L’8 settembre 2004 Serena Williams e Jennifer Capriati si affrontano nella semifinale degli US Open. Sarà la giocatrice di origine italiana a vincere, ma la partita passa alla storia per i tanti errori arbitrali che penalizzano la Williams, un episodio che spinge i vertici del tennis a pensare a una soluzione che possa aiutare l’occhio umano.
Due anni dopo questo si concretizza in “Hawk-eye”, il sistema progettato dal matematico Paul Hawkins che oggi è un grande alleato – ma non sempre – dei giocatori nelle situazioni più incerte. Il debutto ufficiale di “Occhio di Falco” avviene nel torneo di Miami 2006 e il 22 marzo è la data in cui per la prima volta questo interviene in un match ufficiale.
Proprio quel giorno infatti si affrontano le statunitensi Jamea Jackson e Ashley Harkleroad, diventata successivamente la prima tennista a posare per la rivista Playboy. Jackson vince l’incontro 7-5 6-7(3) 7-5, ma soprattutto si rende protagonista del primo “challenge” della storia, utilizzando quindi per la prima volta in assoluto “Hawk-eye”.
Il Falco le darà torto, mentre poco dopo sarà Harkleroad a chiedere l’ausilio della nuova tecnologia azzeccando la chiamata. Una partita che dunque passerà alla storia per il debutto ufficiale di un mezzo ormai diventato indispensabile.
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