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Nadal: “Voglio vincere Madrid o Roma. Il ranking non funziona”

Ho giocato un gran partita oggi. Non so se è la migliore quest’anno, perché ho lavorato molto duro e giocato bene sin dall’inizio della stagione. Thiem è un avversario molto forte, di gran livello e voleva vincere qui. È stata una partita importante per dimostrare a me stesso a che punto sono. Non ho giocato molto bene ieri, così sono molto contento per questa vittoria”.

“Questo è un torneo storico, non ho parole per dire come mi sento ad averlo vinto dieci volte. Ho lavorato molto duro in questi anni per essere dove sono ora. Ci sono molte cose di cui hai bisogno per raggiungere obiettivi così, soprattutto duro lavoro e fortuna”.

“A questo punto della mia carriera io posso solo sperare di vincere titoli. Dieci titoli qui e a Monte Carlo sono molto importanti per me ovviamente. Non ho giocato bene ieri, ho giocato un match solido contro Anderson, bene solo a tratti contro Chung. Battere Thiem in finale è una cosa molto speciale per me”.

“Adesso mi sento in fiducia, cosa che è fondamentale. Quando vinci due tornei importanti come Monte Carlo è Barcellona significa che stai lavorando bene, stai facendo le cose giuste. Ma adesso ci sono Roma e Madrid, che sono fondamentali per me. Non sto pensando a Parigi, adesso è il momento di essere contenti per ciò che ho fatto in queste due settimane. Sono molto in fiducia ma devo essere pronto per Madrid”.

“Adesso mi riposererò per un paio di giorni, ma tornerò il più presto possibile a lavorare. Sono state due settimane dure, ma fisicamente mi sento bene.  Puoi sempre migliorare, cambiare qualcosa, ma sono contento di aver giocato il mio miglior tennis quando serviva”.

“Ogni vittoria qui è stata importante. Vincere un torneo come questo è speciale e ogni vittoria è unica. Ogni volta che ho vinto ho pensato che sarebbe potuta essere l’ultima volta”.

“A Madrid ci sarà un livello molto alto, ma manca più di una settimana. L’anno scorso avevo vinto a Monte Carlo e qui ma poi mi sono infortunato e le cose sono diventate troppo difficili. Devo rimanere umile e con i piedi per terra. Il tennis non è matematica, non sai cosa può succedere andando avanti, puoi solo accettarlo. Sono felice dei miei risultati, Madrid è molto importante per me, per la gente, la terra rossa. Ma mi sento molto bene, posso fare un torneo molto solido”.

“Per essere numero 4 devo vincere uno dei prossimi due tornei e questo significa che dovrò essere al mio meglio e dare il 100%. Dopo queste due vittorie sono quasi sicuro di essere alle Finals, cosa che per me è molto importante. Sono molto orgoglioso dei miei risultati di quest’anno”.

“Penso che sia fondamentale cambiare il modo con cui vengono assegnati i punti del ranking. Non penso che questo sistema, 1000, 500, 250, funzioni. È un sistema troppo rigido, chiuso. I tornei devono poter cambiare la loro categoria se vogliono e se sono pronti. Un torneo senza top10 non può essere lo stesso di uno con almeno un top player. Doha, che ha un montepremi di un milione di dollari, non può essere dello stesso livello di uno che ne ha cinquecentomila”.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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