Featured

Haec Ornamenta Mea: i gioielli di Judy Murray

Questi sono i miei gioielli”. La celebre affermazione di Cornelia, madre di Tiberio e Caio Gracco, può essere tranquillamente fatta propria da Judy Murray. E che gioielli, Andy e Jamie, due numeri uno mondiali. Il 2016 ha infatti visto Andy Murray sedersi sul trono del singolare maschile e il fratello maggiore Jamie, su quello del doppio. Un grande traguardo per Andy che è stato sempre considerato il quarto dei Fab Four. Impresa improba farsi spazio tra campioni del calibro di Federer, Nadal e Djokovic (44 Slam complessivi), ma il ragazzo scozzese c’è riuscito. Le prime quattro finali perse avevano contribuito a etichettarlo prematuramente come un perdente. Poi nel 2012 il primo successo agli US Open, l’anno successivo doppietta Wimbledon e Oro Olimpico replicata nel 2016, infine la conquista della prima posizione mondiale suggellata con il trionfo alle ATP Finals di Londra.

Il ragazzo di Dunblane, anche dopo un grande successo, difficilmente si lascia andare. Introverso, pacato, ha sempre quel che di malinconico nello sguardo. Perché il piccolo Andy è diventato uomo presto, troppo presto. A soli 8 anni ha conosciuto la morte, quella di 16 suoi coetanei massacrati da un folle penetrato nella scuola elementare. Lui e Jamie casualmente non si trovarono sul cammino dell’assassino e si salvarono. A questo trauma si aggiunse la separazione dei genitori l’anno successivo. L’ala protettrice di mamma Judy si rivelò quindi determinante per la crescita dei figli. Una presenza costante che anche oggi dall’esterno può sembrare ingombrante, ma che in realtà è competente e professionale. Judy non è una sprovveduta nel mondo del tennis, tutt’altro. Ex giocatrice, maestra federale, dal 2011 al 2016 capitano della squadra britannica di Fed Cup.

Quel continuo lamentarsi in campo scuotendo la testa, non fa certo di Andy Murray uno dei giocatori più simpatici agli occhi dello spettatore. Ma è solo un’armatura che lo scozzese indossa per nascondere la sua timidezza. Cresciuto con sani valori, Andy è tutto lavoro e famiglia. Lo scorso anno si disse pronto a lasciare Melbourne, dove poi raggiunse la finale degli Australian Open, per accorrere al capezzale della moglie Kim in dolce attesa. Sophia. la sua prima figlia, mise tutti d’accordo venendo alla luce solo qualche giorno dopo la finale. Per la gioia di nonna Judy che ha così potuto aggiungere un altro prezioso gioiello alla sua già invidiabile collezione.

Alessandro Terziani

Share
Published by
Alessandro Terziani

Recent Posts

Swiatek agli ottavi travolgendo Cirstea, ma niente sfida ad Azarenka

Come a Doha, così a Madrid. Iga Swiatek si è liberata di Sorana Cirstea, nel…

4 ore ago

Troppo Sinner e poco Sonego, il derby a Madrid è dominio Jannik

Di Leonardo Morelli Il derby di cui aspettavamo nella giornata odierna è un dominio totale…

4 ore ago

Sabalenka rischia ma evita nuovi guai, per Collins vittoria in volata

Si salva proprio nel finale di gara Aryna Sabalenka, costretta agli straordinari contro Magda Linette…

1 giorno ago

Si gioca fino a tardi a Madrid, Moutet chiede un caffè (video)

Curioso scambio di battute tra Corentin Moutet e la giudice di sedia l'altra sera in…

1 giorno ago

Paolini travolgente, Bronzetti lotta ma cede a Rybakina

Giornata a due volti, per quanto pronosticabili alla vigilia, per la pattuglia italiana impiegata alla…

1 giorno ago

La crisi di Musetti non accenna a finire, fuori anche a Madrid

Altra sconfitta per Lorenzo Musetti, battuto da Seyboth Wild, onesto (più o meno) giocatore brasiliano…

1 giorno ago