[1] A. Pavlyuchenkova b. [WC] F. Schiavone 7-5 7-5
Sfuma sul più bello la chance di Francesca Schiavone di mettere le mani sul nono titolo in carriera, il secondo consecutivo dopo quello di Bogotà. È Anastasia Pavlyuchenkova la nuova campionessa del WTA International di Rabat, lei sì al secondo successo consecutivo dopo quello di un mese fa a Monterrey dove si impose in finale su Angelique Kerber, allora ancora numero 1 del mondo.
Non è bastata, alla milanese, tutta la grinta che aveva in corpo, giocando una partita alla pari contro una giocatrice che in stagione sta avendo un ritmo da top-10 e di fatti, grazie a questo risultato, salirà al numero 9 della Race to Singapore, la classifica che vale per stabilire le migliori 8 dell’anno solare che si contenderanno il titolo di “maestra”.
Tanti complimenti alla prova di Schiavone che non basteranno a rasserenarla per quelle (poche) occasioni che sono sfumate lungo l’arco delle due ore di gioco. Il break di vantaggio avuto in due occasioni nel primo set, il brutto game giocato sul 5-6 in entrambi i parziali con la chiusura con un doppio fallo sul primo match point per la russa.
Era dal 2011 che Francesca non perdeva una finale. Allora ci pensò Na Li, da lì in poi 4 titoli su altrettanti finali giocate. “Le faccio i complimenti” ha detto Pavlyuchenkova, “perché quello di oggi è stato per me il match più difficile giocato in tutta la settimana. Lei è un’avversaria con cui ho giocato tante partite equilibrate e riuscire a vincere è un vero sollievo”.
Dopo un primo set condotto prima 2-1 e servizio, poi 4-2, Schiavone si è incartata nel dodicesimo game. Nel secondo set ha rimontato da 0-2 fino ad avere una chance di 3-2 e servizio, mancando un paio di risposte consecutive e permettendo a Pavlyuchenkova di tenersi avanti. È stata molto brava a riagganciare sempre la russa nonostante tutta la pressione con un’avversaria che sentiva il traguardo sempre più vicino. Sul 6-5, però, di nuovo è mancato qualcosa e sono arrivati i primi 2 match point. È bastato il primo, con un doppio fallo quasi ingiusto, a segnare la fine del match.
“Questo risultato vale comunque tanto: sono molto contenta e lo dedico a chiunque ami il tennis. Conosco Anastasia da quando ha 19 anni, l’ho vista crescere e lavorare tanto duramente. Penso che lei ed il suo team stiano facendo un grande lavoro, in bocca al lupo a tutti”. Queste sono le dichiarazioni dell’azzurra durante la cerimonia di premiazione.
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