7 Giugno 2009: la storia si compie in tutta la sua magnificenza. Roger Federer vince il Roland Garros e chiude il cerchio: Carreer Grand Slam completato, maledizione parigina finalmente spezzata e 14esimo Major in bacheca, eguagliato Sampras.
Un momento storico che tutti gli appassionati si ricordano e a cui lo stesso svizzero, a fronte di un elenco quasi infinito di successi, riserva un posto speciale nel suo cuore. Non solo è stato solo il trionfo aspettato da una vita, ma è arrivato anche attraverso una strada impervia e tortuosa, con partite difficili, faticose, incredibilmente intense.
Dopo che era già stato dato sulla via del tramonto nel 2008 (!), Roger ad inizio 2009 aveva dovuto fare i conti con una dolorosissima sconfitta nella finale degli Australian Open contro Nadal, ma si era consolato con la gravidanza di Mirca e il conseguente matrimonio. Dopo la luna di miele a Monte-Carlo, Federer piazza la prima mattonella in quel di Madrid, battendo proprio Rafa sulla terra dopo tempo immemore.
Il Roland Garros parte dunque con l’attesa della quarta finale consecutiva tra Roger e il campione in carica. Lo svizzero parte piuttosto lentamente: sconfitto Alberto Martin al primo turno, cede un set sia ad Acasuso che a Paul-Henri Mathieu. Al quarto turno lo aspetta Tommy Haas, ma nel frattempo è successo l’Armageddon.
Robin Soderling ha battuto Rafael Nadal. Un altro match entrato di diritto nella leggenda e di cui sé parlato e scritto all’infinito. A questo punto Roger si trova quasi obbligato moralmente a vincere. Viene sospinto dal pubblico francese, dai suoi milioni di tifosi in tutto il mondo, dai giornalisti e persino dagli altri tennisti. Federer deve vincere questo Roland Garros. Tanta pressione, forse quasi troppa, anche per lui.
La accusa con il suo amico Tommy Haas che va avanti di due set. Poi al terzo, il momento che cambia tutto. 4-3 Haas, servizio Federer, 30-40. Perde questo punto e Tommy va a servire per il match. Roger serve una prima carica sul rovescio di Haas, che risponde incrociato e profondo. Federer fa un balzo indietro, si sposta sul diritto e spara un tracciante inside out. Palla all’incrocio delle linee, break point annullato. Game, set e match Federer che passato lo spavento, rimonta lasciando al tedesco due game negli ultimi due set.
Nei quarti di finale supera agevolmente Monfils e centra l’incredibile record di 20 semifinali consecutive nei tornei dello Slam. In semifinale un’altra montagna da scalare, sia fisicamente che metaforicamente: Juan Martin del Potro, che sta raggiungendo l’apice del suo rendimento. Altra battaglia durissima, che Roger finisce per vincere ancora al quinto set.
In finale, c’è proprio lui, Robin Soderling. L’uomo che ha eliminato Nadal è ora il suo ultimo ostacolo verso la gloria. Lo svedese nei quarti si è confermato sbriciolando Davydenko, mentre in semifinale ha compiuto un’altra piccola impresa, rimontando tre game di svantaggio nel quinto set a ‘Mano de Piedra’ Gonzalez.
Il 7 giugno 2009 la storia si compie in tutta la sua magnificenza. L’Airone di Tibro nel primo set è paralizzato dalla tensione e raccoglie appena un game. Nel secondo si arriva al tie-break, ma Roger concede a Robin solo un punto. Federer si accontenta di un break nel terzo set ed è l’apoteosi.
Si inginocchia sulla terra, piange. Ha vinto il Roland Garros.