[17] J. Sock b. [4] K. Nishikori 6-3 2-6 6-2
Il torneo dell’assurdo propone un unico quarto di finale oggi. Il fantastico Nick Kyrgios, colui che avrebbe dovuto mettere alla prova il Re sotto al sole cocente californiano, non ha potuto scendere in campo a causa di un malessere dovuto ad un’intossicazione alimentare. Per la goduria dei peRFect fan semifinale senza giocare (tanto avrebbe vinto lo stesso, così si dice e si crede) con l’imprevedibile stella australiana. Alla resa dei conti il “quarto della morte” si è risolto con Kyrgios che ha sbaragliato il campo al campionissimo svizzero battendo un immaturo, ma pur sempre pericoloso, Sascha Zverev e poi Nole Djokovic che a sua volta aveva eliminato del Potro. Certo Federer l’ha spuntata con Rafa Nadal negli ottavi, mica uno qualunque anche se ancora lontano dall’essere colui che tutti conosciamo, trovando la terza storica vittoria consecutiva contro lo spagnolo in tanti (quanti?) anni di sfide immemorabili. Nella parte alta, il tabellone era già saltato al primo turno con l’eliminzaione prematura del numero uno del mondo, Andy Murray, che ha spianato la strada al coriaceo Pablo Carreno Busta che ne ha preso il posto arrivando in semifinale dove se la vedrà con Stan Wawrinka, terzo favorito del torneo. Sotto invece, tolto il quarto della parte bassa del tabellone da cui è uscito indenne Federer, dall’altra parte se la sono giocata Pouille, sconfitto a sorpresa da Donald Young, Taylor Fritz che ha eliminato Marin Cilic, sesta testa di serie, prima di cedere a Malek Jaziri, eliminato poi da Sock, e Dimitrov, sconfitto dallo statunitense al termine di una partita entusiasmante finita 7-6 al terzo.
Solo due i precedenti tra Sock e Nishikori con il conto in parità e lo statunitense vincitore dell’ultimo confronto al Master 1000 di Shangai nel 2014. Sempre due set a decidere le sorti delle sfide prima di quella odierna vinta dallo statunitense 6-2 al terzo.
Dopo due palle break annullate nel primo game, Sock diventa ingiocabile al servizio e il primo parziale è roba sua senza troppa fatica. Il kick dello statunitense investe letteralmente il giapponese che si deve arrampicare per raggiungerlo senza riuscire a controllarlo. Con il 71% dei punti raccolti con la prima e l’85% con la seconda lo statunitense perde solo sei punti complessivi nel primo set di cui tre nel primo gioco. Non mancano scambi da fondo e chiusure a rete dello staunitense che si concede ricami da stropicciare gli occhi. Da parte sua Nishikori non riesce ad impostare lo scambio sulla diagonale sinistra permettendo a Sock di incidere a suo piacere con il dritto. Il set perfetto dello staunitense si chiude 6-3 senza altre note degne di merito.
Nel secondo set, passati i primi due game, Nishikori si sveglia e mette in campo il suo gioco iniziando a far fare a Sock il tergicristallo di turno. Complice un passaggio a vuoto dello statunitense che, con un doppio fallo e due gratuiti, consegna il servizio al gapponese nel quarto game, il resto del parziale procede con Nishikori in crescendo che concede poco e niente. La situazione è identica rispetto al primo parziale ma a parti invertite e il break in favore di Nishikori porta velocemente al terzo set con il giapponese sempre più in fiducia che strappa per la seconda volta il servizio a Sock e chiude 6-2.
Il terzo set si apre con il giapponese che si fa infilare a rete due volte da Sock e poi gli cede il servizio con un gratuito di dritto in corridoio. La fiducia con cui aveva cavalcato il secondo parziale viene meno e il giapponese si trova imprevedibilmente sotto 2-0 rischiando il doppio break nel terzo game che evita con grande esperienza. Sock tiene con rabbia un game complicatissimo e consolida il vantaggio. Nel quinto game con Nishikori al servizio succede di tutto a partire da una chiamata scorretta del giudice di linea che sfavorisce Sock sulla prima palla break a un doppio fallo del giapponese che regala a Sock un’altra palla break, nastri di qua e di là, vantaggi e palle break che si inseguono, braccino dello staunitense che trema e che poi non trema, il giapponese che sbaglia palle che di consueto non sbaglia mai, fino alla quinta palla break che Sock converte portandosi 4-1 e salendo poi 5-1 con la battuta. Nishikori tiene il servizio e dopo il cambio di campo Sock serve senza più tremare e chiude 6-2 conquistando la prima semifinale in carriera in un Master 1000 nella quale sfiderà Federer con cui ha perso i precedenti due scontri diretti entrambi giocati nel 2015, di cui il primo proprio ad Indian Wells.
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