane Rublev. Come ieri con Fognini, il russo fa e disfa, giocando, sì, un ottimo tennis, picchiando violentemente col dritto e lavorando ai fianchi l’avversario, ma ancora vittima di numerosi black out, nonostante abbia conquistato due volte il break non riesce a chiudere ed è costretto al tiebreak. Lo strappo in suo favore avviene quando sale 3-1. Da lì in poi gestisce e chiude.
Il secondo parziale sembra ispirarsi molto ad un match WTA, dato l’eccessivo numero di palle break concesse da entrambi. Il primo ad insidiare in risposta è Dodig, ma viene totalmente annichilito dai colpi pesanti di Rublev, che si salva e successivamente brekka, portandosi 3-1. Il croato, a questo punto, veramente stanco, fatica del tutto a muoversi, perde di nuovo il servizio ed alza bandiera bianca. Il dicannovenne russo è, quindi, il primo finalista.

Molto esaltante il derby italiano che ha coinvolto il veterano Paolo Lorenzi e la rivelazione del torneo Alessandro Giannessi. È il senese a partire forte, strappando subito il servizio ad un intorpidito Giannessi e portandosi 2-0; non solo, si muove bene e in risposta lascia praticamente le briciole, non permettendo mai al suo avversario di rientrare in carreggiata. Anzi, allunga definitivamente avanti 5-2 brekkando di nuovo e chiudendo il set.
Il cuore guerriero di Giannessi ci ha abituato ad aspettarci di tutto ad Umago. Soffre, spinge, porta ai vantaggi e brekka subito Lorenzi ad inizio secondo parziale, allungando poi 2-0. Ma subisce un prepotente rientro del senese che non ci sta a complicarsi la vita. Si riprende il break in un game fiume e, infilando quattro giochi di fila, si issa sul 4-2. Sembrerebbe andare tutto per il meglio ormai, dritto e rovescio funzionano, il servizio è solido e mancano solo due turni di battuta alla finale. Ma, l’abbiamo detto, Giannessi non si arrende facilmente e stavolta a fare filotto di game è lui, anche in questo caso quattro, cogliendo un po’ di sorpresa Lorenzi e portando la partita al terzo.
È il nativo di La Spezia a cavalcare il momento ora e impone le sue condizioni strappando il servizio al senese nel terzo gioco. Ma il fattore stanchezza si fa sentire prepotentemente, recuperando forse tutte le volte in cui Giannessi dimostrava di non averne in questa settimana. Non riesce più a fare male e commette più errori del dovuto. Questo comporta un’imbarcata che lo vede, da 2-1 sopra, a 6-3 sotto. All’ultimo atto approda Lorenzi.

Finale inedita, naturalmente. Mentre per la prima volta il russo arriva in finale in un torneo ATP per Lorenzi si tratta della sua quarta esperienza. Il bilancio dice una vittoria, quella dell’anno scorso a Kitzbuhel, e due sconfitte, l’ultima lo scorso febbraio a Quito contro Estrella Burgos.
Semifinali

[LL] A. Rublev b. [WC] I. Dodig 7-6(4) 6-1
[4] P. Lorenzi b. A. Giannessi 6-2 4-6 6-3

Giovanni Putaro

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Giovanni Putaro

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