Giornata illuminata dalla splendida battaglia tra Tomas Berdych e Denis Shapovalov, che non ha ceduto di un millimetro se non al fotofinish, quando forse la tensione è stata troppa anche per un ragazzino che pare già molto maturo. Shapovalov non era stato certo il peggiore tra i due fino a quel momento, anzi doveva rammaricarsi per non essere riuscito a trasformare quelle due palle break del primo set che forse avrebbero potuto regalargli un altro straordinario successo. È andata diversamente, poi il ceco ha approfittato di un passaggio a vuoto, minimo ma decisivo, nel tiebreak e ha chiuso il primo set. Chissà se Berdych si aspettava che a quel punto Denis concedesse qualcosa ma sta di fatto che non solo il canadese è rimasto con la testa sul match ma stavolta è stato lui ad approfittare dell’improvviso black out del servizio del ceco nel secondo tiebreak, così simile al primo.
Sembrava che i due dovessero risolverla come si conviene tra due pistoleri da erba e invece proprio all’ultimo sospiro il ceco è andato 15-40 guadagnandosi le due uniche palle break del suo incontro: è stata sufficiente la prima ma Shapovalov, che ha ricevuto la prevista wild card per Wimbledon, saprà far tesoro di questa partita.
Prima c’era stata la prevista sorpresa, passateci l’ossimoro, dell’ennesima sconfitta di una testa di serie. È toccato a Tsonga, che pare sempre meno convinto di quello che sta facendo, cedere il passo a Gilles Muller, che continua il suo momento di gloria, ed è arrivato alla sesta vittoria di fila sui prati, olandesi o inglesi che siano. Il lussemburghese, che potrebbe essere la classica mina vagante di Wimbledon, ha vinto come si devono vincere le partite su erba: un break per set, un paio di situazione complicate risolte col servizio e duplice 6-4.
Dimitrov invece non vuol saperne di fare le cose semplici e entrato in campo pensando chissà a cosa e si è ritrovato subito sotto di un break che non è più riuscito a recuperare. Ha rischiato di fare la frittata identica nel secondo set ma è riuscito a svegliarsi in tempo evitando che Benneteau gli scappasse via, forse definitivamente. Nel terzo ha ancora rischiato all’inizio ma alla fine è venuto a capo di una partita complicata, anche per colpa sua. Chissà cosa si inventerà per perdere questo torneo.
Risultati:
D. Young b. V. Troicki 6-3 6-4
G. Muller b. [5] J.W. Tsonga 6-4 6-4
[6] G. Dimitrov b. [Q] J. Benneteau 4-6 6-3 6-4
[7] T. Berdych b. [Q] D. Shapovalov 7-6(4) 6-7(4) 7-5
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