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Bouchard, crisi senza fine: racimola 3 game contro la numero 896 del mondo

Finisce nel peggiore dei modi il ritorno di Eugenie Bouchard nel circuito ITF. La canadese, che già al primo round aveva rischiato grosso contro Brianna Morgan, numero 601 del mondo, si è arresa due turni più tardi a Victoria Duval, numero 896 del ranking WTA ma protagonista della top-100 a metà del 2014.

6-0 6-3 il punteggio che proietta la statunitense, al primo torneo dopo 9 mesi ma al primo vero evento dopo quasi 3 anni. A Wimbledon 2014, partita dalle qualificazioni, raggiunse il secondo turno prima di essere sconfitta da Belinda Bencic ed essere costretta allo stop a causa del cancro. Rientrò ad agosto 2015, giocò 3 tornei prima di fermarsi nuovamente perché il fisico non era pronto. Rientrò nel 2016 per 4 eventi tra gennaio e giugno, poi il nuovo stop sempre per lo stesso problema. Ora si dice rinata ed questo torneo ha già eliminato 2 ex top-50 come Ajla Tomljanovic e, soprattutto, una che è stata anche in top-5 come Bouchard.

La canadese però è parsa una volta di più lontana, molto lontana da quella che è l’idea di una giocatrice “a pieno regime”. Dimessa, non incisiva, fallosa, incapace di incidere al servizio e disastrosa da fondo campo. Sette break subiti in sette turni di battuta, un ultimo game giocato quasi camminando e colpendo qualche pallina più forte che poteva nel tentativo di liberarsi del punto.

Duval ha fatto il suo, riuscendo anche a non disunirsi completamente ad inizio del secondo parziale quando ha subito 2 break nei primi 2 game al servizio. Al terzo match point, infine, la chiusura con un bellissimo rovescio lungolinea in controbalzo. In semifinale un altro giovanissimo talento di marca USA (ma evidenti origini russe): Anastasia Anisimova, classe 2001.

Diego Barbiani

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