[9] R. Federer b. [24] S. Johnson 7-6(3) 7-6(4) (Francesca Padoin)
Quarto match quello fra Roger Federer e Steve Johnson, sul centrale di Indian Wells. Inizia Johnson al servizio e rischia fin da subito arrivando da 40-0 a 40 pari ma si salva grazie ad un tocco a rete dello svizzero finito lungo ed a una buona prima. Tocca a Federer ora che sbaglia una chiusura a rete ma tiene tranquillamente il proprio turno. I game procedono tranquilli ed addirittura tenuti a zero dal 2-1 al 3-3, con ace da ambo le parti. Come c’era da aspettarsi il servizio la fa da padrone e non mancano le discese a rete. Nei pochi scambi lo statunitense non pare minimamente soffrire i dritti dello svizzero ed anzi piazza dei bei vincenti di dritto o di attacchi in controtempo.
Bel recupero di Federer sul 30-15 nell’ottavo game dove, preso in contropiede, riesce a salvarsi col rovescio e poi a chiudere con un passante e tentare così di avvicinarsi ad un break lo statunitense, comunque, con due buone prime porta a casa il game. Sul 5-4 Johnson, Federer commette due doppi falli ma con uno spettacolare smash da fondo campo recupera da 15-30 salvo poi, con un dritto a rete, arrivare al 40-40 da cui ne esce grazie al servizio. Il tie-break è il giusto epilogo del parziale.
Non appena il servizio di Johnson lo permette, Federer spinge col dritto fino ad ottenere un mini break per il 3-2. Due punti facili tenuti in battuta ed un altro mini break, sempre mettendo pressione all’avversario, portano lo svizzero a vincere il primo set.
Il secondo parziale vede Federer più propositivo e Johnson più nervoso. Una discussione col giudice di sedia che concede lo 0-15 in favore dello svizzero nel secondo game esaspera ancora di più lo statunitense che commette un doppio fallo e concede ben 4 palle break che il numero 10 del mondo non riesce a capitalizzare. Oggi lo svizzero sembra poco reattivo e falloso sia col dritto che col rovescio, spinge solo nei momenti in cui si trova sotto ed attende piuttosto un errore dell’avversario. Johnson d’altra parte è inavvicinabile col servizio e quando deve spinge col dritto o usa il serve and volley.
Si arriva, senza ulteriori break ad un equo tie-break. Inizia Federer con un ace. Lo svizzero alza il suo livello di gioco quel tanto che basta per ottenere un break al terzo scambio portando lo statunitense a commettere degli errori. Minibreak però recuperato da Johnson per una mancata chiusura a rete dello svizzero e subito regalato con un dritto a rete.
Non è ancora finita; con un dritto lungo di Federer si pareggiano di nuovo i conti. È comunque questione di poco: un dritto nuovamente in rete, in risposta ad uno in spinta, portano Federer sul 7-4 e agli ottavi in cui incontrerà Nadal. Partita non entusiasmante dello svizzero che ha fatto il minimo per rimanere in partita ma che ha sprecato anche tante occasioni di break e dovrà ovviamente fare molto di più nella prossimo incontro.
[5] R. Nadal b. [26] F. Verdasco 6-3 7-5 (Daniele Vitelli)
Nel terzo turno di Indian Wells va in scena la diciannovesima sfida tra Rafael Nadal e Fernando Verdasco. I precedenti sono, ovviamente, nettamente favorevoli a Nadal, avanti per 15 vittorie a 3. In questo caso, però, c’è un “ma”: Verdasco ha vinto tre degli ultimi cinque scontri diretti, dalla prima vittoria in quel di Madrid nel 2012, dopo aver subito 13 sconfitte consecutive dinanzi al più titolato connazionale. Da quel match il madrileno si è ripetuto a Miami nel 2015 e, quindi, al primo turno degli Australian Open 2016, quando è riuscito a prendersi la rivincita della storica semifinale del 2009. L’ultimo precedente, però, si è giocato proprio a Indian Wells lo scorso anno e ha visto prevalere il maiorchino, che ha così portato a 6 vittorie su 8 incontri anche il bilancio relativo ai match giocati su cemento. Probabilmente il tennista originario di Madrid avrà bisogno, anche in questa occasione, di giocare un tennis ad alto rischio e di scagliare, con servizio e diritto un numero elevato di vincenti, che nella sua vittoria in Australia furono ben 90, se vuole avere qualche speranza di agganciare il più solido e rapido avversario odierno.
Il match inizia con entrambi i giocatori piuttosto centrati al servizio, attenti a non concedere neppure una palla break. Tra i due, però, quello che sembra più in difficoltà è Verdasco, che non riesce a tenere lo scambio, nel momento in cui si trova a non poter contare sulla prima di servizio in campo. Tali difficoltà esplodono tutte assieme sul 4-3, servizio Verdasco. Qui un atteggiamento troppo difensivo del madrileno, permette a Nadal di farsi pericoloso e ottenere vincenti anche dal lato del rovescio. Il set si chiude con un parziale impressionante di 12 punti a 1, di cui 10 consecutivi, a favore di Rafa, praticamente perfetto alla battuta, con una percentuale del 74% di prime in campo e un solo punto perso con il primo servizio in campo.
Il secondo set replica lo schema del primo: Nadal appare inattaccabile, soprattutto per il Verdasco incerto di oggi. Arriva, infatti, subito il break a favore dell’ex numero uno del mondo, che sull’uno pari approfitta anche di un doppio fallo del suo avversario, per potarsi in vantaggio. Ma con il Nadal degli ultimi tempi non si può essere certi di nulla, il passaggio a vuoto è dietro l’angolo. Questo si manifesta sul 2-1 e servizio in suo favore, quando concede una striscia di 8 punti consecutivi, per il 3-2 Verdasco. La partita si è, dunque, livellata, e i giochi iniziano a essere maggiormente combattuti che nel primo set, ma l’inierzia non si sposta: sembra essere sempre in mano al maiorchino, che riesce, pur diminuendo intensità ed efficacia dei colpi, a tenere nell’angolo il suo connazionale. È solo questione di tempo prima che il vincitore di 9 Roland Garros trovi la zampata vincente. Fallita una palla break sul 4 pari, alla seconda chance sul 5 pari è Verdasco a regalare al suo contendente odierno l’allungo decisivo. La chiusura del set per 7-5 diventa poi pura formalità.
Con Rafa allineato agli ottavi di finale, c’è solo Steve Johnson a separare il torneo dalla rivincita dell’ultima finale degli Australian Open, quella giocata e persa contro Roger Federer. Dovesse concretizzarsi, questa 36° sfida della rivalità tennistica più famosa degli ultimi anni, sarebbe soltanto la seconda occasione in cui i due si trovano per un match così presto in un torneo. L’unica volta risale nientemeno che al primo scontro diretto, giocato a Miami nel 2004 ugualmente a livello di ottavi di finale, e vinto da Nadal in due set.
Ottavi di finale
M. Jaziri b. [WC] T. Fritz 6-4 3-6 6-2
[17] S. Sock b. [12] G. Dimitrov 3-6 6-3 7-6(7)
[4] K. Nishikori b. [25] G. Muller6-2 6-2
D. Young b. [14] L. Pouille 6-4 1-6 6-3
[5] R. Nadal b. [26] F. Verdasco 6-3 7-5
[9] R. Federer b. [24] S. Johonson 7-6(3) 7-6(4)
[15] N. Kyrgios b. [18] A. Zverev 6-3 6-4
[2] N. Djokovic vs [31] J.M. del Potro 7-5 4-6 6-1
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