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Statistiche Miami: Federer, tris come nel 2006. Konta e Venus Williams da record

Dopo sette mesi e più esattamente dal 29 agosto 2016 i Fab Four più Stan Wawrinka (i cosiddetti Fab 4 & C, come li ha etichettati felicemente Raffaello Esposito) hanno riconquistando tutti i posti nelle finali dei 3 tornei principali fin qui disputati (Australian Open, Indian Wells e Miami) e rioccupati i primi 5 posti del ranking. Questo sembrava inimmaginabile all’inizio dell’anno con Roger Federer e Rafael Nadal al rientro nel circuito ripartendo in classifica dal sedicesimo e dal nono posto.

Ebbene, proprio questi due campionissimi, in contemporanea a una fase di appannamento di Andy Murray e Novak Djokovic, hanno caratterizzato la prima parte della stagione incontrandosi in ben 3 circostanze ridando vita alla rivalità simbolo del tennis degli ultimi 13 anni. In questo frangente, come mai successo prima, ha sempre prevalso il tennista svizzero, autore poi di un tris straordinario: Australian Open, Indian Wells e Miami. Quest impresa gli era riuscita solo una volta: nel lontano 2006. Solo altri 3 tennisti come lui nell’Era Open: Pete Sampras (1994), Andre Agassi (2001) e Djokovic (2011-2015-2016). Il serbo è ancora l’unico ad esserci riuscito in 3 diverse circostanze. Federer a Miami ha compiuto negli ultimi 3 match un vero capolavoro: prima rimontando 2 match point a Tomas Berdych nei quarti di finale, poi in semifinale vincendo un match equilibratissimo, uno dei pochi in carriera che lo ha visto in campo più di 3 ore in un match al meglio dei 3 set, contro Nick Kyrgios, poi in finale il nuovo successo in 2 set su Rafael Nadal, come già avvenuto ad Indian Wells negli ottavi.

Il match contro l’australiano è risultato per tutti un serio candidato ad uno dei più belli della stagione. L’avversario è il giocatore che al momento appare l’unico capace di esprimere un tennis in grado concretamente di rompere in via definitiva il dominio dei primi 5. Tennista di spessore assoluto, Federer ha avuto bisogno di 3 ore e 10 minuti e ben 3 tie break per domarlo. Sarà interessante vedere all’opera sulla terra rossa, la superficie risultata fin qui per lui meno congeniale.

Con la vittoria di quest’anno diventano 3 i successi di Federer a Miami. Meglio di lui hanno fatto Agassi e Djokovic che hanno vinto ben 6 volte a testa:

(ci scusiamo per l’errore, logicamente vuol essere “Djokovic” e non con la I al posto della J)

Per Nadal il torneo di Miami resta tabù. Con quello di Parigi Bercy dove ha giocato una sola finale nel 2007, sono i due Master 1000 che il maiorchino non ha mai vinto.

Altri numeri:

5 – le finali disputate a Miami da Nadal dalle quali è uscito sempre sconfitto:

anno

vincitore

punteggio

2017

FEDERER

3-6 4-6

2014

DJOKOVIC

3-6 3-6

2011

DJOKOVIC

6-4 3-6 6-7

2008

DAVIDENKO

4-6 2-6

2005

FEDERER

6-2 7-6 6-7 3-6 1-6

 

6 – i tie break disputati tra Federer e Kyrgios nei 2 scontri diretti fin qui disputati entrambi conclusi al terzo set con una vittoria per parte. A Madrid 2015 aveva vinto Kyrgios (6-7 7-6 7-6) e a Miami si è affermato Federer (7-6 6-7 7-6)

26 i Master 1000 vinti da Federer in 44 finali disputate; superati, sotto quest ultimo aspetto, Djokovic e Nadal appaiati a 43.

37gli head to head tra Federer e Nadal. Il bilancio è attualmente di 23 a 14 a favore dello spagnolo ma Federer ha vinto gli ultimi 4 a partire da Basilea 2015.

91– i tornei vinti in carriera da Federer. Davanti a lui solo Jimmy Connors a 109 ed Ivan Lendl a 94.

1004 le partite disputate da Nadal nel circuito maggiore con un bilancio di 825 vittorie e 179 sconfitte.

4045i punti di Federer nella Race davanti a Nadal che ne ha 2235

Konta, la britannica più vincente degli ultimi 40 anni. Venus Williams continua a segnare record

In campo femminile successo meritato Johanna Konta che ha battuto nettamente in finale Caroline Wozniacki. La danese era giunta a sua volta alla terza finale nell’arco degli ultimi due mesi, eppure non è ancora riuscita ad alzare il trofeo. I precedenti a Doha e a Dubai, sconfitta rispettivamente contro Karolina Pliskova e contro Elina Svitolina.

La tennista inglese era testa di serie numero 10, ad Indian Wells aveva vinto la russa Vesnina, numero 14. Per il secondo anno consecutivo i tornei americani registrano in contemporanea la vittoria di due teste di serie non comprese tra le prime 8. Lo scorso anno fu Victoria Azarenka a conquistare entrambi i trofei partendo sempre come testa di serie n.13.

Konta è la prima tennista britannica a vincere un torneo Premier Mandatory. Trattasi del risultato più prestigioso di una tennista inglese da quando Virginia Wade nel 1977 si impose a Wimbledon. Per lei arriva anche il best ranking al n.7 che eguaglia la posizione raggiunta dalla connazionale Durie il 30 aprile 1984.

Per Wozniacki la finale è un risultato comunque prestigioso che le consente di fare l’en plein di finali nei tornei Premier Mandatory dopo le vittorie a Indian Wells nel 2011 e a Pechino nel 2010 e la finale a Madrid nel 2009. La danese che aveva chiuso il 2016 al diciannovesimo posto, si ritrova questa settimana dodicesima a soli 55 punti dalla decima posizione occupata da Venus Williams.

A proposito, all’età di 36 anni e 9 mesi la statunitense continua a stupire e a inanellare record di longevità. A Miami ha battuto nei quarti la numero 1 del mondo Kerber diventando la più anziana tennista a riuscire nell’impresa. Il record precedente era di Martina Navratilova che nel 1993 a 36 anni e 4 mesi vinse il torneo di Parigi Indoor superando in finale Monica Seles, all’epoca numero 1 del ranking.

L’americana torna nella top-10 dopo 6 mesi circa e si conferma la terza più anziana giocatrice presente nell’Era Open tra le migliori 10 dopo Billie Jean King (39 anni e 322 giorni) e Martina Navratilova (38 anni e 75 giorni)

Altri numeri:

4 – il ranking di Dominika Cibulkova, record assoluto (maschi e femmine) per il tennis slovacco.

17– le sconfitte al primo turno della svizzera Belinda Bencic in 23 tornei disputati a partire da Dubai 2016 quando era n.9 del mondo. Oggi occupa la 130sima posizione del ranking.

25 – il best ranking di Mirjana Lucic migliorato all’età di 35 anni grazie ai quarti di finale conquistati a Miami.

CON FOGNINI IL PRIMO SORRISO DELL’ANNO PER GLI ITALIANI

Alla fine del primo trimestre dell’anno arriva in extremis un lampo anche per i nostri colori. Fabio Fognini ritrova buone sensazioni vincendo, per la prima volta in carriera, 5 match consecutivi in un Master 1000.

Approdando in semifinale a Miami il ligure conquista il miglior piazzamento di un azzurro in un torneo Master 1000 fuori dai confini europei e su una superficie diversa dalla terra. Da quando fu instituita la categoria, nel 1990, sono 5 le volte in cui un tennista italiano ha raggiunto le semifinali. Fognini vi era già riuscito nel 2013 a Montecarlo dopo aver superato nettamente Berdych e Gasquet, cedette di schianto contro Djokovic.

Il tennista di Arma di Taggia ha ottenuto la nona vittoria in carriera contro un top 10 battendo nei quarti un Kei Nishikori che, per quanto non in piena efficienza a causa di un problema muscolare, era comunque numero 4 del mondo. Questo risultato, unito al successo contro Jo Wilfried Tsonga, numero 8, al secondo turno, interrompono una striscia di sconfitte azzurre contro i top 10 che durava dagli Us Open 2015 quando lo stesso Fognini superò in 5 set proprio Nadal rimontando due set di svantaggio.

Di seguito i 9 successi di Fognini contro Top 10:

Grazie all’exploit di Fognini il bilancio complessivo degli azzurri (maschile e femminile) in termini di performance è risultato il migliore di sempre anche se ottenuto con soli 5 tennisti (Fognini, Paolo Lorenzi ed Andreas Seppi tra i maschi e Roberta Vinci e Sara Errani tra le donne), numero minimo di partecipazione dal 2001.

Altri numeri azzurri:

28 la nuova classifica di Fognini (la migliore da febbraio 2016) che torna numero 1 d’Italia scavalcando Lorenzi retrocesso al trentottesimo posto.

54i match disputati da Fognini in carriera contro top 10. il bilancio è di 9 vittorie e 45 sconfitte

135 i match disputati dagli italiani a Miami a partire dal 1990. Il bilancio è di 53 vittorie ed 82 sconfitte

Giancarlo Di Leva

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